Lo scorso gennaio un parrucchiere di pioltello è stato fermato dai carabinieri per detenzione di cocaina nascosta nel suo negozio. Quell’arresto aveva sorpreso i clienti e la città, ma era solo la parte emergente di un giro di spaccio più ampio. A distanza di un anno, le forze dell’ordine hanno portato a termine una nuova operazione che ha smantellato una rete criminale che agiva nel quartiere satellite di pioltello e nella vicina rodano, coinvolgendo tre fratelli albanesi.
Il ruolo del parrucchiere nella rete di spaccio
Il parrucchiere di via veronese, finito in manette lo scorso gennaio 2024, fungeva da custode della droga. Durante la perquisizione nel suo salone sono stati trovati quattro panetti di cocaina, nascosti in modo accurato fra le poltrone e i lavatesta. Accanto alla droga erano presenti anche un bilancino di precisione e materiali per il confezionamento delle dosi. I carabinieri hanno sequestrato pure dispositivi elettronici come pc e telefoni cellulari utilizzati per tenere i contatti con la clientela e gestire gli ordini.
L’azione del parrucchiere non copriva la gestione dell’intera attività: lui manteneva la base per lo spaccio al dettaglio, ma la rete aveva dei veri responsabili e organizzatori che agivano più a monte. La sua funzione era quindi quella di punto di riferimento per distribuire la coca ai consumatori del quartiere.
Come si svolgeva la vendita nel quartiere satellite e rodano
Le indagini hanno rivelato che la vendita avveniva in piccole dosi, generalmente da mezzo grammo, con un prezzo stimato intorno ai 40 euro. La clientela era composta in gran parte da persone di passaggio nel quartiere satellite, zona multietnica di pioltello, e di rodano, altra area limitrofa.
Questo spaccio al dettaglio rappresentava una vera e propria attività commerciale, sostenuta da un giro di clienti costante e dai profitti derivanti da ogni singola dose ceduta. La liquidità generata veniva poi gestita attraverso dieci conti correnti destinati a movimentare i guadagni illeciti. La vendita a queste cifre faceva pensare a una rete radicata nel territorio, capace di offrire droga in maniera capillare e rapida.
Arresto dei tre fratelli albanesi: esecuzione dell’ordine di custodia cautelare
Dopo mesi di indagini, coordinate dai carabinieri e supportate da attività di osservazione, ascolto e intercettazioni, è arrivata l’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’autorità giudiziaria. Nei giorni scorsi sono stati arrestati tre fratelli quarantenni di origine albanese, ritenuti i vertici dietro la gestione dello spaccio tra pioltello e rodano.
Coordinamento e gestione del traffico di droga
I tre uomini erano a capo di un sistema consolidato attraverso il quale veniva coordinato il traffico della droga, dalle riforniture fino alla distribuzione nelle zone indicate. La quantità sequestrata – circa mezzo chilo di cocaina – e il sequestro dei conti correnti dimostrano l’ampiezza e la continuità di questa attività illegale.
Le indagini proseguono per verificare eventuali altri collegamenti e scoprire la rete completa che ruotava attorno alla famiglia arrestata. La presenza di sostanze, strumenti e numerosi dispositivi elettronici raccontano di un’organizzazione ben strutturata.
L’operazione segna un passo importante nella lotta contro il traffico di droga nelle province milanesi, smantellando un circuito che serviva zone popolose e con forte presenza di comunità straniere. La mobilitazione delle forze dell’ordine continua per assicurare maggiore sicurezza e togliere dalla strada questa tipologia di sostanze illegali.
