Google ha iniziato a distribuire negli Stati Uniti una nuova funzione di ricerca vocale basata sull’intelligenza artificiale, integrata direttamente nella tradizionale app di Google per iPhone e Android. Questa novità permette agli utenti di ottenere risposte e contenuti dal web semplicemente parlando con l’IA, senza bisogno di digitare parole o utilizzare altre app separate. La caratteristica punta a rendere più immediato l’accesso alle informazioni durante le attività quotidiane.
La ricerca vocale search live: come funziona e cosa offre
La modalità chiamata Search Live si aggiunge alla schermata della classica app Google e si attiva premendo una nuova icona situata accanto al microfono presente nella barra di ricerca. A differenza dell’app Gemini, che risponde con risposte approfondite elaborate dall’IA su questioni complesse, Search Live si concentra su contenuti aggiornati provenienti dal web e dai risultati indicizzati dal motore di ricerca.
Un esempio pratico di utilizzo
In pratica, l’utente può porre domande a voce e ricevere subito una lista di link, video e articoli più rilevanti in base alla ricerca online. Un esempio usato da Google mostra come l’IA possa supportare chi sta facendo la manutenzione di una bicicletta: cercando online il manuale e i video tutorial YouTube corrispondenti, l’assistente aiuta a risolvere il problema quasi senza toccare il telefono. Questo rende la navigazione più fluida e utile in situazioni in cui le mani sono impegnate.
Prospettive future: integrazione della fotocamera e nuove interazioni vocali
Google ha anticipato che entro breve si potrà usare Search Live con la fotocamera dello smartphone, ampliando così le possibilità di ricerca. Grazie a questa estensione, l’utente potrà far “vedere” a voce all’intelligenza artificiale un oggetto o uno scenario e ottenere risultati di ricerca, come link, immagini o video, basati su ciò che il sistema riconosce tramite la camera.
Differenze con la modalità live di Gemini
Questa funzione si differenzia dalla modalità live di Gemini perché abbina l’interazione audio a risultati che comprendono risorse web concrete, anziché sole risposte testuali. L’integrazione della fotocamera apre scenari nuovi per l’uso quotidiano dell’IA, dai consigli immediati durante gli acquisti ai dettagli tecnici in diverse situazioni, ampliando il modo in cui l’utente può interagire con i contenuti online.
Panorama competitivo delle innovazioni vocali nell’intelligenza artificiale
Google non è l’unica realtà che spinge sull’uso della voce nei propri sistemi di intelligenza artificiale. Nel 2024 OpenAI ha introdotto la Advanced Voice Mode per ChatGPT, che permette agli utenti di dialogare in modo naturale con il modello usando input vocali e ricevendo risposte sempre parlate. Anthropic ha lanciato a maggio una funzione simile per la sua app Claude, integrando la modalità vocale nel sistema.
Aggiornamenti in casa apple
Inoltre, Apple ha annunciato che entro settembre 2025 aggiornerà Siri con funzioni di intelligenza artificiale generativa, rendendo l’assistente più capace di rispondere a domande complesse e interagire in modo più fluido attraverso la voce. Questi sviluppi segnano una spinta forte verso modelli sempre più vocali e conversazionali, capaci di affiancare l’utente in vari contesti. Google, con l’introduzione della ricerca vocale web integrata nell’app, sfrutta questo trend per rendere la fruizione delle informazioni più immediata e contestuale.