Mediaset ha svelato i palinsesti per l’autunno 2025, confermando volti noti e introducendo modifiche precise nella programmazione serale. La strategia punta a mantenere format consolidati, adattandoli alle nuove abitudini del pubblico che alterna tv tradizionale e streaming. L’attenzione si concentra soprattutto sulla durata dei programmi nelle ore più tarde.
Conferme di conduttori storici per garantire continuità nei programmi principali
La presentazione ufficiale dei palinsesti ha ribadito la presenza di conduttori storici come Maria De Filippi, Gerry Scotti, Ilary Blasi, Barbara d’Urso e Alfonso Signorini. Questi nomi rappresentano il cuore dell’offerta Mediaset da anni, capaci di attirare un vasto pubblico grazie a format ormai riconosciuti dal grande pubblico italiano.
Maria De Filippi continuerà a guidare i suoi programmi più seguiti mentre Gerry Scotti manterrà il suo ruolo in quiz show amati da spettatori di tutte le età. Ilary Blasi sarà al timone delle sue trasmissioni serali con un seguito consolidato. Barbara d’Urso rimane una figura centrale nel daytime ma anche in alcune fasce serali con talk show che affrontano temi sociali attuali. Alfonso Signorini proseguirà la conduzione del Grande Fratello Vip, appuntamento fisso nel calendario televisivo autunnale.
Questa scelta riflette la volontà della rete di puntare su figure già note e apprezzate dal pubblico senza stravolgere troppo l’offerta esistente. Si tratta quindi di una strategia basata sulla continuità piuttosto che su sperimentazioni radicali o nuovi volti improvvisi.
Riorganizzazione della fascia serale: attenzione alla durata dei programmi oltre mezzanotte
Il nuovo palinsesto Mediaset mantiene la struttura generale dello scorso anno ma introduce aggiustamenti precisi soprattutto nella fascia oraria tra le 22:30 e oltre mezzanotte. La decisione nasce dall’esigenza di rispondere ai cambiamenti nelle abitudini degli spettatori italiani che prediligono contenuti più snelli o fruibili anche su dispositivi digitali fuori casa.
Alcuni programmi lunghi saranno ridotti in durata per evitare calo d’ascolto nelle ore più tarde; altri invece potrebbero essere spostati o accorpati per offrire una proposta più variegata senza allungare troppo le singole trasmissioni fino a notte fonda.
Pier Silvio Berlusconi ha definito questa operazione “una graduale evoluzione” volta ad adeguarsi ai tempi senza rinunciare alla qualità dell’intrattenimento offerto da Mediaset. L’obiettivo è mantenere alta l’attenzione degli spettatori durante tutta la prima parte della sera evitando dispersione dopo mezzanotte quando molti preferiscono spegnere il televisore o passare ad altre piattaforme online.
Il direttore marketing Federico Di Chio ha sottolineato come questi interventi siano studiati anche per valorizzare meglio gli investimenti pubblicitari concentrando gli ascolti sulle fasce orarie considerate strategiche dalle aziende inserzioniste.
Focus sulle strategie mediatiche dietro le scelte del gruppo MFE
Dietro queste modifiche c’è un lavoro attento da parte dei vertici MFE , società madre di Mediaset, che sta monitorando costantemente i dati sugli ascolti televisivi ma anche quelli relativi allo streaming on demand disponibile sulle proprie piattaforme digitali come Mediaset Infinity.
L’intento è trovare un equilibrio tra tv lineare tradizionale e consumo digitale sempre più diffuso tra tutte le fasce d’età soprattutto giovani adulti. La riorganizzazione mira quindi non solo a trattenere gli spettatori davanti al piccolo schermo ma anche indirizzarli verso contenuti disponibili on demand quando preferiscono scegliere cosa guardare secondo tempi personali.
Mauro Crippa, responsabile dell’informazione RTI, ha evidenziato l’importanza della coerenza editoriale nell’offerta giornalistica legata ai telegiornali principali così come nei programmi d’intrattenimento dove si punta a mantenere temi familiari pur aggiornandoli con linguaggi modernizzati rispetto al passato recente.
Il nuovo assetto autunnale 2025 dunque si configura come una mossa calibrata sul presente mercato audiovisivo italiano dove concorrono media tradizionali ed emergenti forme digitalizzate proponendo contenuti diversificati distribuiti su canali diversi ma coordinati sotto lo stesso gruppo editoriale nazionale molto influente nel panorama televisivo italiano contemporaneo.