Il supercomputer italiano Cresco8, inaugurato ad aprile 2025 presso il Centro Ricerche Enea di Portici, si è guadagnato un posto nella classifica mondiale dei 500 calcolatori più potenti. Questo traguardo sottolinea la crescita tecnologica italiana nel campo del calcolo ad alte prestazioni e l’impatto concreto che questa macchina ha su diversi ambiti di ricerca, dalla fusione nucleare ai cambiamenti climatici.
Cresco8 e la sua posizione nella classifica mondiale dei supercomputer
Nel ranking aggiornato della Top 500 dei supercalcolatori a livello globale, Cresco8 occupa la posizione numero 228. La classifica si basa sulle capacità computazionali delle macchine e rappresenta uno standard riconosciuto per valutare le performance nel settore. Il progetto è nato da una collaborazione tra Enea e Intel ed è l’ultima generazione della famiglia Cresco, pensata per soddisfare esigenze di calcolo complesse richieste dai vari campi della scienza.
Un esempio concreto di applicazione scientifica
Cresco8 si distingue non solo per la potenza elaborativa ma anche per il suo impiego in progetti concreti come il Divertor Tokamak Test Facility , impianto sperimentale dedicato alla fusione nucleare in fase di realizzazione presso il Centro Ricerche Enea a Frascati. L’uso del supercomputer accelera simulazioni e analisi fondamentali per lo sviluppo dell’impianto e contribuisce allo studio avanzato di materiali innovativi e modelli climatici complessi.
Efficienza energetica: cresco8 tra i leader mondiali green
Un aspetto rilevante che caratterizza Cresco8 riguarda l’efficienza energetica: secondo la Green Top 500 — la graduatoria che valuta i sistemi in base al consumo rispetto alle prestazioni — occupa addirittura il posto numero 134. Questa posizione evidenzia come sia possibile coniugare potenza computazionale elevata con un uso responsabile delle risorse energetiche.
Il segreto sta nel sistema di raffreddamento ad acqua adottato dal centro Enea, capace di dissipare fino al 98% del calore prodotto dalla macchina durante le operazioni intense. Questo metodo permette inoltre un risparmio energetico stimato intorno al 40%, una cifra importante considerando i consumi generalmente elevati degli apparati informatici a queste dimensioni. Questi dati confermano quanto investire nelle tecnologie sostenibili possa influire positivamente sul funzionamento quotidiano delle infrastrutture scientifiche italiane.
Ruolo strategico dell’enea nello sviluppo del calcolo scientifico nazionale
L’Enea ha puntato da tempo su una propria infrastruttura dedicata al calcolo ad alte prestazioni offrendo così supporto diretto alla comunità scientifica italiana ma anche alle industrie interessate ai sistemi avanzati d’elaborazione dati. Questa scelta ha permesso di formare ricercatori specializzati capaci oggi dì competere sui palcoscenici internazionali grazie a strumenti modernissimi messi a disposizione dal Centro Ricerche.
Visioni e opinioni dai vertici
Secondo Giovanni Ponti, responsabile della divisione Ict dell’Enea, questa realtà rappresenta “una visione pionieristica” nel settore perché permette non solo lo sviluppo interno ma anche collaborazioni estese con università ed enti pubblici o privati impegnati in programmi tecnologici complessi. Anche Giorgio Graditi, direttore generale, riconosce questo valore aggiunto sottolineando come l’infrastruttura sia cruciale per far crescere competenze specifiche dentro all’Italia senza dover fare affidamento esclusivo su piattaforme estere.
Giulia Monteleone, direttrice del dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell’Enea aggiunge che “la disponibilità d’un sistema simile ha favorito la nascita d’una comunità scientifica solida”, rafforzando così posizioni nazionali nei settori collegati all’energia sostenibile.
Altri protagonisti italiani nella top 500 mondiale dei supercomputer
Oltre a Cresco8, anche altre realtà italiane hanno conquistato spazio nell’importante graduatoria internazionale: Pitagora-Cpu gestito dal Cineca presso Casalecchio di Reno figura fra i sistemi inseriti mentre SpaceHPC dell’Agenzia Spaziale Europea attivo invece nel centro Enea a Frascati conferma l’interesse crescente verso applicazioni spaziali legate all’elaborazione massiva dati.
Un sistema distribuito per sfide globali
Questa presenza multipla indica uno scenario dove diverse strutture distribuite sul territorio nazionale contribuiscono in modo significativo alle sfide globalmente più impegnative, garantendo supporto tecnico-scientifico indispensabile tanto alla ricerca pura quanto allo sviluppo industriale.