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L’Italia si candida per ospitare una delle gigafactory europee dedicate all’intelligenza artificiale entro il 2025

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L’Italia entra nella corsa per ospitare una delle quattro gigafactory europee annunciate dalla commissione europea nell’ambito di un ambizioso piano per rafforzare il continente nel campo dell’intelligenza artificiale. Il progetto punta a realizzare infrastrutture tecnologiche avanzate, investendo miliardi di euro e posizionando il paese tra i protagonisti della rivoluzione digitale in atto. Il ministro per le imprese, Adolfo Urso, ha confermato la candidatura italiana mentre prosegue il lavoro su iniziative strategiche come l’AI Hub per lo sviluppo sostenibile.

I piani della commissione europea per le gigafactory di intelligenza artificiale

Lo scorso aprile la commissione europea ha varato l’AI Continent Action Plan, un progetto da 20 miliardi di euro pensato per dotare l’Europa di strutture avanzate per l’intelligenza artificiale. L’obiettivo è rafforzare la potenza di calcolo e la competitività del continente, attraverso la creazione di cinque gigafactory e tredici AI factories, cioè centri di ricerca e sviluppo dotati di supercalcolatori.

La vicepresidente Henna Virkkunen ha sottolineato che sebbene l’Europa possa contare su talenti e startup promettenti, è necessaria più capacità di calcolo per mantenere il passo con Stati Uniti e Cina. Le infrastrutture previste punteranno su tecnologie all’avanguardia. Le AI factories dispongono di circa 25.000 processori avanzati, mentre le gigafactory avranno fino a 100.000 processori, consentendo prestazioni molto più elevate. Questi centri ospiteranno supercomputer in grado di supportare settori strategici come agricoltura, sanità, sicurezza informatica e finanza.

Con l’AI Act, regolamento europeo entrato in vigore nel 2024, la commissione stabilisce anche regole precise per l’uso responsabile e conforme dell’intelligenza artificiale. Il piano punta a creare un sistema integrato di dati, infrastrutture e applicazioni per sostenere ricerca, sviluppo e implementazione di soluzioni AI in tutta Europa.

L’impegno italiano nel progetto con il supercomputer leonardo e il tecnopolo dama

L’Italia si fa trovare pronta con il consorzio cineca e il supercomputer Leonardo, oggi uno dei più potenti al mondo. Leonardo è gestito da IT4LIA, un progetto dedicato a sei ambiti chiave: agritech, cybersecurity, scienze della terra, sanità, formazione e finanza. L’Emilia-Romagna, con la sua Regione, sostiene il Tecnopolo Dama a Bologna che mobiliterà circa 2 miliardi di euro per sviluppare ulteriormente la capacità di calcolo e ospitare nuove tecnologie.

Nel biennio 2025-2026 è previsto un upgrade di Leonardo per integrarsi con macchine ancora più potenti. Questo posizionerà l’Italia fra i poli tecnologici di riferimento in Europa. IT4LIA rappresenta una parte importante del mosaico dell’intelligenza artificiale sul territorio nazionale, fungendo da motore per ricerca e innovazione.

Il governo italiano ha dimostrato attenzione al settore con provvedimenti legislativi che sostengono la crescita delle startup locali di intelligenza artificiale, stanziando oltre un miliardo di euro nel disegno di legge attualmente in discussione al Parlamento. È un segnale preciso per mantenere il paese competitivo e ancorato alle scelte regolatorie europee.

L’AI hub per lo sviluppo sostenibile e la cooperazione con l’Africa

Il 20 giugno a Roma verrà lanciato ufficialmente l’AI Hub per lo sviluppo sostenibile, progetto che mira a colmare il divario tecnologico con i paesi africani nella gestione e applicazione dell’intelligenza artificiale. Questo hub fa parte dell’azione italiana all’interno del G7 e si sviluppa in collaborazione con l’undp e i governi dei 14 paesi africani aderenti al piano Mattei.

Il progetto ha già raccolto 35 manifestazioni di interesse dal settore privato e punta a generare fino a 10 investimenti esterni, supportare 500 mila startup africane e creare decine di partenariati ad alto impatto entro il 2028. L’iniziativa nasce per favorire una crescita equa e sostenibile, dando accesso a infrastrutture e risorse tecnologiche che oggi l’Africa utilizza meno del 2% della capacità globale dei data center.

Sostenere lo sviluppo tecnologico del continente africano non solo aiuterà a diminuire il divario, ma eviterà anche crisi legate a una possibile fuga di cervelli. L’Africa ha una popolazione tra le più giovani del mondo e la mancanza di infrastrutture adeguate rischia di isolare questi talenti vitali per il futuro.

Le prime iniziative dell’AI hub e le attività prioritarie per l’Africa

Il lancio dell’AI Hub si concentrerà su quattro attività chiave per accelerare l’industrializzazione della tecnologia AI in Africa. La prima è la piattaforma digitale Ai Hub, pensata come spazio di incontro per innovatori africani, partner del G7, Unione Europea e industria globale. Questa piattaforma offrirà strumenti innovativi, come un chatbot AI per formazione e supporto e un sistema per facilitare collaborazioni e scambi di risorse.

La seconda iniziativa è la Coalizione Africa Green Compute , una rete che punta a creare infrastrutture di calcolo sostenibili dal punto di vista energetico, fondamentali per una crescita tecnologica rispettosa dell’ambiente. Questo gruppo multistakeholder definirà regole condivise di governance e finanziamento per guidare la digitalizzazione inclusiva.

Il terzo programma, Compute Accelerator, sostiene decine di progetti di intelligenza artificiale, aiutando sia startup emergenti sia aziende mature ad avere accesso a capacità di calcolo a costi sostenibili. Il supporto tecnico e di crescita è garantito anche grazie al coinvolgimento della Coalizione Africa Green Compute.

Infine, l’AI Infrastructure Builder mira a supportare tra 3 e 5 realtà impegnate nella costruzione di infrastrutture essenziali come data center, reti di connettività ed energia. Aiuta nella pianificazione, promuove accordi tra governi e investitori e facilita l’orientamento normativo. Tra i partner figurano 14 governi africani aderenti al piano Mattei, Confindustria, Cassa Depositi e Prestiti e la Banca Africana di Sviluppo. Queste attività proiettano l’Africa verso un futuro tecnologico più accessibile e sostenibile.

Written by
Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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