La Sardegna è una delle regioni al mondo dove si vive più a lungo, grazie a uno stile di vita radicato nella natura e nella cultura locale. Qui, il tempo sembra scorrere con un ritmo diverso, fatto di lentezza e saggezza tramandata da generazioni. In questo contesto prende forma Nuraxi, una startup innovativa che sfrutta l’intelligenza artificiale per analizzare i segreti della longevità sarda. Il progetto mira a trasformare le conoscenze antiche in strumenti moderni per migliorare la salute e prevenire l’invecchiamento ovunque nel mondo.
La sardegna tra paesaggi senza tempo e volti centenari
Camminando nei borghi dell’Ogliastra si percepisce subito come il tempo qui abbia un valore differente. Le rocce modellate dal vento raccontano storie millenarie, mentre i muretti a secco segnano confini antichi fatti di fatica e cura quotidiana. Gli abitanti locali vivono con naturalezza una vecchiaia che non è attesa passiva ma presenza viva: molti superano i cento anni senza farne un vanto ostentato ma semplicemente continuando le loro giornate con calma.
Questo modo di vivere è parte integrante del territorio selvaggio punteggiato da ulivi contorti e macchia mediterranea. La longevità non appare come qualcosa di isolato o casuale ma come frutto di gesti quotidiani radicati nel passato. È proprio questa relazione profonda tra ambiente naturale, tradizioni culturali ed equilibrio sociale che ha portato la Sardegna ad essere riconosciuta come una delle blue zone più longeve al mondo.
Nuraxi: tecnologia avanzata per studiare l’invecchiamento naturale
Nuraxi prende il nome dalle torri megalitiche tipiche della Sardegna ed è molto più di un semplice richiamo storico: rappresenta infatti un ponte tra passato e futuro applicando intelligenza artificiale alla ricerca sulla salute degli anziani dell’isola. Fondata sull’isola stessa, questa “AI longevity company” ha ricevuto 2,6 milioni dal Pnrr per sviluppare soluzioni innovative capaci di interpretare l’invecchiamento non solo come fenomeno biologico ma anche sociale.
Il progetto pilota verrà presentato giovedì 26 giugno presso “The Net Value” a Cagliari mostrando come dati complessi possano essere raccolti ed elaborati tramite algoritmi bio-ispirati capaci di prevedere rischi sanitari personalizzati basandosi su fattori genetici ambientali e comportamentali specifici della popolazione sarda.
Saba: decifrare il dna della longevità attraverso dati integrati
Al centro del lavoro scientifico c’è Saba , uno studio multidisciplinare che combina informazioni genetiche con elementi ambientali legati allo stile vita locale. L’obiettivo è creare modelli predittivi capaci di anticipare problemi legati all’età sfruttando tecnologie d’intelligenza artificiale ispirate ai processi naturali biologici.
Saba trasforma la Sardegna in un laboratorio aperto dove scienza moderna dialoga col sapere antico, ascoltando storie personali, abitudini alimentari, condizioni climatiche. Questo approccio permette non solo d’identificare marcatori biologici associati alla longevità ma anche d’individuare strategie pratiche replicabili altrove.
Nuraxi oltre i confini isolani: collaborazione internazionale sulla salute adattiva
Nuraxi coinvolge università italiane – soprattutto quella di Sassari – insieme a partner internazionali provenienti da Regno Unito, Arabia Saudita, Turchia, Svizzera e Stati Uniti. Questa rete globale mette insieme competenze diverse creando sinergie utili allo sviluppo d’interventi sanitari nuovi basati su prevenzione continua piuttosto che su cure farmacologiche.
I fondatori sottolineano chiaramente l’intento: “democratizzare la longevità rendendo accessibili metodi predittivi avanzati anche nelle aree meno servite dai sistemi sanitari tradizionali”. Nuraxi propone così modelli integrativi fondati sul monitoraggio costante dello stato fisico combinato con modifiche mirate agli stili vita attraverso supporto tecnologico intelligente.
Da questo connubio fra storia millenaria sarda ed evoluzione digitale emerge una prospettiva nuova sul vivere meglio: non soltanto allungare gli anni della vita ma migliorarne qualità ovunque ci si trovi nel pianeta.
