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Come l’Ai agentica sta cambiando le reti italiane: sicurezza, velocità e nuove sfide per le aziende

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L’intelligenza artificiale agentica, capace di agire in autonomia e prendere decisioni in tempo reale, sta rivoluzionando il modo in cui funzionano le reti digitali. In Italia, quasi tutte le Aziende riconoscono la necessità di aggiornare le proprie infrastrutture per affrontare questa trasformazione. Cisco, leader globale nel settore, ha presentato una visione chiara su come prepararsi a questa nuova era tecnologica.

Gianmatteo Manghi, amministratore delegato di Cisco Italia, ha sottolineato: “Il cambiamento è rapido come quello portato da Internet. Stiamo costruendo mentre impariamo a usare queste tecnologie”. La sfida è creare reti resilienti e sicure che permettano agli agenti Ai di lavorare senza interruzioni.

La sfida della sicurezza e della velocità nelle reti Ai

L’Ai agentica non è solo un software intelligente: sono sistemi che operano autonomamente dentro ecosistemi complessi fatti di dati, macchine e persone. Questi agenti comunicano tra loro e risolvono problemi senza bisogno di intervento umano continuo. Per esempio, possono ottimizzare processi industriali o gestire reti energetiche in tempo reale.

Questa autonomia richiede però infrastrutture molto diverse rispetto al passato. Le reti devono essere non solo più veloci ma anche capaci di adattarsi dinamicamente alle esigenze degli agenti intelligenti.

Con l’aumento degli agenti Ai nelle reti cresce anche il rischio di vulnerabilità. Ogni nuovo elemento connesso può diventare un punto debole sfruttabile da attaccanti informatici.

Per questo Cisco punta su una sicurezza integrata direttamente nella rete stessa. Usando intelligenza artificiale per monitorare costantemente il traffico e reagire alle minacce in tempo reale si può garantire una protezione proattiva.

Enrico Mercadante, vicepresidente Networking Emea di Cisco, spiega che servono architetture multi-cloud e multi-agente capaci di far operare gli Ai agent ovunque: dentro data center diversi o fuori da essi. “Le reti devono essere ultraveloci ma anche efficienti dal punto di vista energetico”, dice Mercadante.

La bassa latenza è fondamentale perché gli agenti possano scambiarsi informazioni senza ritardi che compromettano decisioni rapide ed efficaci.

Un esempio concreto arriva dalla collaborazione tra Cisco e Domyn, startup deep-tech italiana specializzata in Ai per settori regolamentati come sanità, difesa e finanza. Insieme stanno sviluppando soluzioni che rispettino le normative italiane ed europee sulla privacy e la protezione dei dati.

Questa alleanza punta a creare un’intelligenza artificiale sovrana, cioè controllata a livello nazionale ed europea senza dipendere da tecnologie estere poco trasparenti.

Manghi ha ribadito: “Il nostro obiettivo è preparare la rete internet italiana a supportare questa trasformazione con soluzioni scalabili e accessibili”.

Non basta avere reti veloci se manca una connessione stabile e capace di gestire grandi volumi dati in tempo reale. L’adozione dell’Ai agentica richiede infatti Banda Ultralarga diffusa su tutto il territorio nazionale.

In Italia questo rappresenta una sfida importante ma anche un’opportunità per accelerare lo sviluppo digitale del paese. Solo così sarà possibile sfruttare appieno applicazioni innovative basate sull’intelligenza artificiale autonoma.

Mercadante sottolinea ancora: “Ogni agente porta valore ma anche rischi nuovi; serve quindi una sicurezza nata proprio per l’Ai”.

L’evoluzione dell’Ai agentica non riguarda solo l’Italia ma coinvolge un ecosistema internazionale fatto di aziende tecnologiche, governi e istituzioni accademiche.

Cisco sta investendo nella creazione di hub tecnologici globali – come quello aperto recentemente in Francia – dove si studiano soluzioni avanzate per rendere l’intelligenza artificiale sicura e sovrana nel mondo interconnesso odierno.

Agostino Santoni, senior vice president Cisco Sud Europa, ricorda che oggi 550mila persone in Europa Studiano Ai: “È una rivoluzione piena d’opportunità ma anche legata a temi geopolitici complessi”.

Grazie alla collaborazione con realtà italiane come Domyn, Cisco vuole essere partner strategico delle istituzioni europee nel garantire uno sviluppo responsabile dell’intelligenza artificiale capace di sostenere il mercato globale senza rinunciare alla sicurezza dei dati nazionali ed europei.

Written by
Giulia Rinaldi

Giulia Rinaldi osserva il mondo con occhio critico e mente curiosa. Blogger fuori dagli schemi, scrive di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile personale e tagliente, mescolando analisi e sensibilità in ogni articolo. Il suo obiettivo? Dare voce a ciò che spesso passa inosservato.

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