inaugurata a Salerno la mostra “Francesco di Assisi mistico e pellegrino” in occasione di importanti anniversari religiosi
La mostra “Francesco di Assisi mistico e pellegrino” a Salerno esplora il pellegrinaggio del Santo attraverso arte, fede e storia, in occasione di importanti anniversari e celebrazioni.

A Salerno una mostra gratuita celebra san Francesco attraverso arte, fede e storia, in occasione di importanti ricorrenze legate al suo messiero spirituale e al Giubileo della Speranza 2025. - Unita.tv
La città di Salerno ospita una nuova mostra dedicata a Francesco di Assisi, incentrata sul suo pellegrinaggio spirituale e terreno. L’esposizione arriva in un anno ricco di significati per la figura del Santo, proponendo un percorso che unisce arte, fede e storia. Accessibile gratuitamente, la mostra si svolge in un luogo simbolico, riflettendo sulle tre celebrazioni che ne hanno guidato la realizzazione.
Un evento articolato per tre ricorrenze fondamentali
La mostra “Francesco di Assisi mistico e pellegrino” nasce dall’intreccio di diverse commemorazioni. Il primo anniversario riguardante il “Cantico delle creature” cade nell’ottocentesimo anno dalla sua pubblicazione. Questo testo, una delle prime opere in lingua italiana, rappresenta un momento chiave nel pensiero e nella spiritualità di san Francesco.
Il secondo evento riguarda i dieci anni dall’enciclica “Laudato si’”, documento che ha rimesso al centro la cura del creato e l’impegno ecologico, prendendo come fonte d’ispirazione proprio la figura di Francesco. L’enciclica del Papa Francesco resta un punto di riferimento nel discorso politico e religioso internazionale, ponendo lo stile di vita francescano come esempio di rispetto verso l’ambiente.
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Il giubileo della speranza del 2025
Infine, il 2025 è stato dichiarato anno del Giubileo della Speranza, un’iniziativa voluta dall’allora Papa Francesco. Questa celebrazione ha spinto l’organizzazione di molte iniziative legate a messaggi di conforto e fiducia per la comunità cristiana e oltre. La mostra riflette le molteplici sfaccettature della speranza incarnata dalla vita di san Francesco, rinnovando l’interesse verso la sua figura in vista di queste date importanti.
Come è stata organizzata la mostra e dove vederla a Salerno
L’esposizione si tiene nella sede dell’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno. La gestione è direttamente affidata all’arcivescovo Andrea Bellandi, che ha voluto conferire all’evento un carattere religioso e culturale molto forte. Per la parte museale il compito è stato affidato alle competenze della teologa Lorella Parente, direttrice dell’Ufficio diocesano per la Cultura e l’Arte.
A completare l’équipe, è presente fra Domenico Marcigliano, responsabile dell’Ufficio Arte e Cultura a livello provinciale. L’organizzazione ha puntato a coinvolgere esperti in modo da garantire accuratezza storica e valore artistico, valorizzando le risorse del territorio e la tradizione francescana locale.
La mostra è aperta gratuitamente a tutti e sarà visitabile dal 30 maggio fino al 22 giugno 2025. Questo limite temporale lascia spazio ad un vasto pubblico, con la possibilità di approfondire la cultura francescana in un ambiente di fede e arte. Lo spazio espositivo si presenta come un luogo di incontro per riflettere sul significato del pellegrinaggio inteso non solo come viaggio fisico, ma come percorso interiore.
Il tema del pellegrinaggio raccontato attraverso l’arte fotografica e nuove opere
Un’attenzione speciale è stata riservata alla rappresentazione del pellegrinaggio di san Francesco. Le fotografie realizzate da Gianpiero Scafuri documentano opere artistiche di grande valore conservate nei conventi francescani della provincia di Salerno. Si tratta di immagini che immortalano affreschi, soffitti, pale d’altare e dipinti tradizionali, permettendo di osservare dettagli spesso poco noti.
L’esposizione presenta anche un’opera inedita del pittore Renaldo Fasanaro. Questo lavoro si distingue per l’uso di elementi naturali come sassolini e legnetti, con cui l’artista ha costruito la scena che raffigura San Francesco alla guida di uno scafo diretto verso oriente. La colomba, simbolo dello Spirito Santo e della pace, guida il viaggio ed è legata al santo da una corda, elemento che aggiunge profondità simbolica.
Le immagini e i materiali esposti intendono trasportare i visitatori nel percorso di san Francesco, evidenziando il valore del cammino sia come esperienza concreta sia come viaggio spirituale. L’allestimento valorizza anche gli artigiani e gli artisti locali, abbinando tecniche tradizionali alle espressioni contemporanee.
Riflessioni dell’arcivescovo e della curatrice sulla mostra
Andrea Bellandi ha descritto la mostra come un’occasione per far conoscere opere poco accessibili al grande pubblico, conservate nei conventi francescani del territorio. L’arcivescovo ha messo in risalto la scelta di raccontare il tema del pellegrinaggio, che nella mostra viene rappresentato come un viaggio universale e simbolico.
Bellandi ha ricordato che san Francesco incarnò la figura del pellegrino universale, un uomo che si spostava non solo fisicamente ma anche interiormente, in un continuo dialogo con Dio e con il mondo. Le immagini selezionate vogliono proprio stimolare questa riflessione, suggerendo il legame tra luogo, memoria e spiritualità.
Lorella Parente, curatrice dell’evento, ha sottolineato che il percorso espositivo intende mostrare la figura di san Francesco come apostolo missionario. Ha evidenziato le “scelte coraggiose” che caratterizzarono la vita del santo, spinta da una profonda gioia e da una lode a Dio che lo guidava nei suoi spostamenti.
Parente ha puntualizzato come san Francesco rappresenti un modello di pellegrino unico, capace di diffondere un messaggio di speranza cristiana nel mondo intero. Il suo esempio resta significativo per chi cerca un cammino di fede e per coloro che guardano a un impegno spirituale che supera le barriere geografiche e temporali.