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Intelligenza artificiale e anziani: i rischi di discriminazione digitale nelle società che invecchiano

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L’intelligenza artificiale sta entrando sempre più nelle nostre vite, con impatti evidenti sull’economia e sulla società. Tuttavia, accanto alle opportunità emergono problemi legati all’uguaglianza e alla protezione delle persone. In particolare, il tema dell’ageismo – cioè la discriminazione basata sull’età – è rimasto finora poco considerato negli studi e nelle normative che riguardano l’intelligenza artificiale. Questo aspetto assume un peso crescente in una realtà dove la popolazione anziana cresce costantemente.

Come l’intelligenza artificiale può aumentare le disuguaglianze per gli anziani

Durante la pandemia da Covid-19 si è visto chiaramente quanto gli anziani soffrano una marginalizzazione digitale: molti hanno avuto difficoltà a utilizzare strumenti digitali per comunicare o accedere ai servizi essenziali. Questa esclusione sociale ha radici anche nella scarsa alfabetizzazione informatica degli over 65. Ora emerge il rischio che i sistemi di intelligenza artificiale amplifichino queste disparità, ad esempio attraverso algoritmi non progettati per riconoscere o tutelare le esigenze specifiche degli anziani.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha espresso preoccupazioni su questo fronte: se le tecnologie IA non saranno regolamentate correttamente potrebbero perpetuare forme di discriminazione già presenti nella società, con effetti negativi sulla qualità dei servizi sanitari e sociali dedicati agli anziani. Le modalità in cui l’ageismo si manifesta nell’ambito dell’intelligenza artificiale restano però poco esplorate rispetto ad altre forme di bias più note come quelle legate al genere o alla razza.

Il progetto anyage.ai e il ruolo della age platform europe nel contrasto all’ageismo digitale

Per mettere sotto la lente questi problemi è nato AnyAGE.AI, un progetto sviluppato con AGE Platform Europe insieme alla dottoressa Vânia de la Fuente-Núñez. L’iniziativa ha organizzato un evento pubblico dal titolo “Sfruttare l’intelligenza artificiale per tutte le età: affrontare l’ageismo”, coinvolgendo politici, esperti del settore tecnologico, ricercatori ed esponenti della società civile.

Nel corso dell’incontro sono stati affrontati temi diversi ma centrali: dall’impatto dell’IA generativa e predittiva sulle persone anziane fino alle lacune legislative attuali che non garantiscono inclusività nei sistemi intelligenti. Sono state presentate alcune pratiche inclusive già adottate con successo ed evidenziata la necessità di incentivi rivolti alle aziende perché sviluppino prodotti IA pensati anche per chi ha meno dimestichezza digitale o capacità cognitive ridotte.

Si è discusso inoltre del ruolo fondamentale delle normative europee nel guidare lo sviluppo verso modelli più equi ed accessibili a tutti i gruppi d’età presenti nella società.

Analizzare l’ageismo nei sistemi IA ad alto rischio secondo le nuove regole europee

Il progetto AGEAI si propone uno studio approfondito sul fenomeno dell’ageismo nei prodotti basati sull’intelligenza artificiale usati soprattutto in settori critici quali assistenza sanitaria, selezione del personale, mobilità urbana e trasporti pubblici oltre ai servizi finanziari o al riconoscimento facciale automatico.

Questi ambiti sono stati definiti “ad alto rischio” dalla proposta legislativa europea sull’intelligenza artificiale presentata nel 2022; ciò significa che devono superare controlli rigorosi prima di essere messi sul mercato affinché rispettino criterî stringenti riguardo affidabilità ed equità umana.

Secondo Heidrun Mollenkopf presidente di AGE Platform Europe molte persone anziane mostrano interesse verso nuove tecnologie compresa quella IA ma incontrano difficoltà nell’utilizzo quotidiano dovute principalmente a mancanze informative oppure dubbi circa sicurezza dei dati personali o funzionamento corretto degli strumenti stessi. Questi elementi rappresentano barriere concrete all’effettiva inclusione digitale degli over 65 oggi troppo spesso ignorata dagli sviluppatori software così come dai decisori politici impegnati nella regolamentazione tecnica del settore tecnologico europeo.

Written by
Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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