Bova: Un viaggio tra storia, cultura e tradizioni della Calabria

Bova, borgo calabrese sulla costa ionica dei Gelsomini, affascina con la sua storia grecanica e tradizioni uniche, attirando trentamila visitatori annuali tra cultura e bellezze naturali.
Bova: Un viaggio tra storia, cultura e tradizioni della Calabria Bova: Un viaggio tra storia, cultura e tradizioni della Calabria
Bova: Un viaggio tra storia, cultura e tradizioni della Calabria - unita.tv

Bova, uno dei borghi più affascinanti d’Italia, si erge maestosa sulla costa ionica dei Gelsomini, immersa in un contesto ricco di storia e leggende. Questo comune calabrese, con le sue tradizioni uniche e il patrimonio culturale, attira ogni anno migliaia di visitatori, desiderosi di scoprire le sue meraviglie. La cittadina è un punto di riferimento per chi vuole esplorare la cultura grecanica e le bellezze naturali del Parco Nazionale dell’Aspromonte.

La storia e le leggende di Bova

Bova è avvolta da storie antiche, tra cui quella della sua fondazione attribuita alla regina greca Oichista. Secondo la leggenda, la regina lasciò l’impronta del suo piede su uno spuntone di roccia, dove oggi si trovano i resti del Castello normanno. Questa fortificazione, come molte altre della zona, si affaccia sul mar Ionio, testimoniando l’importanza strategica di Bova nel passato, quando fungeva da collegamento tra Reggio Calabria e Locri.

La lingua parlata a Bova è una variante del greco antico, un’eredità linguistica che il sindaco stesso utilizza per comunicare con i cittadini. Questo aspetto rende la comunità unica, con una minoranza linguistica che conserva un legame profondo con le proprie radici storiche. Il Museo della lingua greco-calabra «Gerhard Rohlfs» è un luogo di interesse per studiosi e appassionati, offrendo un’opportunità per approfondire la cultura grecanica.

Il turismo riveste un ruolo cruciale nell’economia di Bova, con circa trentamila visitatori all’anno. Le strade e le piazze della cittadina raccontano storie di invasioni, battaglie e conquiste, rendendo ogni pietra un testimone di un passato ricco e complesso. Bova è parte della Magna Grecia, insieme ad altre località come Bova Marina, Gallicianò e Roghudi, che insieme formano un patrimonio culturale di inestimabile valore.

Bova nel cinema e la questione meridionale

Bova non è solo un luogo di storia, ma anche un set cinematografico. Nel 2014, il regista Francesco Munzi ha scelto il borgo abbandonato di Casalinuovo per girare alcune scene del film «Anime Nere», vincitore di nove David di Donatello. La scelta di attori locali ha conferito autenticità al racconto di rivalità familiari e conflitti, rendendo il film un omaggio alla cultura e alla vita quotidiana della zona.

Il legame di Bova con la «Questione Meridionale» è profondo. Negli anni ’50, molti abitanti lasciarono il paese in cerca di opportunità al Nord, abbandonando un territorio ricco di storia e tradizioni. Nel 1948, il settimanale L’Europeo pubblicò un reportage su Africo, un comune vicino, evidenziando le condizioni di vita difficili degli abitanti. Le immagini scattate dal fotografo Valentino Petrelli hanno suscitato indignazione e hanno contribuito a portare l’attenzione del governo sulla situazione. Africo, distrutta da un’alluvione nel 1951, ha visto la nascita di un nuovo insediamento, ma le storie di povertà e degrado rimangono vive nella memoria collettiva.

Escursioni e tradizioni locali

Per gli amanti della natura, Bova offre numerosi percorsi per escursioni in mountain bike. Il Sentiero dell’Inglese, che porta a Amendolea, è un percorso storico che ricalca il tragitto dello scrittore Edward Lear nel XIX secolo. Lungo il cammino si possono ammirare piantagioni di bergamotto, un frutto simbolo della Calabria, molto apprezzato nell’industria alimentare e profumiera.

Un’altra meta imperdibile è il borgo di Palizzi, raggiungibile attraverso antiche vie. Qui, il torrente San Pasquale, un tempo fonte d’acqua per i mulini, offre uno spettacolo naturale. La degustazione del vino IGT rosso di Palizzi, prodotto con uve locali, è un’esperienza da non perdere. Il paesaggio, con le sue stradine e la Chiesa di Sant’Anna, sembra un dipinto vivente, evocando atmosfere di un tempo passato.

La leggenda del drago cieco, che si narra si nutrisse del latte delle rocce circostanti, arricchisce ulteriormente il fascino di questa area. Rughudi vecchio, un borgo abbandonato, è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, con le sue rovine che raccontano storie di vita e di comunità.

Le ghost town e le tradizioni festive

L’area grecanica è costellata di ghost town, come Pentedattilo, noto per la sua storia segnata da terremoti e spopolamento. Nonostante le difficoltà, i residenti si impegnano per valorizzare il borgo, ospitando eventi come il «Pentedattilo Igers Xmas Experience», che riporta in vita le tradizioni natalizie.

A Bova, la Domenica delle Palme è un momento di grande partecipazione, con la processione delle Persephoni, figure simboliche realizzate con fronde di ulivo. Questa tradizione è legata al mito di Persefone e rappresenta il risveglio della natura, un momento di rinnovamento che celebra l’arrivo della primavera.

Bova, con il suo patrimonio culturale e le sue tradizioni, continua a essere un luogo di grande interesse per chi desidera scoprire la Calabria autentica, ricca di storie, leggende e bellezze naturali.