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Progetto Europeo per migliorare diagnosi e riabilitazione della paralisi cerebrale infantile con intelligenza artificiale

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Intelligenza artificiale al servizio della paralisi cerebrale infantile in Europa. - Unita.tv
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Un’iniziativa guidata dall’Università di Pisa si concentra su un obiettivo fondamentale: migliorare la qualità della vita dei bambini con paralisi cerebrale infantile e delle loro famiglie. Questo progetto europeo utilizza l’intelligenza artificiale per sviluppare strumenti che facilitano la diagnostica precoce e percorsi di riabilitazione personalizzati, anche a domicilio.

Il progetto AInCP nasce dall’intento di rinnovare le pratiche mediche, combinando competenze cliniche, tecnologia e il coinvolgimento diretto delle famiglie. La paralisi cerebrale infantile, disabilità neurologica cronica più diffusa nei bambini, richiede un approccio che consideri la complessità delle manifestazioni e la necessità di un’assistenza continuativa.

Paralisi cerebrale infantile: cosa significa e chi colpisce

La paralisi cerebrale infantile, nota come ICP, è la forma più comune di disabilità neurologica cronica nei bambini. In Italia interessa circa 100.000 persone, mentre nel mondo supera i 17 milioni. La condizione deriva da un danno al sistema nervoso centrale che può verificarsi durante la gravidanza, il parto o nei primi anni di vita. Le conseguenze comprendono diverse forme di disabilità motoria: dall’emiplegia — che coinvolge un lato del corpo — alla diplegia e tetraplegia, che interessano più segmenti con effetti più gravi sulla funzionalità.

Queste condizioni limitano la mobilità e influenzano profondamente la vita quotidiana, richiedendo terapie, interventi educativi e il sostegno di familiari e specialisti. Il periodo iniziale è particolarmente delicato, poiché una diagnosi tempestiva può attivare trattamenti in grado di influenzare l’evoluzione delle capacità motorie e cognitive.

Aincp: come l’intelligenza artificiale modifica diagnosi e riabilitazione

AInCP è un progetto avviato nel 2022 e sostenuto dall’Unione Europea tramite il programma Horizon, coordinato dall’Università di Pisa. L’obiettivo è sviluppare strumenti basati sull’intelligenza artificiale per supportare i medici nella diagnosi funzionale e nella gestione riabilitativa della paralisi cerebrale infantile.

L’intelligenza artificiale consente di raccogliere dati clinici, motori e comportamentali in modo sistematico. Gli algoritmi elaborano queste informazioni per creare profili motori dettagliati di ogni bambino e prevedere l’evoluzione funzionale nel tempo. Questo permette di migliorare la prognosi e di personalizzare i protocolli terapeutici, offrendo interventi adattati alle esigenze specifiche e realizzabili anche a casa.

Il progetto coinvolge circa 200 bambini con emiplegia, tra i 5 e i 15 anni, provenienti da Italia, Belgio, Spagna e Georgia. Famiglie e pazienti partecipano attivamente, fornendo contributi preziosi per la progettazione delle tecnologie. La collaborazione tra clinici, ingegneri, informatici e utenti è alla base di soluzioni affidabili e sostenibili.

Decision Support Tools: strumenti digitali per terapie personalizzate a domicilio

Uno degli sviluppi principali di AInCP riguarda i Decision Support Tools , piattaforme digitali intelligenti che offrono indicazioni cliniche in tempo reale. Questi sistemi monitorano costantemente i movimenti e i progressi durante le sedute riabilitative, anche fuori dall’ambiente ospedaliero.

Un esempio è CareToy, una “palestrina” tecnologica dotata di sensori in grado di interagire con il bambino, raccogliere dati e trasmetterli ai terapisti. Questo dispositivo rende possibile una riabilitazione più precoce e accessibile, valorizzando il gioco e la vicinanza familiare come parte integrante del percorso terapeutico.

L’utilizzo di smart watch specifici per rilevare i movimenti degli arti superiori durante le attività quotidiane rappresenta un altro elemento dell’approccio. Questi strumenti consentono a bambini, genitori e terapisti di condividere un’esperienza terapeutica più partecipata e consapevole, supportata ma non sostituita dalla tecnologia.

Coinvolgimento di famiglie e équipe multidisciplinari nella ricerca e cura

Il successo di AInCP si fonda sul dialogo costante con chi vive la paralisi cerebrale infantile. Le famiglie non sono semplici destinatari della ricerca, ma partner attivi nei processi di sviluppo. Il loro contributo si estende a sessioni di feedback, decisioni progettuali e sperimentazioni sul campo.

Il consorzio riunisce esperti di diversi settori: neuropsichiatri, ingegneri, informatici, bioeticisti, terapisti e famiglie. Questa composizione multidisciplinare consente di affrontare il problema da molteplici prospettive, sviluppando soluzioni che coniugano tecnologia, responsabilità etica e risposte concrete alle esigenze di medici e pazienti.

Questa collaborazione riflette una visione della medicina pediatrica che integra tecnologia e umanità, mettendo al centro la persona e il suo ambiente affettivo. L’adozione di strumenti digitali deve accompagnarsi a un approccio etico e sostenibile, calibrato su ogni bambino.

Iniziative culturali e progetti per superare barriere e pregiudizi

Oltre agli strumenti tecnologici, il progetto ha promosso iniziative di alfabetizzazione scientifica rivolte anche ai più piccoli. Il primo fumetto italiano dedicato alla paralisi cerebrale è un esempio di comunicazione pensata per spiegare la malattia in modo chiaro e accessibile, senza termini tecnici, attraverso storie che rispondono alle domande frequenti dei bambini.

La mascotte ANDI, protagonista del fumetto, ha lo scopo di diffondere conoscenza sulla paralisi cerebrale, contrastando discriminazioni e favorendo l’inclusione. Queste iniziative contribuiscono a superare pregiudizi, rendendo il tema più accessibile tra studenti e famiglie.

La collaborazione tra ricerca scientifica e azioni culturali sostiene un cambiamento sociale in linea con le priorità europee di garantire pari opportunità di cura e assistenza per tutte le persone con disabilità.

Progetti correlati e la strada verso un’assistenza più inclusiva e tecnologica

La Fondazione FightTheStroke, partner di AInCP, ha promosso diverse ricerche per favorire la partecipazione attiva delle famiglie e sviluppare soluzioni di tele-riabilitazione. Dal 2016, il progetto Mirrorable ha sperimentato tecniche di apprendimento per imitazione a distanza, anticipando alcune applicazioni dell’intelligenza artificiale.

Altri programmi, come l’Epilepsy Research Kit MirrorHr, mirano a ridurre le crisi epilettiche in bambini con paralisi cerebrale, mostrando l’interesse crescente verso un’assistenza domiciliare supportata dalla tecnologia.

Campi di riabilitazione intensiva come il Fight Camp rappresentano “laboratori a cielo aperto”, dove testare l’usabilità di nuovi dispositivi in contesti reali e dinamici. Queste esperienze alimentano la ricerca, con attenzione all’accessibilità e all’adattamento a ogni esigenza clinica.

In questo contesto, AInCP traccia una nuova strada per la riabilitazione, combinando intelligenza artificiale e approccio umano, con l’obiettivo di migliorare concretamente la vita dei bambini con paralisi cerebrale e delle loro famiglie in Europa.

Ultimo aggiornamento il 25 Agosto 2025 da Matteo Bernardi

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Matteo Bernardi

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