Lo stendardo processionale della Santissima Trinità attribuito a Raffaello è stato spostato da Città di Castello a Roma per un importante restauro. L’opera, tra le prime riconosciute del pittore, sarà sottoposta a interventi di conservazione e approfondimenti scientifici. Questo lavoro precede la sua esposizione presso il Metropolitan Museum di New York, prevista per il 2026.
Lo spostamento e la gestione tecnica dell’opera d’arte
Lo stendardo, conservato nella pinacoteca comunale di Città di Castello e di proprietà del Comune, è stato trasferito alla Capitale sotto la supervisione della Soprintendenza archeologia beni culturali e paesaggio. Il trasporto ha coinvolto un gruppo di esperti tra restauratori e tecnici specializzati, con Alessandra Donati, responsabile di zona, a guidare le operazioni delicate di imballaggio e movimentazione. Il dipinto, realizzato a olio su tela e incorniciato da una cornice seicentesca, richiede una cura particolare durante ogni fase del trasporto, proprio per la sua fragilità e il valore storico.
La scansione della sua struttura, la mappatura dello stato di conservazione e ulteriori studi diagnostici completeranno questa fase preliminare. È fondamentale che il procedimento venga condotto in modo rigoroso per preservare ogni dettaglio dell’opera, anche per valorizzare gli esiti del restauro futuro.
Il valore culturale dello stendardo e la sua collocazione storica
L’opera, datata tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, rappresenta un documento prezioso per lo studio della prima attività di Raffaello. È riconosciuta come un pezzo di notevole importanza per la storia dell’arte, tanto da essere definita di “eccezionale valore culturale” dal Comune che la custodisce. Lo stendardo è esposto nella sala della Contemplazione della pinacoteca tifernate, luogo che contribuisce a sottolineare la sua valenza contemplativa e spirituale.
Data la sua antichità, il quadro porta tracce dell’usura tipiche del tempo. Ogni dettaglio viene studiato per capire meglio le tecniche pittoriche adottate dal giovane Raffaello e per aggiornare la corretta attribuzione e la datazione. Il restauro consentirà quindi un’analisi più approfondita, anche alla luce delle metodologie scientifiche che oggi permettono di osservare particolari invisibili a occhio nudo.
Il ruolo della mostra del Metropolitan Museum e le prospettive per lo stendardo
Lo stendardo di Raffaello è destinato a essere uno dei capolavori esposti alla mostra “Raphael sublime poetry”, programmata al Met di New York dal 23 marzo al 28 giugno 2026. Questa esposizione assume rilievo internazionale e rappresenta un’occasione unica per far conoscere l’opera a un pubblico ampio e specializzato.
Il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi, e l’assessore alla Cultura, Michela Botteghi, evidenziano come questa vetrina possa portare all’opera una nuova visibilità, consolidando il prestigio del territorio tifernate nel panorama dell’arte rinascimentale. La partecipazione a una mostra di tale portata darà anche impulso alla valorizzazione di altre testimonianze artistiche locali, aprendo nuove possibilità per ricerca e turismo culturale.
Il restauro e il viaggio verso New York si inseriscono dunque in un progetto che punta a valorizzare l’eredità di Raffaello, rafforzando il legame fra Città di Castello e il mondo dell’arte internazionale. La nuova fase storica per lo stendardo richiama l’attenzione su quanto siano preziosi i reperti che raccontano la vita e il lavoro di uno dei pittori più influenti del Rinascimento.
Ultimo aggiornamento il 18 Luglio 2025 da Rosanna Ricci