ChatGPT continua a imporsi come uno strumento centrale nella vita digitale di molte persone nel mondo. Recenti dati confermano una diffusione molto ampia e un aumento costante delle interazioni, con numeri che sfidano la tradizionale supremazia dei motori di ricerca. Questo fenomeno rappresenta un cambiamento significativo nelle modalità con cui gli utenti cercano informazioni e interagiscono con le tecnologie.
L’ascesa dei prompt: oltre 2,5 miliardi di richieste giornaliere a Chatgpt
Secondo un rapporto di Axios, ChatGPT registra più di 2,5 miliardi di input quotidiani da parte degli utenti. Solo negli Stati Uniti, si contano circa 330 milioni di richieste ogni giorno. OpenAI ha confermato queste cifre, stimate in quasi 912,5 miliardi di prompt su base annua. Questi numeri riflettono una presenza stabile e diffusa, che ha raggiunto milioni di persone in tutto il mondo in pochi anni.
La mole di interazioni vede crescere non soltanto la quantità di utenti attivi, ma anche la varietà di funzioni richieste, con sempre più persone che affidano all’intelligenza artificiale la ricerca di risposte, la generazione di contenuti o il supporto in attività quotidiane. La crescita giornaliera non è lineare, ma mostra picchi coerenti con l’espansione delle applicazioni mobile e di servizi che integrano ChatGPT nel loro funzionamento. Questi fattori contribuiscono a rendere evidente quanto la piattaforma sia diventata un punto di riferimento nell’ecosistema digitale.
Confronto con Google: una sfida dietro l’angolo ma ancora distanze rilevanti
Nonostante la rapida diffusione di ChatGPT, resta una distanza notevole rispetto alle ricerche mensili di Google, che ne conta circa 5.000 miliardi all’anno. Il motore di ricerca di Mountain View mantiene una posizione dominante grazie agli anni di presenza e al suo ruolo consolidato. Va considerato che Google funziona principalmente con query di ricerca tradizionali, mentre ChatGPT offre risposte conversazionali basate su modelli linguistici avanzati.
Questa differenza nel funzionamento determina scenari d’uso differenti e complementari. Mentre Google rimane la prima scelta per navigare velocemente tra milioni di siti web, ChatGPT introduce una modalità più interattiva per ottenere spiegazioni, riassunti o generazioni creative, sfruttando il dialogo con l’utente. Lo sviluppo del campo AI in questi anni ha portato questo tipo di chatbot a emergere in modo rapido, ma Google continua a dominare su larga scala.
L’exploit degli ultimi mesi: da 300 milioni a un miliardo di utenti grazie alle immagini e al mobile
Tra dicembre 2023 e marzo 2024, il numero degli utenti settimanali attivi su ChatGPT è passato da 300 a 500 milioni, un incremento significativo in appena qualche mese. Successivamente, ad aprile, l’introduzione di funzionalità per generare immagini ha spinto la base utenti a raggiungere un miliardo. Questa espansione rapidissima è stata alimentata anche dall’integrazione del modello in app mobili e sistemi per l’uso professionale.
La diffusione di strumenti multimodali ha reso possibile combinare testo e immagini, ampliando così le possibilità di interazione e attrattiva del servizio. Aziende e sviluppatori hanno implementato ChatGPT nelle proprie piattaforme per fornire assistenza, creare contenuti o gestire flussi di lavoro in modo più efficiente. I risultati parlano di un’applicazione di massa, con ricadute dirette sulle abitudini digitali di milioni di persone che si rivolgono all’intelligenza artificiale per esigenze pratiche e creative.
Il cambiamento nelle pratiche digitali: le conversazioni generative come nuovo standard
L’emergere di ChatGPT modifica il modo in cui gli utenti si rapportano alla ricerca delle informazioni online. Le ricerche tradizionali vengono a volte affiancate o sostituite da interazioni di tipo conversazionale con modelli generativi. Questo approccio consente risposte più dirette e adattate al contesto, con un effetto di personalizzazione delle informazioni ottenute.
In molti casi, le conversazioni generative forniscono sintesi rapide, spiegazioni dettagliate o producono testi e immagini che rispondono alle richieste in modo meno dispersivo rispetto alla ricerca classica. L’integrazione crescente nelle applicazioni quotidiane professionali e personali rende evidente la trasformazione in atto nel rapporto tra pubblico e tecnologia. L’utilizzo di chatbot come ChatGPT entra a far parte della routine digitale di miliardi di utenti.
Ultimo aggiornamento il 22 Luglio 2025 da Matteo Bernardi