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La nuova frontiera della diplomazia culturale cinese passa dalla letteratura online e l’intelligenza artificiale

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La Cina ha da tempo tentato di estendere la propria influenza culturale oltre i confini nazionali, con risultati spesso limitati al di fuori dell’Asia. Dopo anni dedicati a promuovere istituti linguistici, produzioni patriottiche e valori tradizionali, è emerso un nuovo strumento capace di ampliare il raggio d’azione del soft power cinese: la letteratura digitale supportata dall’intelligenza artificiale. Nel 2024 si è registrata una crescita senza precedenti nella diffusione globale dei romanzi online scritti in mandarino, segno che Pechino sta trovando una via alternativa per farsi ascoltare nel mondo.

Il boom della lettura digitale cinese nel mondo

Nel corso del 2024 più di 350 milioni di persone fuori dalla Cina hanno letto almeno un romanzo scritto in mandarino su piattaforme digitali. Questo dato rappresenta un aumento del 50% rispetto all’anno precedente ed evidenzia come l’interesse per la narrativa cinese non sia più confinato ai paesi asiatici ma si stia estendendo anche a Europa e America Latina. La fascia d’età predominante dei lettori va dai 26 ai 45 anni, indicazione chiara che sono soprattutto gli adulti giovani a trainare questa espansione.

Il mercato globale della letteratura online cinese ha superato i cinque miliardi di yuan , segnando una svolta economica importante. Secondo uno studio condotto dall’Accademia cinese delle scienze sociali insieme all’azienda China Literature, il motore principale dietro questo successo è stato proprio l’impiego dell’intelligenza artificiale nella traduzione delle opere seriali cinesi. Prima difficili da esportare per lunghezza e riferimenti culturali molto specifici, questi testi ora possono raggiungere un pubblico internazionale grazie a traduzioni rapide ed efficienti.

Intelligenza artificiale e nuove strategie editoriali

China Literature, società controllata dal gigante tecnologico Tencent che gestisce Qidian – una delle maggiori piattaforme cinesi dedicate alla narrativa digitale –, ha rivoluzionato il modo in cui i romanzi vengono resi accessibili al pubblico globale attraverso Webnovel. Dal lancio internazionale avvenuto nel 2017 questa piattaforma ha distribuito web novel con licenza ufficiale fuori dalla Cina con crescente successo.

Nel 2024 circa il settanta percento delle traduzioni è stata realizzata con un metodo “ibrido”: l’intelligenza artificiale produceva bozze preliminari mentre editor umani le rifinivano prima della pubblicazione definitiva. Questa combinazione ha permesso non solo una drastica riduzione dei costi ma anche la diffusione rapida di migliaia di titoli diversi verso nuovi mercati.

Il modello narrativo proposto su queste piattaforme si discosta molto dalle forme classiche: storie pubblicate quotidianamente in centinaia capitoli; generi spesso misti; forte interazione tra autori e lettori attraverso commenti e votazioni; adattamenti continui basati sui feedback ricevuti rendono queste opere simili più a laboratori collettivi iper-commercializzati che alla letteratura canonica.

Temi ricorrenti nelle web novel cinesi esportate

Le classifiche internazionali confermano come sia il genere fantasy quello maggiormente apprezzato dagli utenti globali su Webnovel. Le trame attingono ampiamente alla cultura tradizionale cinese: elementi taoisti; reincarnazioni; viaggi temporali; imperatori spietati o imprenditori rinati in corpi giovani dopo vite precedenti complicate sono solo alcuni degli spunti ricorrenti.

Dietro queste storie emergono valori profondamente radicati nella società cinese contemporanea: meritocrazia esasperata; rispetto per gli anziani; ascesa sociale ottenuta tramite strategia determinazione e fortuna sono messaggi costanti presenti nelle narrazioni principali più lette dagli utenti internazionali.

Questi raccontano individui capacissimi – capacissimi davvero – nell’affrontare sfide personali pur mantenendo legami morali fortemente influenzati dal sogno nazionale promosso da Xi Jinping ma capacemente declinabili anche secondo sensibilità occidentali post-liberali sull’individualismo competitivo senza perdere però coerenza col contesto originario da cui provengono.

Tensione tra censura interna ed export culturale

Un aspetto cruciale riguarda le differenze tra contenuti accettabili sul mercato interno cinese rispetto alle versioni destinate all’estero. Xi Jinping stesso ha sottolineato più volte quanto sia necessario calibrare diversamente comunicazioni destinate ai vari pubblici, bilanciando rigore ideologico interno con flessibilità esterna.

Questo compromesso emerge chiaramente osservando generi come Boys’ Love fiction, dedicato alle relazioni romantiche maschili. In patria questo tipo d’opera resta soggetto a censura severa poiché contrasta apertamente coi valori ufficialmente sostenuti dal governo, mentre altrove registra grande popolarità specialmente nei paesi asiatici come Thailandia.

La scelta politica sembra quella d’incoraggiare comunque l’esportazione anche se ciò comporta diffondere contenuti potenzialmente controversi o dannosi per immagine nazionale interna. L’obiettivo finale sarebbe dunque quello d’amplificare la presenza culturale mondiale senza dover approvare completamente modelli narrativi discordanti dentro confini domestici.

Nuove prospettive per il soft power della cultura cinese

La capacità oggi dimostrata dalla Cina nell’adattarsi alle dinamiche digital-creative mondiali apre scenari finora inesplorati riguardo all’espansione del suo soft power tramite strumenti narrativi innovativi. Riuscire ad attrarre lettori stranieri proponendo storie immersive costruite attorno ad elementi propri dell’identità nazionale potrebbe rappresentare finalmente quel salto qualitativo mancato negli ultimi decenni.

L’equilibrio delicatissimo fra controllo politico interno ed apertura verso mercati globalizzati appare centrale nello sviluppo futuro: trovare formule narrative accattivanti fuori dai confini nazionali mantenendo però linee guida coerentemente applicate dentro risulta fondamentale perché questa strategia possa funzionare davvero sul lungo periodo.

Si tratta quindi d’un passaggio cruciale affinché Pechino trasformi progressivamente le proprie ambizioni culturali diffuse fin qui prevalentemente mediante iniziative istituzionalizzate o mediatiche in qualcosa capace davvero d’entrare nelle case, negli smartphone, nelle menti degli spettatori sparsi nel mondo interconnesso contemporaneo.

Written by
Giulia Rinaldi

Giulia Rinaldi osserva il mondo con occhio critico e mente curiosa. Blogger fuori dagli schemi, scrive di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile personale e tagliente, mescolando analisi e sensibilità in ogni articolo. Il suo obiettivo? Dare voce a ciò che spesso passa inosservato.

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