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Attenzione ai controlli in volo: ecco cosa non devi mai mettere nello zaino

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Molti passeggeri portano cibo da casa per affrontare lunghi voli, ma non tutte le compagnie lo permettono: alcune lo vietano del tutto, altre impongono limiti severi.

Viaggiare in aereo significa affrontare ore d’attesa, scali e spesso pasti consumati fuori orario. Per questo motivo, in tanti scelgono di portare snack e bevande da casa, pensando di risparmiare tempo e denaro. Ma non tutte le compagnie aeree vedono di buon occhio questa abitudine. Le regole su ciò che si può mangiare a bordo non sono uguali per tutti i vettori e, in alcuni casi, i controlli agli imbarchi diventano rigidi. Thermos di caffè caldo, panini con salumi o contenitori con zuppe possono essere bloccati al gate, o addirittura sequestrati. E una volta in volo, non sempre è concesso consumarli.

Le compagnie che vietano snack caldi e bevande da casa

Ogni compagnia ha la propria politica interna sull’alimentazione a bordo. Alcune permettono l’ingresso solo a cibi freddi e non odorosi, altre pongono limiti anche sulle bevande acquistate in aeroporto. I controlli si sono fatti più severi negli ultimi anni, in nome della sicurezza e del comfort generale. La TUI Airways consente panini e snack confezionati, ma vieta di scaldare alimenti, eccetto i biberon. Nessun alcol portato da casa può essere consumato. easyJet accetta solo cibi freddi e bevande calde acquistate in aeroporto, chiuse con tappo ermetico, e vieta creme, zuppe o alimenti liquidi sopra i 100 ml.

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Ryanair, che promuove una politica permissiva, vieta comunque bevande calde e alcolici non acquistati a bordo. La Jet2 è tra le più severe: vieta qualsiasi pasto caldo, e può rifiutare l’imbarco a cibi dal forte odore o che potrebbero disturbare altri passeggeri. Le restrizioni non si limitano a motivi igienici o di sicurezza, ma riguardano anche le allergie: un panino contenente arachidi può causare gravi rischi per alcuni passeggeri. Per questo, alcune compagnie preferiscono vietare del tutto certi alimenti per evitare problemi in volo. Chi viaggia deve quindi verificare sempre le regole ufficialidel vettore prima della partenza, per non ritrovarsi senza possibilità di consumare ciò che ha portato.

Le regole europee che vietano il cibo portato da casa

Alle restrizioni imposte dalle compagnie si aggiungono quelle doganali, soprattutto nei voli da o verso Paesi extra UE. Dal 2021, con la Brexit, le norme europee vietano l’ingresso nell’Unione di carne, salumi, latte e formaggi, anche se inseriti in panini preparati a casa o acquistati in aeroporto. Il Regno Unito, ormai considerato Paese terzo, rientra in queste limitazioni: chi vola da Londra a Roma con un panino al prosciutto rischia che venga confiscato alla dogana. Anche piccole quantità possono essere vietate, con l’obiettivo di evitare la diffusione di malattie animali. E non finiscono qui: in certi casi anche frutta fresca, prodotti ittici, verdure o cibi preparati con ingredienti animali possono essere bloccati. Il rischio, per chi non è informato, è di incorrere in multe o dover buttare tutto all’arrivo. È sempre buona prassi consultare il sito della dogana del Paese di destinazione, ed eventualmente dichiarare il cibo trasportato, anche se confezionato o sigillato. Le autorità non fanno distinzioni tra snack per sé o regali gastronomici: ciò che conta è la tipologia del prodotto. Evitare problemi è semplice, basta sapere in anticipo cosa si può portare e cosa no.

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