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Sembrano irreali, ma sono in Italia: 7 spiagge di sassi dove il mare è limpido come vetro

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Mari Pintau
Mari Pintau, Sardegna - unita.tv
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Dalle coste liguri alla Sardegna, passando per le scogliere del Conero: ecco sette spiagge di sassi dove il mare è trasparente e l’atmosfera resta intatta.

Nel cuore dell’estate italiana, dove la sabbia domina gran parte dell’immaginario balneare, esistono litorali diversi, capaci di sorprendere per bellezza e autenticità. Le spiagge di sassi, spesso trascurate per comodità, custodiscono invece un fascino discreto: l’acqua resta trasparente, la folla si dirada, la natura si mostra senza sovrastrutture. Basta poco: un paio di scarpe da scoglio, un telo, la voglia di scoprire un mare che non si concede subito ma che, una volta trovato, resta difficile da dimenticare. Qui il rumore delle onde incontra quello dei ciottoli e ogni passo, ogni tuffo, assume un ritmo diverso.

Camogli e Sassi Neri: tra Liguria e Marche, il mare che riflette la calma

A Camogli, in Liguria, il paesaggio si fonde con la storia. Il lungomare stretto, le persiane color pastello, le barche in porto: ogni dettaglio racconta di un tempo che non ha fretta. La spiaggia di sassi grigi si apre davanti all’antica basilica e accompagna il visitatore verso un’acqua che cambia colore con la luce. Il fondale, visibile anche a diversi metri, invita a camminare piano, a entrare senza fretta. Nei giorni feriali, il silenzio è quasi totale. Qualcuno legge, altri si stendono sulle pietre calde: non serve altro.

Spostandosi verso il centro Italia, la Spiaggia dei Sassi Neri, nascosta sotto le pareti del Conero, è un’altra esperienza sensoriale. Si raggiunge a piedi, tra sentieri e macchia mediterranea. Già il cammino seleziona chi arriva. La spiaggia, nera per via del fondale scuro, ha un aspetto selvaggio e incontaminato. Nessun servizio, nessun frastuono: solo il mare, i gabbiani, e quella luce che cambia ogni ora. I ciottoli sotto i piedi scricchiolano, l’acqua è gelida al primo impatto ma irresistibile. Qui il tempo si misura in nuotate e respiri profondi.

Sardegna, Ponza e Sicilia: quando i ciottoli raccontano il Mediterraneo

In Sardegna, lungo la litoranea che porta verso Mari Pintau, la vista lascia senza parole. Il nome, che in sardo significa “mare dipinto”, è fedele alla realtà. I sassi granitici riflettono i raggi del sole e rendono l’acqua quasi invisibile. Galleggiare qui è come stare dentro una cartolina. Niente stabilimenti, solo un chiosco nascosto nella vegetazione. Lo snorkeling rivela un mondo di colori, e anche chi resta a riva non sente il bisogno di nulla.

Taormina
Taormina, Sicilia – unita.tv

A Ponza, i Faraglioni di Lucia Rosa offrono uno spettacolo ancora più intimo. La leggenda della giovane innamorata si mescola con le immersioni tra grotte e scogli. In barca o a nuoto, si raggiungono piccole calette dove il mare è così chiaro da sembrare irreale. Le pietre levigate raccontano storie antiche, mentre i silenzi si fanno profondi. Anche l’eco del boccaglio, sott’acqua, diventa parte del paesaggio.

Spostandosi a Taormina, Isola Bella è una tappa obbligata. Raggiungibile a piedi grazie a un sottile istmo, resta uno degli angoli più fotografati della Sicilia orientale. I ciottoli bianchi si mescolano con quelli scuri, creando giochi di colore che cambiano a ogni passo. L’acqua è piatta, silenziosa, e il profilo dell’isola pare sospeso tra cielo e mare. Nonostante l’afflusso estivo, c’è sempre un angolo dove ritagliarsi una tregua. E il tempo, anche qui, rallenta.

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