L’intelligenza artificiale sta cambiando il modo in cui le imprese operano in Italia, ma non tutte le realtà sono sullo stesso livello. Le grandi aziende mostrano un approccio più avanzato verso l’adozione di strumenti come ChatGpt e altre tecnologie generative, mentre molte piccole e medie imprese faticano a integrare queste novità. Vincenzo Esposito, amministratore delegato di Microsoft Italia, ha offerto un quadro chiaro durante i Tech Talks organizzati da Siemens a Milano.
L’adozione dell’intelligenza artificiale nelle grandi aziende italiane
Le società più strutturate hanno già iniziato a sfruttare l’intelligenza artificiale per migliorare processi interni e servizi offerti ai clienti. Secondo Esposito, negli ultimi due anni soluzioni come ChatGpt hanno guadagnato grande popolarità nel mondo digitale. Tuttavia il passaggio dall’utilizzo personale o sperimentale all’integrazione professionale richiede una guida attenta.
Un approccio strategico all’ia nelle grandi imprese
Le grandi imprese si concentrano sull’analisi concreta dei benefici che questi strumenti possono portare alle attività quotidiane. L’obiettivo è evitare un uso superficiale o inefficace dell’IA generativa ma inserirla in modo strategico nei flussi lavorativi esistenti. Questo processo implica anche la revisione delle mansioni assegnate ai dipendenti: liberare tempo grazie all’automazione significa ripensare come impiegare quel tempo risparmiato per aumentare produttività o innovazione.
Esposito sottolinea che questa fase di adattamento è fondamentale per ottenere risultati tangibili senza creare disorientamento tra i lavoratori o sprechi di risorse tecnologiche.
Le difficoltà delle piccole e medie imprese nell’adottare nuove tecnologie
Diversa è la situazione nelle pmi italiane dove spesso manca il tempo necessario per approfondire gli strumenti basati sull’intelligenza artificiale. La scarsità di risorse umane dedicate alla formazione su queste tematiche limita la diffusione efficace delle nuove soluzioni digitali.
Molte piccole realtà continuano ad affrontare problematiche legate alla conoscenza degli strumenti disponibili e al loro corretto utilizzo nel contesto aziendale specifico. In assenza di supporto mirato rischiano così di perdere opportunità importanti offerte dall’automazione intelligente.
La barriera culturale e pratica nelle pmi
La barriera principale resta quindi culturale oltre che pratica: non basta avere accesso gratuito ai chatbot o ad altre applicazioni IA se manca una strategia chiara su come integrarli nei processi produttivi quotidiani della propria impresa.
Microsoft ha evidenziato questa lacuna ribadendo la necessità d’interventi formativi dedicati alle pmi affinché possano colmare questo divario rispetto alle grandi aziende più avanti con l’innovazione digitale.
Intelligenza artificiale generativa: tecnologia democratica con sfide da affrontare
L’ad Microsoft Italia definisce l’intelligenza artificiale generativa una tecnologia “democratica” perché ha costi d’ingresso bassissimi; molti chatbot sono infatti accessibili gratuitamente al pubblico generale senza barriere economiche rilevanti.
Questo permette anche alle piccole realtà imprenditoriali di avvicinarsi agli strumenti IA senza investimenti iniziali elevati ma apre pure questioni complesse sulla gestione del loro impiego corretto ed efficace sul lavoro reale.
Il rischio è utilizzare questi sistemi solo superficialmente oppure sovraccaricare i dipendenti con nuovi compiti derivanti dalla presenza della tecnologia invece che alleggerirli davvero dal carico operativo tradizionale.
Esposito insiste sulla necessità d’accompagnamento nell’applicazione pratica degli strumenti IA affinché siano sfruttati appieno i vantaggi senza creare confusione né sprechi inutili nelle organizzazioni aziendali italiane sia grandi sia piccole.
Microsoft ai lab: supporto concreto allo sviluppo dell’intelligenza artificiale in italia
Per superare alcune criticità legate all’integrazione dell’IA nel tessuto produttivo italiano Microsoft ha dato vita all’A.I Lab. Questa iniziativa mira a collaborazioni dirette con diverse organizzazioni nazionali per studiare soluzioni basate sull’intelligenza artificiale generativa capaci di rispondere a esigenze reali del mercato locale.
Un centro operativo per ricerca e formazione
L’A.I Lab si propone quindi come centro operativo dove test, ricerca applicata e formazione si combinano per aiutare le imprese ad adottare rapidamente gli strumenti digitali più utili, ottimizzando tempi, costi ed efficacia.
Attraverso questo progetto Microsoft punta inoltre a stimolare un approccio consapevole verso l’impiego dell’IA evitando derive improvvisate ed errori comuni nella fase iniziale d’utilizzo. L’obiettivo finale resta quello indicato da Esposito: liberando tempo dai compiti ripetitivi occorre ripensarne poi destinazione valorizzando competenze umane ridisegnandone ruolo dentro il lavoro moderno.