Mark Zuckerberg cambia ancora rotta: dopo aver scommesso miliardi sul metaverso senza grandi risultati, ora guarda con interesse alla Superintelligenza, un concetto che va oltre l’intelligenza artificiale tradizionale. Nel frattempo, grandi aziende come Microsoft e Meta cercano di accaparrarsi talenti e tecnologie innovative nel campo dell’AI, spesso senza acquisizioni ufficiali. Tra queste startup spicca Scale, fondata da giovani ex studenti del Mit, che sta rivoluzionando il modo in cui l’intelligenza artificiale impara grazie all’aiuto umano.
Da facebook al metaverso: la Nuova Sfida Di Zuckerberg è la superintelligenza
Nel 2021 Mark Zuckerberg ha cambiato il nome della sua azienda da Facebook A Meta, puntando tutto sul metaverso. L’idea era quella di creare un mondo virtuale immersivo dove le persone potessero interagire in modi nuovi. Ma nonostante gli investimenti miliardari, il progetto non ha ancora conquistato il mercato come sperato.
Ora Zuckerberg sembra aver spostato l’attenzione verso qualcosa di più astratto ma potenzialmente rivoluzionario: la cosiddetta “superintelligenza”. Questo termine indica un’intelligenza artificiale generale , capace di apprendere e ragionare come un essere umano o anche meglio. È una sfida enorme che molte aziende tecnologiche stanno inseguendo.
La corsa alle startup ai: Microsoft e meta puntano su talenti senza acquisizioni formali
Dalla comparsa di ChatGPT nel 2022 è scoppiata una vera corsa agli investimenti nell’intelligenza artificiale. Le grandi aziende tecnologiche cercano di rafforzare i loro team assumendo figure chiave provenienti da startup innovative.
Microsoft per esempio ha assunto Mustafa Suleyman, Cofondatore e CEO della startup Inflection AI. Ora lui guida la divisione AI dell’azienda americana. Questa strategia permette alle big tech di integrare nuove competenze senza dover comprare interamente le startup.
Meta segue una strada simile, cercando talenti e prodotti innovativi nel settore AI per rilanciare i propri progetti dopo il rallentamento del metaverso.
Scale: la startup nata al Mit che aiuta l’ai a imparare con l’aiuto degli umani
Scale è stata fondata nel 2016 da Alexandr Wang e Lucy Guo quando erano ancora studenti al Massachusetts Institute Of Technology . Wang aveva solo diciannove anni quando ha deciso di lasciare gli studi per dedicarsi completamente alla sua idea imprenditoriale — proprio come fece Zuckerberg con Facebook anni prima.
L’estate stessa in cui hanno avviato Scale hanno ottenuto un importante sostegno dall’incubatore Y Combinator, allora guidato da Sam Altman, oggi CEO di Openai.
L’obiettivo principale di Scale è migliorare i sistemi di intelligenza artificiale usando l’intervento umano per correggere errori o fornire dati più precisi. Per esempio può aiutare i software delle auto a guida autonoma a riconoscere meglio i pericoli sulla strada.
In pratica offre agli sviluppatori una piattaforma simile a Mechanical Turk di Amazon ma molto più personalizzata ed efficiente. Questo approccio ibrido tra uomo e macchina rende le AI più affidabili in settori critici come quello automobilistico.
General Motors e Toyota sono tra i clienti principali perché vogliono garantire sicurezza ed efficienza nei loro veicoli autonomi grazie ai dati forniti da Scale.
Perché la superintelligenza potrebbe essere la prossima grande rivoluzione tech
La Superintelligenza rappresenta un salto rispetto all’attuale intelligenza artificiale specializzata in compiti specifici. Se realizzata davvero potrebbe trasformare ogni aspetto della nostra vita quotidiana — dal lavoro alla salute fino all’intrattenimento.
Zuckerberg sembra convinto che questa sia la nuova frontiera su cui puntare dopo il tentativo non riuscito del metaverso. Anche se siamo ancora lontani dal vedere una vera AGI funzionante, le mosse delle grandi aziende indicano quanto sia alta la posta in gioco.
Cosa aspettarsi nei prossimi anni dal mondo dell’intelligenza artificiale?
Il settore dell’AI sta cambiando rapidamente grazie a nuove tecnologie e idee nate nelle startup come Scale O Inflection AI. Le big tech continueranno ad attrarre talenti giovani con progetti ambiziosi ma anche rischiosi.
Per chi segue queste evoluzioni è importante capire che dietro ogni innovazione ci sono persone pronte a scommettere tutto su idee nuove — spesso abbandonando università prestigiose o lavori sicuri per inseguire sogni tecnologici che potrebbero cambiare il mondo oppure no.
Una cosa però è certa: l’intelligenza artificiale non smetterà mai di sorprenderci nei prossimi anni.