Il var al giro d’Italia 2025 e le nuove regole: squalifica immediata con due cartellini gialli in gara

Il giro d’italia 2025 introduce una nuova regola uci che prevede la squalifica immediata per chi riceve due cartellini gialli, aumentando la pressione sui ciclisti e modificando le strategie di gara.

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Il Giro d’Italia 2025 introduce la regola UCI che prevede la squalifica immediata per chi riceve due cartellini gialli durante la gara, aumentando la pressione sui corridori e modificando strategie e sicurezza in corsa. - Unita.tv

Il giro d’Italia 2025 si presenta con una novità rilevante che cambia le dinamiche di gara e le strategie dei corridori: la nuova regola della Uci prevede la squalifica immediata per chi riceve due cartellini gialli durante la stessa corsa a tappe. Questa novità impone maggiore attenzione ai comportamenti in gara e rischia di avere un impatto significativo sullo svolgimento delle 21 tappe del grande giro, soprattutto per quei ciclisti già ammoniti nelle prime giornate di gara.

Nuove regole uci e il meccanismo dei cartellini gialli al giro d’Italia

Le disposizioni introdotte dalla federazione internazionale di ciclismo stabiliscono che un atleta che accumula due cartellini gialli nel corso del medesimo grande giro viene immediatamente squalificato e costretto a ritirarsi dalla corsa. In aggiunta alla squalifica, è prevista una sospensione di sette giorni dall’attività sportiva. La misura vuole aumentare la sicurezza in gara e punire i comportamenti irregolari o pericolosi.

Nel contesto di una corsa lunga tre settimane come il giro d’Italia, il rischio di incappare in più sanzioni sale rispetto alle corse più brevi. Ogni tappa offre diverse occasioni di sprint, attacchi e contatti, e per questo la nuova norma rappresenta un cambiamento importante che pone i corridori sotto una pressione aggiuntiva. Questa regola non lascia spazio a errori ripetuti, con la strada che può diventare sempre più stretta per chi ha già ricevuto un primo avvertimento.

I ciclisti ammoniti dopo le prime tappe in albania

Tra i corridori che hanno già ricevuto un cartellino giallo al giro d’Italia 2025, dopo le prime tappe svolte in albania, spiccano i nomi di Francesco Busatto, Martin Marcellusi e Darren Rafferty. Busatto è stato sanzionato per una volata giudicata irregolare con gomitate e testate durante la prima frazione a Tirana. Busatto, che era quarto all’arrivo e leader della classifica giovani, si trova ora in una situazione delicata.

Martin Marcellusi è incappato in un’ammonizione per uno scontro con Corbin Strong nella terza tappa, che gli è costato anche un declassamento in classifica. Anche Darren Rafferty è stato penalizzato nella terza tappa per aver lanciato una borraccia in modo scorretto, che ha creato un potenziale pericolo per il gruppo. Questi episodi mostrano chiaramente quanto il var stia già incidendo sull’andamento della corsa e quanto possibile sia una squalifica.

Come funziona il var e cosa comportano i cartellini gialli nelle corse a tappe

I cartellini gialli non sono segnalati direttamente dagli arbitri in corsa, ma sono il frutto delle segnalazioni della var, che esamina con attenzione i filmati per individuare condotte considerate pericolose o scorrette. Questa tecnologia permette di intervenire anche in momenti dove l’arbitro sul campo potrebbe non aver notato l’infrazione, garantendo maggiore controllo.

Nel ciclismo, un cartellino giallo rappresenta una sanzione grave che sostituisce o integra l’ammonizione, quest’ultima invece è una penalità più lieve. Per esempio, Pello Bilbao ha ricevuto domenica scorsa un’ammonizione per una posizione pericolosa in bici ma non un cartellino giallo, che porta invece a conseguenze molto più severe.

Le regole prevedono inoltre che, accumulando tre cartellini gialli in un mese in gare diverse, la sospensione si estende a 14 giorni. Se invece un corridore raccoglie sei cartellini nell’arco di un anno, la sospensione raggiunge addirittura un mese. La novità più discussa resta l’immediata esclusione dopo il secondo cartellino in un grande giro.

Effetti della nuova regola sul giro d’Italia 2025 e le reazioni in campo

Con 87 sanzioni già registrate prima dell’avvio del giro d’Italia 2025, senza però squalifiche definitive, la competizione mostra da subito la volontà della giuria di applicare la nuova regola severa. I ciclisti si trovano a gestire non solo la fatica e le prestazioni, ma anche una attenzione costante a non commettere errori che possano comprometterne la continuazione alla corsa.

Alcuni corridori rischiano seriamente di abbandonare la gara se venissero ammoniti per una seconda volta. Questo rende il clima in gruppo più teso e la guida sulle strade più prudente. Le polemiche, tra team e corridori, nascono naturalmente. Un grande giro premia la resistenza e la costanza, e questa norma potrebbe cambiare l’approccio alla competizione, soprattutto nei tratti finali di sprint e nei momenti più duri della corsa.

L’utilizzo della var nel ciclismo al giro d’Italia 2025 segna un punto di svolta nel modo di giudicare le condotte in gara e impone uno stile più responsabile. Molti occhi sono puntati su come questa novità influirà sull’esito della corsa e sulla sicurezza dei partecipanti.