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Openai rafforza la sicurezza dopo accuse di spionaggio da parte della startup cinese deepseek

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OpenAI ha deciso di adottare nuove misure per proteggere i propri segreti industriali, a seguito delle accuse rivolte alla startup cinese DeepSeek. Le modifiche riguardano il controllo degli accessi alle informazioni sensibili, l’aggiornamento dei protocolli di sicurezza e un inasprimento delle verifiche sul personale. Questi interventi arrivano in un momento in cui la tutela delle tecnologie legate all’intelligenza artificiale diventa sempre più cruciale.

Controlli più severi sulle informazioni sensibili e isolamento tecnologico

L’azienda guidata da Sam Altman ha introdotto restrizioni rigorose per l’accesso ai dati considerati strategici. Secondo quanto riportato dal Financial Times, le informazioni chiave vengono custodite in ambienti digitali protetti che prevedono sistemi biometrici per garantire che solo il personale autorizzato possa entrarvi. Questa scelta punta a ridurre al minimo il rischio di furti o fughe di notizie su modelli proprietari.

Un’altra novità riguarda la connessione a internet negli uffici: ora è vietata se non espressamente autorizzata. Questa misura limita ulteriormente le possibilità di diffusione incontrollata dei dati aziendali attraverso reti esterne o dispositivi personali collegati alla rete pubblica.

L’obiettivo principale è evitare episodi simili a quelli denunciati all’inizio dell’anno, quando OpenAI ha accusato DeepSeek di aver replicato illegalmente i suoi modelli AI per sviluppare un chatbot economico destinato al mercato cinese.

Potenziamento della sicurezza fisica nei data center e verifica del personale

Oltre alle difese informatiche, OpenAI ha intensificato i controlli fisici nei propri data center sparsi nel mondo. L’ingresso è ora sottoposto a verifiche più stringenti sul personale interno e sui nuovi candidati assunti dall’azienda. Questo processo mira ad assicurare che nessuno possa accedere senza permesso ai server dove risiedono gli algoritmi fondamentali per ChatGPT e altri prodotti AI.

La scelta riflette una crescente attenzione verso possibili minacce interne o infiltrazioni esterne volte allo spionaggio industriale. L’aumento del livello di sorveglianza si inserisce nel quadro generale della lotta contro attività illecite legate alla tecnologia avanzata.

Nomine strategiche tra cybersecurity e intelligence militare

Nel corso del 2024 OpenAI ha effettuato alcune nomine chiave con lo scopo preciso di rafforzare la propria difesa digitale contro attacchi informatici sofisticati. A ottobre scorso Dane Stuckey è stato assunto come responsabile della sicurezza informatica; prima aveva ricoperto ruoli analoghi presso Palantir, società nota per le sue collaborazioni con enti militari e governativi americani nel campo dell’intelligence digitale.

Un ruolo strategico per paul nakasone

Inoltre Paul Nakasone, ex generale dell’esercito americano specializzato in operazioni cibernetiche, è entrato nel consiglio d’amministrazione dell’azienda lo scorso anno. La sua presenza dovrebbe garantire una supervisione diretta sulla protezione dai rischi legati allo spionaggio tecnologico su larga scala.

Queste mosse indicano chiaramente come OpenAI stia costruendo una struttura interna pensata non solo per sviluppare intelligenze artificiali avanzate ma anche per salvaguardarle dalle crescenti minacce globali che circondano questo settore cruciale oggi come mai prima d’ora.

Written by
Giulia Rinaldi

Giulia Rinaldi osserva il mondo con occhio critico e mente curiosa. Blogger fuori dagli schemi, scrive di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile personale e tagliente, mescolando analisi e sensibilità in ogni articolo. Il suo obiettivo? Dare voce a ciò che spesso passa inosservato.

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