La spiritualità rappresenta una dimensione profonda dell’esperienza umana che si intreccia con il senso della vita, la ricerca di significato e il rapporto con ciò che va oltre la realtà materiale. In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale avanza rapidamente, emerge la necessità di riflettere su cosa distingue il pensiero umano da quello delle macchine. Studi recenti indicano come la cura dei bisogni spirituali influisca sul benessere fisico e mentale delle persone, invitando a considerare questa sfera nelle pratiche sanitarie pubbliche. Al tempo stesso, cresce l’interesse per percorsi contemplativi e modi di vivere che includono meditazione o volontariato come strade per riscoprire un equilibrio interiore.
Intelligenza artificiale e assenza di esperienza spirituale
ChatGPT, uno dei chatbot più diffusi al mondo, non possiede emozioni né una coscienza in grado di vivere esperienze spirituali. La sua funzione si limita a elaborare informazioni rapidamente senza interrogarsi sul senso o sulle emozioni legate all’esistenza. Questa differenza è cruciale: mentre le macchine producono risposte basate su dati, gli esseri umani sentono attraverso il cuore ciò che dà anima alle cose.
La metafora di james hillman
James Hillman ha descritto questo processo usando una metafora: «L’organo che percepisce il volto delle cose è il cuore». Il pensiero umano può infondere anima al mondo perché coinvolge sentimenti profondi legati alla vita stessa. L’intelligenza artificiale rimane invece estranea a queste dimensioni interiori.
Rilevanza della spiritualità nella salute pubblica secondo harvard
Uno studio condotto dai ricercatori di Harvard ha sottolineato come prendersi cura degli aspetti spirituali nei pazienti migliori significativamente la loro qualità della vita nelle strutture sanitarie pubbliche. Non basta dunque affidarsi solo alla presenza del cappellano ospedaliero; arte, musica e volontariato diventano strumenti utili per accompagnare chi affronta malattie o momenti difficili.
Secondo quanto riportato nell’articolo apparso su Health Affairs nel giugno 2024, numerose ricerche hanno associato la pratica della spiritualità a effetti positivi sulla salute fisica tra cui un minor rischio di mortalità precoce. Già dall’inizio degli anni ’90 anche l’Organizzazione mondiale della sanità riconosceva questa connessione inevitabile quando si parla di salute integrata.
La visione di federica mormando sulla spiritualità
La psichiatra Federica Mormando definisce la spiritualità come una tensione naturale verso qualcosa che trascende l’apparenza quotidiana ed esplora i significati profondi dell’esistenza e del dolore senza ridursi alle religioni organizzate ma potendo farne parte occasionalmente.
Nella sua visione rientrano sentimenti quali amore disinteressato o compassione verso sé stessi e gli altri; anche attenzione all’ambiente naturale costituisce un elemento importante del percorso interiore. Mormando suggerisce inoltre educare i bambini alla dimensione dello spirito affinché diventino meno dipendenti dall’intelligenza artificiale concentrandosi sull’essenziale piuttosto che sulla mera quantità d’informazioni elaborate dal computer.
Tra le attività consigliate c’è immergersi nel misticismo presente in chiese antiche oppure lasciarsi affascinare dalla magia evocata da cori o melodie suggestive; osservare insieme lo spettacolo del cielo infinito trasmettendo non dati scientificamente precisi ma stupore davanti al mistero vitale; apprezzare senza smitizzazioni scientifiche lo splendore immutabile della natura circostante come dono prezioso da custodire.
Rischi cognitivi derivanti dall’abuso dell’intelligenza artificiale
Un recente studio del MIT ha evidenziato possibili effetti negativi sull’attività mentale soprattutto nei giovani utenti abituali del chatbot ChatGPT: questi rischiano infatti un indebolimento progressivo delle capacità autonome nel creare concetti originali generando così quel fenomeno chiamato debito cognitivo.
L’autrice principale dello studio, Nataliya Kosmyna, ha espresso preoccupazione riguardo all’utilizzo precoce indiscriminato dello strumento digitale auspicandone invece una regolamentazione consapevole specie nelle scuole materne dove i cervelli sono ancora in via sviluppo. Ha suggerito inoltre valorizzare testi letterari classici italiani, come “Il Cantico delle creature” di Francesco d’assisi , “L’infinito” di Leopardi oppure opere artistiche celebri quali “La notte stellata” di Van Gogh per alimentare quel senso mistico spesso assente negli ambienti digitalizzati.
Pratiche contemporanee tra moda e sostanza nella ricerca spirituale
Con l’aumento dei non credenti tradizionali o fedeli poco praticanti, cresce parallelamente il desiderio diffuso comunque rivolto ad attribuire senso almeno alla propria esistenza personale. Percorsi contemplativi basati su meditazione, yoga ed esperienze simili vengono adottati da molti come stile salutistico capace persino ridurre marcatori infiammatori cronici .
Alcune offerte commerciali propongono servizi esclusivi: complessi residenziali americani offrono concierge dedicato allo spirito organizzando cerimonie esoteriche, bagni sonori, incontri con guaritori o sciamani. Anche in Italia manuali pseudo-scientifici attingono ad antiche tradizioni orientali cercando clienti disposti a seguire vie low cost verso forme superficiali ma popolari di auto-aiuto.
Federica Mormando mette però in guardia dal rischio caduta nelle trappole settarie od opportunistiche dichiarando chiaramente quanto tale bisogno genuino venga ostacolato dal materialismo dominante benché restino evidenze fortissime circa questa esigenza primordiale.
Rappresentazioni hollywoodiane della fede negli ultimi anni
Film televisivi dedicati ai temi religiosi hanno trovato grande successo sugli schermi globalmente: titoli recentissimi come Conclave tratto dal romanzo Richard Harris oppure The White Lotus con protagoniste impegnate nello studio monastico thailandese dominano classifiche streaming.
Il conclave reale seguito intensamente dagli italiani durante le giornate elettorali culminate nell’elezione Papa Leone XIV registra audience record valutabili attorno ai quaranta milioni giornalieri . Mel Gibson sta girando proprio nel sud Italia La Resurrezione di Cristo, sequel de La Passione confermando interesse continuo attorno alle narrazioni sacre cinematografiche.
Tuttavia limitarsi ad adesioni superficiali – sia confessionali sia sportive tipo yoga – rischia d’impedire scoperte più autentiche. Per esempio Kandinskij sosteneva già decenni fa quanto arte creativa costituisca componente fondamentale nella crescita dello spirito umano contrastando atteggiamenti pragmaticamente efficientisti tipici dell’attuale società industrializzata.
Altruismo, volontariato ed espansione oltre ego quotidiano
Marco Annoni, filosofo coordinatore comitato etico Fondazione Umberto Veronesi, evidenzia nei suoi scritti benefici morali/spirituali insiti nell’altruismo praticato regolarmente tramite volontariato permettendo agli individui uscita dalle ossessioni personali quotidiane immerse negli impegni frenetici analoghi a caselle email piene.
Attraverso esperienze estetiche intense – ammirazione quadro concerto firmamento – si ampliano confini mentali superando limiti razionali usuali; si crea spazio necessario per mollare ormeggi egoistici rigidi favorendo apertura mentale emotiva indispensabile. Saundra Dalton-Smith, medico internista statunitense, descrive riposo spirituale fra quelli necessari recupero equilibrio psicofisico ricordandoci quando occorre fermarsi anziché correre solitari dentro pensieri limitanti senza guardare fuori finestre immaginative.
Ruolo storico-disciplinare dell’Oms sul benessere spirituale
Fin dalla sua nascita nel 1948, l’OMS definisce salute come completa armonia corpo, mente e società. Nel corso dei decenni si è discusso estendere tale definizione aggiungendovi quarta dimensione quella spirituale. A causa difficoltà concettuale e pluralismo religioso proposta non venne ufficialmente accettata durante assemblea mondiale del 1999 ma l’organizzazione continua riconoscere importanza integrazione quest’area dentro modello globale salutistico.
Questa posizione indica chiaramente come ogni riflessione seria sulla salute debba tenere conto di fattori invisibili ma fondamentali che influenzano qualità vita individuale e collettiva.