L’intelligenza artificiale si prepara a entrare nel mondo dell’aviazione con un impatto destinato a cambiare il modo in cui si gestiscono i voli e le operazioni aeree. Alcune compagnie e costruttori stanno già sperimentando sistemi che potrebbero ridurre il numero di piloti in cabina, puntando a ridurre i costi e limitare gli errori umani. Mentre le sfide tecniche e regolamentari sono molte, progetti europei e americani indicano la direzione verso una crescente automazione negli aerei e nei controlli di volo.
L’assistente digitale jarvis e il supporto al pilota in cabina
Il progetto jarvis, sviluppato dal gruppo aeronautico americano collins insieme al programma europeo sesar, mira a creare un assistente digitale che accompagni il pilota durante il volo. Questo sistema lavora soprattutto per semplificare le comunicazioni con la torre di controllo, ridurre i rischi legati agli errori umani e intervenire rapidamente in caso di imprevisti.
Parole di michela terenzi su jarvis
Michela Terenzi, responsabile dei fattori umani presso deep blue, una PMI italiana specializzata nel campo aeronautico, spiega che “i sistemi basati sull’intelligenza artificiale non sostituiranno i piloti ma agiranno da supporto nella gestione di grandi quantità di dati e nell’assistenza a decisioni complesse, soprattutto in situazioni di emergenza o durante voli con un solo pilota a bordo.” In cabina, questo significa avere uno strumento in più per tenere sotto controllo ogni dettaglio, mentre a terra l’AI potrà aiutare i controllori a gestire il traffico con maggiore precisione.
Il programma sesar e le sfide per la digitalizzazione del traffico aereo in europa
L’UE sta puntando sui programmi digitali per modernizzare il traffico aereo europeo. Il Sesar Joint Undertaking è uno dei progetti chiave, con l’obiettivo di integrare nuove tecnologie e procedure per rendere la gestione dei voli più sicura e adattata anche a velivoli senza equipaggio. Al programma partecipano operatori come aeroporti di Roma, SEA Milano, Leonardo, CIRA ed ENAV, e riceve finanziamenti da Eurocontrol e dall’Orizzonte europeo.
Al momento, dei 78 progetti attivi, 650 milioni di euro sono stati investiti in iniziative che includono sistemi basati su intelligenza artificiale. Queste applicazioni devono però superare una rigorosa certificazione, che richiede requisiti precisi secondo le normative di EASA e l’AI Act europeo. La complessità tecnica e regolamentare rappresenta una barriera importante prima che l’AI possa operare liberamente nei cieli.
I finanziamenti e le normative per l’innovazione
La certificazione rappresenta una sfida importante per l’accettazione delle tecnologie AI nei sistemi avionici, con l’obiettivo di garantire sicurezza e affidabilità.
Flytx di thales e i cockpit del futuro con mappe digitali per emergenze e alternative
Thales, azienda francese, ha mostrato al salone di Parigi flytx, un progetto che porta l’intelligenza artificiale direttamente nella cabina di pilotaggio. Il sistema aiuta i piloti a gestire situazioni di emergenza come chiusure improvvise di aeroporti, proposte già raccolte dopo il caos all’aeroporto di Heathrow nel 2024.
Il cockpit intelligente offre mappe stile Google Map su schermi touch, permettendo di scegliere velocemente rotte e aeroporti alternativi dove atterrare. Oltre alle opzioni di volo, flytx fornisce informazioni pratiche per i passeggeri che dovranno affrontare cambiamenti, come alberghi vicini o orari di treni disponibili. La certificazione di questo sistema è prevista entro il 2028, con l’obiettivo di aumentare sicurezza e flessibilità nelle operazioni aeree.
Innovazione e sicurezza nei cockpit del futuro
L’evoluzione dell’intelligenza artificiale in aviazione si sviluppa così su più fronti, dal supporto nel cockpit fino alla gestione del traffico e delle emergenze, in un percorso che richiede ancora tempo e verifiche, ma che mostra chiaramente verso dove stanno andando i trasporti aerei nei prossimi anni.