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Le emoji più usate nel mondo e le nuove tendenze che emergono nel 2025

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Emoji globali più popolari e trend emergenti nel 2025 - Unita.tv
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Le emoji sono diventate parte integrante della comunicazione digitale globale, con miliardi di simboli scambiati ogni giorno sulle piattaforme social, app di messaggistica e web. Il sito Emojipedia registra l’uso quotidiano delle emoticon e ne monitora l’evoluzione, mentre il World Emoji Day, celebrato ogni 17 luglio, richiama l’attenzione sulla diffusione e le trasformazioni di questo linguaggio visivo ormai consolidato. Per l’anno 2025 si attendono nuove aggiunte, che aumenteranno notevolmente il numero totale delle emoji disponibili per gli utenti di tutto il mondo.

Le emoji più popolari secondo Emojipedia e il fenomeno del World Emoji Day

Il cuore rosso, la faccina che piange a dirotto e la fiamma si confermano come i simboli più usati nel linguaggio digitale. Queste emoticon rappresentano emozioni molto comuni e d’effetto, facilmente riconoscibili da chiunque utilizzi smartphone o computer per comunicare. Emojipedia, portale specializzato nella catalogazione delle emoji, segnala che ogni giorno vengono scambiate circa 10 miliardi di emoticon a livello globale, un dato che evidenzia quanto questo tipo di comunicazione sia radicata nelle abitudini digitali.

Il World Emoji Day, istituito nel 2014 da Jeremy Burge, fondatore di Emojipedia, si celebra il 17 luglio, data scelta per la presenza ricorrente di questa cifra nei simboli a calendario riprodotti nelle emoji stesse. Questo evento annuale rappresenta un momento in cui si riflette sulla diffusione e le nuove tendenze nel mondo delle emoticon. La giornata ha contribuito a consolidare queste immagini come parte dell’espressività quotidiana, diventando un fenomeno riconosciuto nei media e nelle culture digitali.

Il ruolo di unicode nel definire nuove emoji in arrivo a settembre 2025

Unicode Consortium, l’organizzazione senza scopo di lucro che si occupa di approvare nuovi caratteri per tastiere e dispositivi digitali, si preparara a rilasciare una lista aggiornata di emoticon entro settembre 2025. L’autorizzazione di questi nuovi simboli farà salire le emoji disponibili fino a quasi 4.000, esattamente 3.954. Questo dato segna un significativo aumento rispetto all’attuale varietà, offrendo agli utenti una gamma più ampia e diversificata di segnali visivi da includere nei propri messaggi.

Unicode ha un ruolo fondamentale nella standardizzazione delle emoji, garantendo che le nuove aggiunte siano compatibili con tutti i dispositivi e le piattaforme, così da mantenere la coerenza nella comunicazione globale. Le nuove emoji rispecchiano spesso cambiamenti culturali e sociali, inclusi simboli che affrontano tematiche attuali o esprimono concetti meno rappresentati in passato. L’aggiornamento di settembre sarà quindi osservato con interesse dai media, dagli sviluppatori di app e dagli utenti di smartphone.

La nascita delle faccine: dalle prime emoticon testuali alle emoji grafiche giapponesi

Le prime forme di comunicazione simbolica digitale risalgono al settembre 1982, quando Scott Fahlman, professore di informatica alla Carnegie Mellon University negli Stati Uniti, propose l’uso di faccine testuali per segnalare umorismo o sarcasmo tra colleghi tramite posta elettronica. Questa soluzione semplice ebbe successo e pose le basi per le future evoluzioni delle emoji.

L’aspetto grafico che oggi conosciamo è invece nato in Giappone alla fine degli anni Novanta. Shigetaka Kurita, un impiegato di un’azienda di telecomunicazioni giapponese, creò un set originale di 176 icone per favorire un modo più immediato e visivo di comunicare tramite i telefoni cellulari. Queste prime emoji erano caratterizzate da disegni stilizzati e facilmente riconoscibili, un modello che si è poi diffuso a livello internazionale.

Il grande salto avvenne nel 2008, quando Apple incluse le emoji all’interno della tastiera dell’iPhone. Questa mossa rese le emoticon accessibili a milioni di utenti nel mondo, contribuendo a farle diventare un linguaggio globale. Da allora le emoji hanno via via ampliato il loro numero e la varietà, accompagnando lo sviluppo della comunicazione digitale moderna.

Il cambiamento del significato delle emoji nella generazione z nel 2025

La generazione Z, composta da nativi digitali, ha iniziato a modificare il modo in cui alcune emoji tradizionali vengono interpretate. Secondo Emojipedia, diversi simboli hanno assunto un senso diverso rispetto al significato originario. La faccina con un sorriso leggero, un tempo usata per esprimere gentilezza o una lieve contentezza, viene oggi impiegata spesso in modo sarcastico o ironico, generando un’interpretazione ambigua.

Il pollice, un gesto che solitamente rappresentava approvazione, viene visto nel contesto giovanile come un simbolo passivo-aggressivo, un modo ambiguo per mostrare un consenso di facciata ma con una nota di critica. Il fiore appassito ha preso il posto del cuore spezzato per comunicare il dolore o la tristezza, aggiungendo una nuova sfumatura emotiva a questa emoji.

I trend del 2025 mostrano poi l’ascesa di nuovi simboli che crescono in popolarità tra gli utenti, come il viso con borse sotto gli occhi , lo schizzo di colore viola , la pala, l’impronta digitale e l’arpa, che rappresentano invece concetti o oggetti specifici diventati rilevanti nel linguaggio digitale contemporaneo. Questi cambiamenti illustrano come il linguaggio emoji si modifichi in base alle abitudini culturali e sociali di ogni generazione.

Ultimo aggiornamento il 16 Luglio 2025 da Luca Moretti

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Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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