Il crescente uso degli smartwatch in Europa sta cambiando il modo in cui le persone gestiscono la propria salute quotidiana. Secondo i dati raccolti dalla European Health Behaviour Survey 2025, condotta da Ipsos per Huawei, oltre l’80% degli utenti di questi dispositivi ha adottato abitudini più sane. Dall’aumento dell’attività fisica al miglioramento della qualità del sonno, gli smartwatch non sono più semplici strumenti di monitoraggio passivo ma veri alleati nel prendersi cura del benessere.
Ruolo crescente degli smartwatch nella gestione della salute personale
La ricerca evidenzia come gli smartwatch siano diventati centrali nel promuovere uno stile di vita sano tra gli europei. Il 78% delle persone intervistate riconosce un legame diretto tra le informazioni fornite dal dispositivo e il proprio benessere generale. Questi dispositivi permettono infatti di tenere sotto controllo parametri fondamentali come pressione sanguigna, livello glicemico, frequenza cardiaca e saturazione dell’ossigeno nel sangue. In alcuni modelli è presente anche l’elettrocardiogramma , strumento prezioso per rilevare anomalie cardiache.
Evoluzione nella gestione personale della salute
Questa evoluzione segna un passaggio importante: si passa dalla semplice raccolta dei dati a una vera gestione attiva della propria salute quotidiana grazie ai feedback immediati offerti dallo smartwatch. Gli utenti possono così intervenire tempestivamente su abitudini o condizioni che potrebbero influire negativamente sul loro stato fisico.
Attività fisica e monitoraggio: i comportamenti più diffusi tra gli utenti
Tra le funzioni più apprezzate dagli utilizzatori c’è senza dubbio il monitoraggio dell’attività fisica, consultata ogni giorno dal 68% degli europei con uno smartwatch. I risultati mostrano che il 78% pratica almeno l’attività minima raccomandata dall’Oms per mantenersi in forma; tuttavia solo meno della metà imposta obiettivi precisi come un numero giornaliero di passi da raggiungere.
In media chi usa questi dispositivi cammina tra i 7mila e gli 8mila passi al giorno, un dato interessante se confrontato con le linee guida ufficiali che indicano generalmente i 10mila passi come riferimento ottimale per la salute cardiovascolare. Questo suggerisce margini di crescita nell’utilizzo consapevole dello strumento per motivare a superare soglie salutari.
Ruolo dei medici e notifiche degli smartwatch
Un altro aspetto emerso riguarda la relazione fra professionisti sanitari e pazienti: ben il 93% dei medici ha ricevuto visite causate da notifiche inviate dallo smartwatch ai loro assistiti; questo sottolinea quanto tali dispositivi stiano influenzando anche l’interazione medico-paziente nella prevenzione o nella diagnosi precoce.
Parametri vitali sotto controllo: frequenza cardiaca e pressione sanguigna al centro dell’attenzione
Il report mostra che oltre metà degli intervistati controlla ogni giorno la frequenza cardiaca tramite lo smartwatch mentre è la pressione sanguigna ad essere ritenuta dai cittadini europei il parametro più importante per valutare lo stato generale di salute . Questo dato riflette una maggiore attenzione verso problemi cardiovascolari considerati ancora oggi una delle principali cause di malattia nelle società occidentali.
Attenzione limitata alla qualità del sonno
Diversamente però emerge uno scarso interesse verso altre misure importanti quali quelle relative alla qualità del sonno: solo l’8% dei medici indica questo parametro come rilevante ai fini diagnostici o preventivi nonostante numerose ricerche scientifiche ne confermino invece l’importanza nell’equilibrio psico-fisico complessivo.
Gli smartphone indossabili stanno quindi ridefinendo priorità ed esigenze sia negli utenti sia nei professionisti sanitari chiamati a interpretarne correttamente i dati forniti durante visite cliniche o consultazioni specialistiche.