La Commissione Europea avvia la revisione del Digital Markets Act con focus sull’intelligenza artificiale entro il 2026

UE avvia revisione del Digital Markets Act puntando sull’IA entro il 2026 - Unita.tv

Giulia Rinaldi

28 Agosto 2025

La Commissione europea ha dato il via alla prima revisione del Digital Markets Act , la legge che regola i mercati digitali per evitare il comportamento dominante delle grandi piattaforme. La revisione include un’analisi approfondita dell’impatto dell’intelligenza artificiale e punta a valutare se il quadro normativo debba essere aggiornato per affrontare le nuove sfide generate dai servizi digitali basati sull’IA. La consultazione pubblica è aperta fino a fine settembre 2025, un passaggio chiave per raccogliere opinioni e valutare possibili cambiamenti.

La revisione obbligatoria del Digital Markets Act entro il 2026 e i suoi obiettivi

Il Digital Markets Act entra in una fase cruciale con la prima revisione obbligatoria da completare entro il 3 maggio 2026. Questo adempimento, richiesto dalla stessa legislazione europea, punta a misurare in che misura le regole introdotte riescono a mantenere mercati digitali equi e aperti alla concorrenza. In particolare, la Commissione deve verificare come il DMA impatta sui piccoli e medi operatori, cioè le PMI, e sui consumatori, ovvero gli utenti finali. Dopo questa prima verifica, la normativa sarà riesaminata regolarmente ogni tre anni.

Questa revisione serve anche a identificare eventuali lacune o situazioni critiche che si sono venute a creare nei mercati digitali a causa delle nuove tecnologie o dei casi specifici di abuso da parte dei cosiddetti “gatekeeper“, le grandi piattaforme con potere di mercato. Il controllo di questi attori è essenziale per impedire che fissino regole di mercato a proprio vantaggio, limitando l’accesso di altre imprese e penalizzando gli utenti.

In concreto, il DMA si applica ai soggetti che gestiscono servizi di base come quelli di intermediazione online , motori di ricerca, social network, servizi cloud e pubblicità digitale. La Commissione vuole capire se questa selezione di servizi copre ancora le situazioni più rilevanti oppure se occorre aggiornarla per continuare a garantire un mercato più competitivo e trasparente.

Intelligenza artificiale: tra sfide emergenti e adattamenti normativi nel Digital Markets Act

L’intelligenza artificiale entra nel dibattito pubblico europeo come elemento chiave nella revisione del DMA. La Commissione ha pubblicato un questionario specifico che mira a raccogliere informazioni su come i servizi basati sull’IA influenzano il mercato digitale e se la regolamentazione attuale riesce a tenerne conto. Questa attenzione riflette la crescita dei modelli di business e applicazioni che sfruttano l’IA per offrire nuovi servizi o automatizzare processi decisionali nelle piattaforme.

L’analisi punta a capire se il quadro attuale del DMA è adeguato per intercettare rischi specifici legati all’IA, per esempio il rischio di pratiche anticoncorrenziali o di danni agli utenti derivanti da algoritmi non trasparenti o da forme di controllo eccessivo. Il questionario invita stakeholder, aziende e cittadini a indicare possibili aree dove la legge può essere migliorata oppure ampliata per affrontare queste nuove realtà.

Questa fase di consultazione rappresenta il primo passo per inserire l’intelligenza artificiale all’interno della cornice normativa europea sui mercati digitali, mettendo in luce la necessità di regole aggiornate in linea con le tecnologie che si diffondono rapidamente e che modificano profondamente il funzionamento delle piattaforme digitali.

Consultazione pubblica e prossimi passi nella definizione del futuro quadro normativo europeo

Il percorso di revisione del Digital Markets Act è iniziato ufficialmente il 3 luglio 2025 con l’apertura della consultazione pubblica da parte della Commissione europea. Questo processo sarà attivo fino al 24 settembre 2025, periodo durante il quale chiunque, dagli operatori di mercato alle organizzazioni di consumatori, può inviare contributi e opinioni. La raccolta di queste informazioni è fondamentale per costruire un quadro di valutazione preciso sull’efficacia delle norme esistenti.

Dai contributi ricevuti, la Commissione redigerà una relazione di valutazione d’impatto che metterà in evidenza i punti di forza e di debolezza della legge, indicando eventuali settori dove intervenire. Quest’analisi sarà trasmessa al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale europeo, gli organi coinvolti nelle decisioni normative.

Questa fase segna un momento importante per bilanciare la necessità di regolamentare i mercati digitali, garantendo concorrenza e protezione degli utenti, con la crescita di nuove tecnologie come l’IA. Le decisioni che emergeranno da questa revisione influenzeranno la struttura della concorrenza digitale a livello europeo per i prossimi anni.

Ultimo aggiornamento il 28 Agosto 2025 da Giulia Rinaldi