Elon musk lascia il dipartimento per l’efficienza governativa durante l’amministrazione trump
Elon Musk annuncia la sua uscita dal Dipartimento per l’Efficienza Governativa, evidenziando contrasti con le politiche di Donald Trump e un calo delle vendite di Tesla in Europa e Cina.

Elon Musk ha annunciato il suo abbandono al Dipartimento per l’Efficienza Governativa (DOGE), creato dall’amministrazione Trump per ridurre la spesa pubblica, a causa di divergenze politiche e difficoltà nel progetto, concentrandosi ora sulle sue aziende private. - Unita.tv
Elon Musk ha annunciato la fine della sua partecipazione al Dipartimento per l’Efficienza Governativa, noto come DOGE, creato dall’amministrazione Trump per ridurre la spesa pubblica superflua. La decisione, comunicata la notte tra il 28 e il 29 maggio 2025 in Italia, segna la fine di una collaborazione iniziata con grande attesa, ma che nelle ultime settimane aveva mostrato segnali di difficoltà. Musk ha ringraziato Donald Trump per l’opportunità ma ha precisato che proseguirà il lavoro del DOGE senza il suo coinvolgimento diretto.
Il ruolo di elon musk nel dipartimento per l’efficienza governativa
Il DOGE era stato istituito con l’obiettivo di snellire la struttura della spesa pubblica americana, togliendo fondi inutili e programmi ridondanti. Donald Trump aveva affidato il compito a Elon Musk, considerato un esperto nel taglio dei costi grazie alla sua esperienza nelle aziende high-tech e automobilistiche. Il tycoon sudafricano, infatti, doveva guidare questa iniziativa con una visione rivolta al contenimento delle uscite statali.
Risultati di efficienza e riduzione del personale
Durante i mesi di attività, il DOGE ha attuato diversi licenziamenti all’interno della pubblica amministrazione. In circa 100 giorni, circa 120.000 dipendenti federali hanno perso il posto, mentre altri migliaia si sono ritirati con buonuscite. Questi numeri hanno segnato uno dei cambiamenti più profondi nell’apparato burocratico degli Stati Uniti. Alcuni programmi e sovvenzioni sono stati sospesi, anche se non sono mancati ricorsi che ne hanno favorito successivi ripristini.
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Elon Musk ha raccontato che intendeva fare del DOGE “uno stile di vita” per il governo, sostenendo che l’efficienza e la riduzione degli sprechi dovessero diventare un modello strutturale. Ha aggiunto però che senza la sua presenza, il dipartimento potrebbe continuare a operare mantenendo il personale e il suo stesso spirito. Il ruolo di Musk è stato cruciale in questa prima fase, anche se i risultati completi del dipartimento si vedranno nel tempo.
Le ragioni che hanno portato musk ad abbandonare il progetto
Nei giorni precedenti all’annuncio definitivo, Elon Musk aveva iniziato a prendere le distanze dal DOGE e da alcune delle scelte politiche dell’amministrazione Trump. Il fondatore di Tesla e SpaceX ha espresso pubblicamente dubbi su un pacchetto di leggi con cui il presidente intendeva tagliare tasse e spese federali.
Musk ha detto di essere rimasto “deluso” dalla legge che, a suo giudizio, avrebbe aumentato invece il deficit federale, minando gli sforzi realizzati dal dipartimento. La legge in questione prevedeva molti miliardi di dollari in tagli fiscali, compensati da un aumento della spesa militare e da tagli nei programmi per la salute e la nutrizione. L’analisi del Congresso ha stimato un possibile incremento del debito federale di 3,8 trilioni di dollari a causa di queste misure.
Sempre parlando a CBS Sunday Morning, Musk ha appunto sostenuto che la legge, pur valida dal punto di vista politico, avrebbe peggiorato i risultati del DOGE. Trump stesso ha risposto spiegando che la legge potrebbe subire modifiche durante il passaggio al Senato e si è detto insoddisfatto della versione approvata finora.
Questi contrasti hanno inciso sulla decisione definitiva di Musk di lasciare l’incarico, spingendolo a dedicarsi con maggior attenzione alle sue attività private, in particolare Tesla, un’azienda che nel 2025 ha visto scendere le sue vendite soprattutto in Europa e Cina.
La situazione di tesla e le tensioni politiche legate a musk
Nel corso del 2025 Tesla ha affrontato un calo delle vendite significativo, soprattutto in mercati importanti come quello europeo e cinese. Per i mercati esteri, l’esposizione politica di Elon Musk ha avuto un impatto negativo sull’immagine del marchio. Tra gli episodi più discussi c’è stato un tweet in cui Musk ha mostrato appoggio all’ultradestra tedesca.
Questo comportamento ha generato una reazione di allontanamento tra i clienti tedeschi, che hanno ridotto gli acquisti di auto Tesla segnando così una battuta d’arresto per l’azienda americana. Gli osservatori economici hanno collegato direttamente la posizione politica del miliardario al calo delle vendite, mostrando come la politica possa avere ricadute immediate sul business.
Accanto a questi fattori, lo stesso Musk aveva iniziato a manifestare dubbi su alcune decisioni del governo Trump riguardo alla spesa pubblica. La sua uscita dal DOGE può essere letta come un tentativo di riorganizzazione personale, per migliorare la gestione delle proprie aziende in un contesto sempre più complicato.
Le conseguenze politiche e organizzative dell’addio di musk
L’abbandono di Musk al DOGE lascia alcune incognite sul futuro del dipartimento e sull’efficacia delle politiche di taglio introdotte dall’amministrazione Trump. Nonostante la permanenza in carica di tutto il personale, la guida di Musk era considerata un elemento di novità e stimolo per il progetto.
La partenza di katie miller e il nuovo corso
Tra chi ha lasciato il dipartimento figura anche Katie Miller, portavoce e consulente del DOGE, che ora lavora con Musk nel settore privato. Questa nuova convergenza lascia presagire che Musk manterrà comunque un ruolo indiretto nel monitorare le azioni del dipartimento.
Gli investitori di Tesla, che da tempo criticavano la presenza intermittente di Musk all’interno dell’azienda, hanno accolto con favore questa decisione che potrebbe riportare il miliardario a concentrarsi maggiormente sui suoi progetti industriali. Il distacco da incarichi pubblici impegnativi come il DOGE, infatti, dovrebbe alleggerire la sua agenda.
Nel frattempo, l’amministrazione Trump dovrà affrontare l’assenza di Musk in un momento in cui il Dipartimento per l’Efficienza Governativa è al centro di attenzioni critiche, per i numerosi licenziamenti e tagli non sempre condivisi. Si prevede che le sfide per mantenere efficiente la struttura continueranno ancora per molto.