Microsoft ha deciso di richiedere ai dipendenti di King, lo studio di videogiochi famoso per Candy Crush, di adottare l’intelligenza artificiale nelle loro attività quotidiane seguendo un piano molto preciso. L’obiettivo aziendale è arrivare a un utilizzo completo degli strumenti AI entro il 2025, ma l’implementazione pratica incontra ancora resistenze e difficoltà. Le scelte di Microsoft si inseriscono in un contesto più ampio di crescita dell’intelligenza artificiale nelle imprese, anche se non mancano dubbi sui limiti di applicazione, specie nel campo creativo.
La strategia di Microsoft per integrare l’intelligenza artificiale in King entro il 2025
Microsoft ha imposto a King l’uso giornaliero obbligatorio di strumenti basati su intelligenza artificiale, fissando una tabella di marcia precisa su come incrementare questa pratica. Già da qualche tempo i dipendenti dovevano utilizzare AI per almeno il 70-80% delle loro attività lavorative entro il 2024. Ora l’obiettivo è venuto innalzando al 100% entro il 2025: tutti, dagli artisti ai designer, dagli sviluppatori ai manager, dovranno adottare queste tecnologie come parte integrante del loro lavoro.
Questa decisione si inquadra nella spinta globale verso l’automazione e la digitalizzazione dei processi, con Microsoft che punta a sfruttare l’AI per aumentare la produttività e velocizzare alcuni flussi operativi. L’integrazione forzata riflette anche una strategia volta a mantenere la competitività dello studio nel mercato dei videogiochi, sempre più influenzato da strumenti tecnologici avanzati.
Tuttavia l’uso obbligatorio presenta molte sfide. Non tutti i reparti o le funzioni si adattano allo stesso modo, e gli strumenti di intelligenza artificiale applicati ai processi creativi hanno limiti noti. Microsoft sembra ormai orientata a spingere per un’applicazione capillare nelle attività quotidiane senza eccezioni, ma resta da vedere quanto questa scelta sarà adottata con successo in tutti gli ambiti lavorativi.
I licenziamenti in King e il ruolo dell’automazione con l’intelligenza artificiale
Nel luglio 2024 King è stata una delle divisioni più colpite dall’ondata di licenziamenti promossa da Microsoft, con circa 200 posti di lavoro tagliati. A corredo di questa mossa, è circolato un memo interno che spiegava in modo chiaro la volontà aziendale di utilizzare gli strumenti di intelligenza artificiale per sostituire una parte significativa del personale.
Il documento sottolineava che molte mansioni erano state automatizzate o sarebbero state affidate agli strumenti di IA sviluppati internamente. Nello specifico si tratta di tecnologie dedicate alla scrittura narrativa, al testing e al level design, aree fondamentali per lo sviluppo di videogiochi come Candy Crush. In pratica, le stesse tecnologie su cui avevano lavorato i dipendenti erano state impiegate per ridurre la forza lavoro e riorganizzare i processi.
Questa situazione evidenzia un effetto diretto dell’automazione sulla gestione del lavoro in ambienti creativi. La decisione di Microsoft non si limita a introdurre nuove tecnologie, ma utilizza attivamente l’intelligenza artificiale per cambiare la struttura dell’organico. Le conseguenze a lungo termine su produttività e qualità restano da valutare, mentre i lavoratori affrontano questa trasformazione con incertezza e qualche preoccupazione.
Resistenze interne e limiti dell’uso dell’intelligenza artificiale nei processi creativi di King
Nonostante le direttive aziendali e il piano avanzato di Microsoft, l’adozione concreta degli strumenti di intelligenza artificiale all’interno di King sembra ancora molto limitata. Fonti interne hanno fatto sapere a mobilegamer.biz che, a parte l’utilizzo di ChatGPT, negli ambienti di lavoro l’uso effettivo dell’AI resta basso.
Questo dato riguarda soprattutto quelle aree dove la creatività e l’originalità sono fondamentali, come lo sviluppo di contenuti narrativi o il design dei livelli di gioco. In questi ambiti rimangono forti dubbi, anche da parte dei dirigenti più alti, riguardo l’effettiva capacità dell’intelligenza artificiale di supportare o migliorare i processi creativi.
Il dibattito riflette questioni più ampie che coinvolgono molte aziende oggi: la difficoltà di integrare l’AI senza compromettere il valore umano nella produzione artistica o nella progettazione. La creatività continua a essere vista come una dimensione in cui la macchina può aiutare ma non sostituire completamente l’intervento umano.
Il risultato è una situazione in cui, nonostante l’imposizione di Microsoft, l’utilizzo obbligatorio dell’IA si scontra con limiti pratici e culturali. Il percorso verso un impiego esteso e completo resta aperto a molte discussioni e probabili aggiustamenti nel modo in cui l’AI sarà inserita nelle attività quotidiane dello studio.
Nel 2025, la questione dell’uso obbligatorio dell’intelligenza artificiale dentro King resta quanto mai aperta, tra strategie rigide e incertezze pratiche. Microsoft punta a una trasformazione radicale, ma il confronto con i lavoratori e con i reali limiti delle tecnologie impone un equilibrio difficile da raggiungere.
Ultimo aggiornamento il 27 Agosto 2025 da Luca Moretti