Home Ryanair deve rimborsare il bagaglio a mano: la sentenza che può cambiare tutto

Ryanair deve rimborsare il bagaglio a mano: la sentenza che può cambiare tutto

Bagaglio

Ryanair deve rimborsare il bagaglio a mano - unita.tv

Il bagaglio a mano torna al centro del dibattito: tra leggi europee, diritti dei consumatori e rimborsi, ecco cosa prevede davvero la normativa e perché il caso Ryanair potrebbe cambiare tutto.

Un’altra sentenza colpisce al cuore le politiche delle compagnie low cost. Stavolta è toccato a Ryanair, che dovrà rimborsare un passeggero per i costi del bagaglio a mano sostenuti tra il 2019 e il 2024. Lo ha stabilito il tribunale di Salamanca, in Spagna, accogliendo il ricorso sostenuto dall’organizzazione Facua, a tutela dei diritti dei consumatori. Il rimborso ammonta a 147 euro, relativo a cinque viaggi compiuti in quegli anni. La decisione apre a una nuova interpretazione giuridica del bagaglio a mano, considerato sempre più spesso come parte essenziale e irrinunciabile del servizio di trasporto aereo.

Il punto centrale, per il giudice, è che il supplemento richiesto da Ryanair risultava sproporzionato rispetto all’effettivo superamento delle dimensioni. Il bagaglio eccedeva i limiti consentiti solo in modo marginale, un dettaglio che secondo il tribunale non può giustificare un costo extra. La legge spagnola – e più in generale il diritto europeo – stabilisce che il bagaglio a mano, entro limiti ragionevoli di peso e misura, debba essere incluso nel biglietto. Le compagnie possono sì imporre standard, ma questi devono essere coerenti, proporzionati e trasparenti.

Ryanair e la discrezionalità dei supplementi: cosa dice la legge

Il nodo giuridico riguarda l’assenza di una definizione precisa di cosa sia un bagaglio “ragionevole”. In mancanza di un parametro comune, ogni compagnia applica regole proprie, che spesso cambiano nel tempo e risultano poco chiare per il consumatore. È qui che la giurisprudenza interviene, giudicando caso per caso. E sempre più spesso i tribunali si esprimono in favore del passeggero.

Ryanair si è difesa richiamando la libertà commerciale e le esigenze di sicurezza, ma il giudice ha rilevato un’eccessiva rigidità da parte degli addetti ai controlli, che hanno applicato costi non dovuti. In sostanza, non si può chiedere un supplemento per pochi centimetri in più, se questi non influiscono realmente su sicurezza e spazio disponibile.

Bagaglio
Il bagaglio a mano torna al centro del dibattito – unita.tv

La sentenza, pur limitata a un singolo caso, si aggiunge a una serie crescente di decisioni analoghe in vari paesi dell’Unione Europea. Secondo le norme internazionali, il bagaglio è parte integrante del servizio di trasporto. Il prezzo del biglietto, per essere valido, deve comprendere almeno l’essenziale, tra cui un bagaglio a mano compatto, da sistemare in cabina.

Il problema resta l’assenza di regole armonizzate a livello europeo, motivo per cui diverse associazioni dei consumatori stanno spingendo per una riforma, chiedendo standard comuni validi per tutte le compagnie.

Verso un nuovo equilibrio tra trasparenza, diritti e tariffe

Non esiste ancora un “diritto assoluto” al bagaglio a mano gratuito, come ha ricordato anche il Tar del Lazio in più occasioni. Ma la tendenza giuridica è chiara: il bagaglio essenziale deve rientrare nel biglietto e tutte le condizioni economiche devono essere esposte in modo trasparente. È proprio questa mancanza di chiarezza a rendere vulnerabile il consumatore, spesso attratto da tariffe low cost che nascondono costi aggiuntivi per servizi fondamentali.

Per ora, sono i tribunali a guidare il cambiamento, imponendo limiti alla discrezionalità delle compagnie. E il caso di Salamanca rappresenta un altro tassello importante. Chi viaggia ha diritto a sapere cosa include realmente il prezzo e a non ritrovarsi a pagare un sovrapprezzo per un bagaglio definito “a mano”, ma trattato come extra.

Nel frattempo, è probabile che altri ricorsi seguano lo stesso percorso, portando nuove pressioni sui vettori low cost e accelerando la definizione di un quadro normativo condiviso. La sensazione, per molti passeggeri, è che qualcosa stia finalmente cambiando.