L’intelligenza artificiale sta cambiando il modo in cui le imprese operano, soprattutto nel settore industriale. A Milano, durante la seconda edizione dei Tech Talks organizzata da Siemens Italia, sono emersi spunti importanti sul ruolo del nostro Paese nella diffusione e nell’applicazione di queste tecnologie. L’ad di Siemens Italia, Floriano Masoero, ha evidenziato le sfide e le opportunità legate all’adozione dell’IA nelle aziende italiane ed europee.
Come le competenze tecniche influenzano l’adozione dell’intelligenza artificiale
Secondo Masoero, l’Italia dispone di un patrimonio tecnico che può essere sfruttato per rinnovare i processi produttivi con strumenti basati sull’intelligenza artificiale. Il paese vanta imprenditori capaci di guidare questo cambiamento e posizionare il territorio come protagonista della trasformazione digitale a livello europeo. Questo capitale umano rappresenta una risorsa cruciale per affrontare la complessità delle nuove tecnologie.
Il successo nell’integrazione dell’IA non dipende solo dalla disponibilità degli strumenti tecnologici ma anche dalla capacità delle aziende di adattarsi ai nuovi modelli operativi. Le competenze specifiche permettono infatti di sviluppare soluzioni su misura che rispondano alle esigenze concrete dei diversi settori industriali italiani.
Le sfide dell’implementazione pratica nelle aziende
Nonostante molte aziende parlino apertamente di intelligenza artificiale come se fosse semplice da implementare, la realtà è diversa. Più dell’80% delle imprese che hanno adottato soluzioni IA nel campo industriale si dichiarano insoddisfatte dei risultati ottenuti. Questo dato riflette problemi legati alla complessità tecnica ma anche alla mancanza di strategie chiare per integrare efficacemente questi sistemi nei processi produttivi esistenti.
Siemens sta investendo nella creazione di infrastrutture digitali pensate per offrire servizi e prodotti basati sull’intelligenza artificiale calibrati sulle modalità d’uso specifiche delle aziende clienti. L’obiettivo è accompagnare concretamente il cambiamento senza limitarsi a proporre tecnologia fine a se stessa.
Cambiamenti organizzativi dovuti all’intelligenza artificiale nel lavoro industriale
L’utilizzo diffuso dell’intelligenza artificiale promette modifiche tangibili nelle attività quotidiane all’interno degli stabilimenti produttivi. Secondo Masoero, molte mansioni ripetitive potranno essere automatizzate o supportate dall’IA lasciando più spazio agli operatori umani per concentrarsi su compiti che richiedono creatività o capacità decisionali più complesse.
Questa evoluzione dovrebbe migliorare la qualità del lavoro riducendo gli errori derivanti da procedure monotone e aumentando la produttività generale senza gravare ulteriormente sugli addetti ai reparti produttivi o gestionali.
La sfida della sostenibilità energetica nell’espansione dell’intelligenza artificiale
Un aspetto spesso trascurato riguarda i consumi energetici associati alle applicazioni IA: attualmente rappresentano circa il 3% del consumo globale elettrico ma rischiano presto d’arrivare tra il 30% e il 40%. Un aumento così significativo potrebbe avere conseguenze pesanti sia dal punto ambientale sia economico se non verranno adottate misure mirate a contenere questo impatto.
Perciò diventa fondamentale sviluppare soluzioni capaci non solo d’incrementare innovazione tecnologica ma anche d’assicurare un uso responsabile delle risorse naturali disponibili attraverso sistemi efficienti dal punto energetico integrabili nei processi aziendali esistenti.