Bosch sta investendo pesantemente sull’intelligenza artificiale, convinta che questa tecnologia cambierà profondamente l’industria e la vita quotidiana. Il colosso tedesco, guidato da Stefan Hartung, ha annunciato un piano di investimenti da 2,5 miliardi di euro nei prossimi due anni. L’obiettivo è sviluppare soluzioni avanzate soprattutto nel campo della guida autonoma e dei processi produttivi industriali. Bosch vuole così consolidare la propria posizione sul mercato globale puntando su innovazioni che combinano automazione e intelligenza digitale.
Il cuore dell’investimento secondo bosch
Al tech day tenutosi a Feuerbach, vicino Stoccarda, Stefan Hartung ha paragonato l’arrivo dell’intelligenza artificiale all’invenzione della stampa di Gutenberg. Secondo lui ogni prodotto Bosch oggi contiene componenti o applicazioni basate su AI. Questo cambiamento non è solo tecnologico ma anche strategico: Bosch destinerà risorse significative per integrare queste tecnologie in modo profondo nelle sue linee produttive e nei suoi prodotti finali.
Un focus particolare viene posto sulla guida autonoma: Bosch prevede che questa diventerà uno standard industriale entro il 2035 con ricavi stimati attorno ai dieci miliardi di euro. Parallelamente si lavora allo sviluppo dell’AI agentica, una forma avanzata d’intelligenza artificiale capace di gestire più processi contemporaneamente migliorando efficienza e manutenzione negli impianti produttivi.
AI agentica e innovazione negli stabilimenti bosch
L’AI agentica rappresenta una delle priorità tecnologiche per Bosch in questo momento. Questa tecnologia monitora costantemente i macchinari degli stabilimenti prevedendo guasti o necessità manutentive prima che si verifichino problemi gravi. Inoltre ottimizza le risorse umane coinvolte nella produzione riducendo i tempi morti.
Tanja Rueckert, responsabile delle nuove tecnologie nel consiglio d’amministrazione Bosch, ha spiegato come già oggi questa AI abbia permesso un aumento del 30% della produttività interna grazie alla riduzione dei fermi macchina imprevisti. Questo dato assume ancora più rilievo se confrontato con la necessità dichiarata dall’azienda stessa di tagliare circa il 30% del personale a livello globale senza però ricorrere a licenziamenti diretti.
Bosch sta preparando una piattaforma commerciale basata su questa AI agentica che sarà disponibile dal prossimo autunno; si tratta quindi non solo di un vantaggio interno ma anche di un prodotto destinato al mercato esterno.
Brevetti e formazione: come bosch guida l’innovazione
La forza lavoro dedicata allo sviluppo dell’intelligenza artificiale in Bosch supera le cinquemila persone sparse tra diversi centri nel mondo. Negli ultimi cinque anni sono state depositate oltre millecinquecento richieste brevettuali legate proprio alle tecnologie AI; questo posiziona l’azienda al primo posto in Europa per numero assoluto di brevetti nel settore.
Il gruppo ha inoltre creato un’accademia interna specializzata nella formazione sulle nuove tecnologie digitali: finora circa sessantacinquemila dipendenti su quattrocentodiciottomila totali hanno ricevuto corsi specifici sull’applicazione pratica dell’intelligenza artificiale dentro i processi aziendali.
Questi sforzi hanno portato risultati concreti visibili sia negli impatti sui prodotti sia nell’efficienza operativa degli stabilimenti sparsi tra Germania, India e Cina dove vengono condotte sperimentazioni importanti soprattutto sulla guida autonoma insieme ad altri grandi gruppi automobilistici come Volkswagen e Chery.
Verso la guida autonoma commerciale
Le prove pratiche svolte da Bosch nelle diverse sedi globali hanno fatto registrare progressioni significative verso livelli elevati d’autonomia nella guida dei veicoli . Questo grado indica capacità quasi completa del veicolo a muoversi senza intervento umano diretto; attualmente però tale livello non è ancora autorizzato dalle normative europee vigenti.
Hartung sottolinea come le regole UE siano corrette nei principi ma manchi chiarezza normativa sufficiente per permettere alle aziende europee competere efficacemente contro concorrenti cinesi molto aggressivi sul fronte tecnologico ed economico. Il gruppo tedesco si dichiara pronto a fornire sistemi autonomici ovunque ci sia domanda reale sul mercato mondiale appena verranno superati gli ostacoli regolatori.
Intelligenza artificiale e prodotti per la vita quotidiana
Oltre al settore automotive ed industriale, Bosch porta avanti progetti concreti anche sui beni destinati all’utilizzo domestico quotidiano sfruttando intelligenze artificiali integrate. Dal prossimo autunno saranno disponibili dispositivi praticissimi richiesti dagli utenti come uno scanner abbinabile al trapano capace d’identificare tubature o cavi nascosti nelle pareti evitando danni durante lavori domestici.
Altri esempi includono sensori collegabili agli smartwatch capaci di regolare luci e monitorare allenamenti intensi, dispositivi per controllar da remoto neonati con rilevamento parametri vitali, forni con telecamera interna che consentono controllo visivo durante la cottura. Questi oggetti dimostrano quanto ormai l’intelligenza artificiale tocchi aspetti semplici della vita quotidiana rendendola più comoda e sicura.