Le spiagge vietate nel Lazio nel 2025: elenco completo e motivazioni dei divieti di balneazione

Nel 2025, la Regione Lazio ha emesso una serie di divieti di balneazione lungo le sue coste e nei pressi di alcuni laghi, principalmente a causa di problemi legati all’inquinamento. Queste restrizioni sono state adottate per garantire la sicurezza dei bagnanti e la tutela dell’ambiente.

Province di Roma e Viterbo

Nella provincia di Roma, diverse aree sono state dichiarate non balneabili:

  • Civitavecchia: dal tratto di 1.400 metri a sinistra di Torre Valdaliga fino al porto, comprese le foci dei fossi Infernaccio e Scarpatosta, e il porto di Traiano.
  • Santa Marinella: foce del Fosso delle Guardiole, dal porticciolo fino alla foce del Fosso Santa Maria Morgana, e le foci dei fossi Castelsecco e delle Buche.
  • Cerveteri: dalla foce del Fosso Turbino fino alla foce del Fosso Zambra.
  • Ladispoli: foci dei fossi Vaccina e Sanguinara.
  • Fiumicino: foci dei fossi Cupino, delle Cadute, Tre Denari, e dei fiumi Arrone e Tevere.
  • Roma: destra della foce del fiume Tevere e area della Tenuta Presidenziale.
  • Pomezia: foci dei fossi Pratica, della Crocetta, Orfeo, e sinistra della foce del Rio Torto.
  • Ardea: destra della foce del Rio Torto, foci dei fossi Grande, Moletta, Canale Biffi, Fosso del Diavolo e Fosso Caffarella.
  • Anzio: foce del Fosso Cavallo Morto e zona del porto.
  • Nettuno: dal porto fino a 300 metri a sinistra del Fosso Loricina e zona del poligono militare.

In provincia di Viterbo, le aree non balneabili includono:

  • Montalto di Castro: dalla Tenuta Marchese Guglielmi alla foce del fiume Fiora.
  • Tarquinia: area del poligono militare e foce del fiume Marta.
  • Lago di Bolsena: porti di Capodimonte, Marta e Bolsena.

Provincia di Latina

Nel sud del Lazio, diverse località presentano divieti di balneazione:

  • Terracina: foce del fiume Astura, Foce Acque Alte – Moscarello, sinistra della foce del Rio Martino, Foce Fiume Portatore – Porto Badino e zona del porto.
  • Sabaudia: destra della foce del Rio Martino.
  • San Felice Circeo: intera zona del porto.
  • Sperlonga: porto di Sperlonga.
  • Gaeta: da Punta Stendardo al porto.
  • Formia: porto e foce del Rio Santa Croce.
  • Minturno: dal porticciolo alla foce del Rio Capo d’Acqua e dalla foce del fiume Garigliano al confine regionale.
  • Isole di Ponza e Ventotene: porti delle rispettive isole.

Cause dei divieti

Le principali cause dei divieti di balneazione nel Lazio sono legate a:

  • Inquinamento da scarichi fognari: la presenza di scarichi non depurati o mal gestiti contribuisce alla contaminazione delle acque.
  • Foci fluviali: le foci dei fiumi e dei fossi spesso trasportano detriti e agenti inquinanti dalle zone interne verso il mare.
  • Porti e attività industriali: le aree portuali e industriali possono essere fonti di inquinamento a causa delle attività svolte e del traffico marittimo.

Alternative per i bagnanti

Nonostante i divieti, il Lazio offre numerose spiagge con acque classificate come “eccellenti” dalla Regione. Località come Sperlonga, Santa Marinella e il litorale di Sabaudia continuano a offrire esperienze balneari sicure e piacevoli. Queste aree, che vantano acque con classificazione “eccellente”, rappresentano alternative valide per chi cerca un momento di relax al mare.

È fondamentale che i bagnanti si informino sulle condizioni delle acque prima di recarsi in spiaggia. La Regione Lazio, in collaborazione con ARPA Lazio, continua a monitorare la qualità delle acque per garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela dell’ambiente. Per informazioni aggiornate, è consigliabile consultare i siti ufficiali della Regione Lazio e di ARPA Lazio.