Fabriano si prepara a recuperare un capitolo importante della sua storia: l’antica Farmacia Mazzolini Giuseppucci passa nelle mani del Comune. Un passo decisivo per conservare e rendere accessibile un luogo che ha accompagnato la vita della città per oltre cento anni, grazie al lavoro della famiglia Giuseppucci e all’impegno dell’amministrazione.
Vendita e donazione: il doppio colpo che salva la farmacia
Il Comune ha acquistato l’immobile di Corso della Repubblica 33, dove si trova la farmacia. Allo stesso tempo, la famiglia Giuseppucci ha donato al Comune tutto il mobilio originale e gli oggetti storici legati alla farmacia. Questa doppia operazione – vendita e donazione – è fondamentale per tenere insieme l’intero complesso con arredi e strumenti, evitando che si disperda un patrimonio prezioso. Senza questo accordo, mantenere intatto il sito sarebbe stato molto più complicato, vista la lunga tradizione che accompagna la farmacia e la presenza di pezzi rari.
L’amministrazione ha scelto di intervenire per conservare uno spazio che è molto più di una semplice farmacia: è un pezzo vivo della storia cittadina. Qui non ci sono solo mobili, ma un vero e proprio testimone dei metodi e dei processi usati nella farmacia tra Ottocento e Novecento. Ora questo luogo sarà accessibile a chi vorrà conoscerlo e approfondirne il valore.
Mobili d’epoca e oggetti rari: un tesoro di storia e scienza
Il mobilio in legno risale al 1895-1896, commissionato da Ermogaste Mazzolini, il proprietario di allora. I mobili sono stati conservati con cura e hanno mantenuto la struttura e l’aspetto originali, esempio di un artigianato di qualità legato a una professione antica. I legni scolpiti, le vetrinette e i piani di lavoro formano un insieme unico, incastonato in un contesto storico ben definito.
Accanto agli arredi, la farmacia custodisce una collezione scientifica di oltre quattrocento pezzi. Tra questi spiccano vasi di ceramica Ginori, celebri per la loro bellezza, contenitori in vetro con etichette in oro, strumenti farmaceutici d’epoca e testi originali come la seconda edizione della Farmacopea Ufficiale del Regno d’Italia del 1892. Questa raccolta è un’occasione preziosa per chi studia la storia della farmacia e della medicina, perché mostra strumenti e metodi di un tempo passato.
Un museo aperto alla città: la farmacia diventa luogo di cultura
L’amministrazione comunale intende aprire l’antica farmacia al pubblico. L’idea è trasformarla in un museo e in un centro di memoria che unisca arte, scienza e tradizione locale. Gli spazi saranno usati per mostre, visite guidate e iniziative culturali, per tenere vivo il legame tra la farmacia e la comunità. Un progetto che restituirà alla città un bene identitario, spesso citato nei racconti storici di Fabriano.
La sindaca Daniela Ghergo ha definito la donazione un “gesto di rara generosità” da parte della famiglia Giuseppucci, in particolare della dottoressa Giovanna. Ha ringraziato per aver messo a disposizione dei cittadini questo patrimonio, ora pronto a essere tutelato e valorizzato. Il Comune si impegna a mantenere e conservare il sito, riconoscendo il suo valore simbolico e culturale. I prossimi passi prevedono la messa a punto di un piano di gestione e il coinvolgimento di esperti per garantire una fruizione corretta e duratura del complesso.
Ultimo aggiornamento il 1 Agosto 2025 da Giulia Rinaldi