L’intelligenza artificiale entra nel campo della comunicazione con un obiettivo preciso: favorire un linguaggio più inclusivo ed equo, che eviti discriminazioni legate a genere, età ed etnia. Inclusively è una nuova applicazione ideata per supportare la scrittura inclusiva, nata da un progetto congiunto del politecnico di torino e delle università di bologna e roma tor vergata. Questo software punta a rimuovere stereotipi nei testi, adattandosi alle caratteristiche specifiche di chi lo usa.
Fasi di sperimentazione e implementazione nei contesti pubblici torinesi
Il team di sviluppo ha previsto di avviare la sperimentazione pratica di Inclusively all’interno di uffici amministrativi, in particolare quelli del politecnico di torino e della città metropolitana di torino. Questa fase, fondamentale per testare il software in ambienti reali, permetterà di valutare l’efficacia delle proposte di scrittura inclusiva e apportare eventuali aggiustamenti tecnici o funzionali.
Dopo il periodo di prova, Inclusively sarà messo a disposizione gratuitamente, con l’intento di estenderne l’uso a una platea più ampia. L’obiettivo è di diffondere uno strumento che possa diventare una risorsa concreta per enti pubblici e privati, scuole, aziende e singoli cittadini interessati a comunicare evitando linguaggi discriminatori. Questa strategia di rilascio libero punta a favorire una cultura linguistica più attenta all’equità e alla diversità nelle varie aree della società.
Nascita e caratteristiche di inclusively, il software per la scrittura inclusiva
Inclusively è stato creato con la volontà di migliorare il modo in cui comunichiamo, concentrandosi su un linguaggio che rispetti diversità e individualità. Il progetto è frutto di una collaborazione fra istituzioni accademiche italiane, con l’obiettivo di mettere a disposizione uno strumento che aiuti a superare barriere linguistiche e pregiudizi radicati, specie quelli riguardanti il genere. Il sistema sfrutta algoritmi di intelligenza artificiale per analizzare il testo e proporre modifiche non discriminatorie, calibrate sulle esigenze dell’utente.
Il software tiene conto di diverse variabili personali, come l’identità di genere fuori dal paradigma binario, la fascia d’età, la presenza di disturbi di apprendimento e l’appartenenza etnica. Questo approccio mira a garantire che le comunicazioni risultino più accessibili e rispettose delle differenze. Inclusively non solo corregge contenuti potenzialmente esclusivi, ma suggerisce riformulazioni alternative coerenti con lo stile personale dell’utente, rendendo la scrittura più naturale e aderente alle preferenze individuali.
Prospettive linguistiche e internazionali di inclusively
Il progetto non si limita all’italiano. Gli sviluppatori stanno lavorando per adattare il software a lingue come lo spagnolo e il francese, così da ampliare la portata dell’iniziativa anche in altri paesi. Tradurre le funzionalità di Inclusively richiede un attento lavoro di adattamento, vista la varietà di costruzioni linguistiche e diverse sfumature culturali legate al linguaggio di genere e alle discriminazioni.
L’espansione multilingue punta a rispondere alle esigenze di contesti differenti, per supportare la scrittura inclusiva a livello globale. L’intento è creare un modello replicabile e flessibile, in grado di gestire le peculiarità culturali e linguistiche di ciascun ambito, favorendo così un dialogo più equo e rispettoso in molteplici realtà sociali e professionali.
Il percorso di Inclusively sarà seguito con attenzione anche per studiare l’impatto che un’assistenza tecnologica può avere nel promuovere un linguaggio privo di discriminazioni. La sperimentazione italiana rappresenta un punto di partenza significativo per approfondire il ruolo dell’intelligenza artificiale in ambito comunicativo e sociale.