L’Arabia saudita tra reset geopolitico e investimenti sportivi verso il 2034
L’Arabia Saudita, sotto la guida di Mohammed bin Salman, si afferma come attore geopolitico e sportivo globale, investendo in eventi internazionali per modernizzare la propria immagine e attrarre nuovi alleati.

L’Arabia Saudita si sta trasformando in un protagonista geopolitico globale, guidata da Mohammed bin Salman, con una strategia che unisce diplomazia, economia e investimenti sportivi per modernizzare l’immagine del paese e rafforzarne l’influenza internazionale. - Unita.tv
L’Arabia Saudita si è fatta largo nel contesto mondiale tra i paesi protagonisti del cambiamento geopolitico scatenato dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina. Nel 2025, questa nazione del Medio Oriente continua a tessere una trama che intreccia politica, economia e sport, proiettandosi con decisione oltre la tradizionale immagine di grande esportatore di petrolio. Il principe Mohammed bin Salman gioca un ruolo centrale in questa trasformazione, spingendo per una modernizzazione che passa anche attraverso il coinvolgimento in eventi sportivi globali.
La posizione chiave dell’Arabia saudita nella geopolitica internazionale
L’Arabia Saudita si conferma un attore diplomatico rilevante nel difficile equilibrio tra grandi potenze e conflitti. A febbraio 2025, Riyad ha ospitato il primo summit tra Usa e Russia dopo l’inizio della guerra in Ucraina, una mossa che ha attirato l’attenzione globale sul ruolo saudita come mediatore o, quantomeno, hub per dialoghi delicati. Anche nel quadro dei “Accordi di Abramo”, l’Arabia ha rappresentato un interlocutore fondamentale per Israele, contribuendo a nuove alleanze che potrebbero rimodellare la stabilità del Medio Oriente.
Il ruolo di Mohammed bin Salman nella politica estera
Il principe Mohammed bin Salman guida la nazione da otto anni, e questo periodo ha visto un radicale cambiamento nella politica estera saudita. L’interesse verso un posizionamento globale più ampio emerge chiaramente dal sostegno alle iniziative diplomatiche, tese a riequilibrare il peso relativo di Usa, Russia e paesi regionali. In questo contesto, la strategia del sovrano punta a sfruttare la posizione geografica e il potere economico derivato dalle risorse, ma con un occhio attento alle nuove dinamiche geopolitiche. Non a caso, le aperture verso interlocutori prima distanti sono parte di un disegno più ampio che coinvolge stabilità politica e influenza economica.
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La strategia sportiva come strumento di riconoscibilità internazionale
Il piano di modernizzazione dell’Arabia Saudita passa anche attraverso lo sport, inteso come mezzo per modificare l’immagine del paese e attrarre attenzione globale. Mohammed bin Salman ha spinto su questo fronte con investimenti importanti e mirati: dalla firma di Cristiano Ronaldo con il club Al Nassr, alle competizioni di tennis come il Six Kings, che ha visto trionfare Jannik Sinner, fino agli eventi internazionale di golf e atletica.
Questa strategia non mira solo al marketing, ma mira a radicare l’Arabia in circuiti sportivi di rilevanza planetaria. L’obiettivo più ambizioso riguarda i mondiali di calcio del 2034, evento per cui il paese si è già assicurato l’organizzazione. Gli sforzi si estendono anche agli sport meno tradizionali nella regione, come lo sci, che nel 2029 avrà uno scenario unico con i Giochi asiatici invernali programmati a Trojena, una località futuristica simbolo di questa nuova Saudi Arabia. Lo sport si trasforma così in mezzo per attrarre un pubblico diverso, slegato dalle usuali percezioni e ruoli della regione.
Eventi sportivi di rilievo e nuovi orizzonti
Gli investimenti e le manifestazioni sportive contribuiscono a cambiare la reputazione internazionale del paese, con un’attenzione crescente verso competizioni globali e l’introduzione di discipline nuove per il Medio Oriente.
Il libro “in Arabia Saudita: la Hollywood dello sport” e la visione sul futuro
Il libro di Eugenio Trevissoi, uscito nel 2025, propone una lettura coerente dei mega investimenti sauditi nello sport. Trevissoi, storico e appassionato di sport, offre una testimonianza dettagliata attraverso un racconto che abbraccia i diversi ambiti coinvolti, dallo sport di massa al golf, dallo sci all’atletica. L’opera mette in luce come queste scelte siano parte integrante del progetto “Vision 2030”, la strategia che punta a mutare non solo l’economia, ma anche l’immagine culturale del paese.
La “Vision 2030” aspira a trasformare l’Arabia in un paese percepito come moderno e aperto, slegato dall’unico ruolo di esportatore petrolifero. A questo si aggiunge l’idea di cambiare la forma con cui il pubblico globale fruisce dello sport, promuovendo eventi che portino nuovi spettatori e atteggiamenti diversi. Il volume di Trevissoi ricostruisce questi aspetti con dettagli e fatti, legando i grandi numeri dei contratti sportivi alle strategie geopolitiche e culturali del regno.
Numeri e strategie sportive integrate
I numeri parlano chiaro: investimenti colossali sono guidati da un disegno a lungo termine che punta all’inserimento in circuiti sportivi e culturali internazionali. La combinazione di eventi di alto livello e l’inserimento in contesti di prestigio permette al regno di configurarsi come attore globale anche su questo versante. Del resto, le mosse sportive sono ben integrate con quelle diplomatiche e economiche: un cambio di passo che ridisegna la percezione internazionale dell’Arabia Saudita, aprendola a un pubblico più vasto e a interlocutori diversi.