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Come l’intelligenza artificiale generativa cambierà il lavoro e la conoscenza entro il 2035 secondo il politecnico di milano

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L’osservatorio Futures|| Sense Making by System Thinking del politecnico di milano ha diffuso uno studio che indaga l’impatto futuro dell’intelligenza artificiale generativa sulla nostra interazione con la conoscenza, sul lavoro e sullo sviluppo personale entro il 2035. Questo rapporto analizza come le nuove tecnologie potranno modificare profondamente ruoli professionali, processi cognitivi e dinamiche organizzative.

L’intelligenza artificiale come fattore chiave nella trasformazione delle attività cognitive

Le tecnologie basate sull’intelligenza artificiale generativa hanno già dimostrato capacità nell’automatizzare compiti ripetitivi e standardizzati. Tuttavia, lo studio sottolinea che queste applicazioni sono solo una parte del loro potenziale totale. Nel giro di poco più di un decennio, questa tecnologia si evolverà fino a supportare persone nel superare limiti complessi della comprensione umana. Piuttosto che sostituire semplicemente lavori meccanici, l’AI diventerà uno strumento per accompagnare processi di apprendimento continuo e crescita individuale.

Questa rivoluzione porterà alla creazione di figure professionali ibride: gli “antroscienziati”, esperti capaci di combinare intuizione umana con approcci scientifici per esplorare le relazioni tra tecnologia, società ed esseri umani; i “symfoodist”, specialisti in sistemi nutrizionali integrati con scienze psicologiche ed etiche per migliorare benessere mentale e fisico; infine gli “empathitect”, progettisti dedicati alla realizzazione di ambienti collaborativi in grado di stimolare creatività ed espressione personale.

Strategia e visione del politecnico di milano

Emilio Bellini, direttore dell’osservatorio Futures | Sense Making by System Thinking ha evidenziato la necessità per le organizzazioni italiane ed europee d’adottare una visione proattiva rivolta al futuro. Per restare competitive sarà fondamentale definire strategie innovative capaci non solo d’immaginare futuri probabili ma anche desiderabili da costruire attraverso nuove pratiche interpretative.

Decostruzione cognitiva dei sistemi complessi grazie alle tecnologie generative

Nel campo scientifico la diffusione delle tecnologie AI cambierà radicalmente modalità operative consolidate da anni. I ricercatori non si limiteranno più a utilizzare modelli intelligenti esclusivamente per raccogliere o analizzare dati quantitativi ma svilupperanno metodi che integrano intuizione umana con algoritmi avanzati al fine d’indagare strutture cognitive complesse dentro fenomeni multidimensionali.

Questo approccio prevede la realizzazione d’ecosistemi trasparenti dove creatività umana si fonde con potenzialità computazionali permettendo scoperte interpretabili da diverse prospettive sociali o culturali. Gli algoritmi saranno strumenti guidati consapevolmente dagli scienziati invece che agenti autonomamente decisionali: ciò assicurerà responsabilità nelle soluzioni prodotte senza perdere flessibilità innovativa.

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Collaborazione uomo-macchina nei processi di innovazione

Se progettata correttamente questa collaborazione uomo-macchina porterà ad approfondimenti più articolati della realtà in cui viviamo diventando un partner attivo nei processi d’innovazione scientifica più ampiamente intesi.

Impatti dell’intelligenza artificiale nel settore human resources

L’influenza dell’intelligenza artificiale generativa non sarà confinata all’ambito accademico o tecnologico ma investirà anche ambiti tradizionalmente legati alla gestione delle risorse umane . Entro metà secolo prossimo infatti i sistemi AI supporteranno decision maker aziendali nell’organizzare carriere lavorative personalizzate favorendo adattabilità continua ai cambiamenti degli ambienti professionali.

Professionisti emergenti come i symfoodist o empathitect affiancheranno dirigenti nella cura dei bisogni emozionali dei dipendenti mentre strumenti digitalizzati monitoreranno costantemente indicatori psicologici rilevando eventuale disallineamento tra aspettative personali e contesto lavorativo circostante suggerendo percorsi alternativi o intervento tempestivo su criticità specifiche.

Così facendo si creeranno spazi dove autonomia creativa convivrà con benessere collettivo favorendo condizioni favorevoli allo sviluppo personale oltreché produttivo all’interno delle aziende italiane ed europee attente ai mutamenti tecnologici imminenti.

Written by
Rosanna Ricci

Rosanna Ricci racconta il presente come se stesse scrivendo una pagina di diario collettivo. La sua voce è intima, ma mai distante: attraversa con delicatezza temi complessi come cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute, cercando sempre il lato umano delle notizie. Ogni suo post è uno sguardo personale sul mondo, tra empatia e consapevolezza.

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