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Approvata la strategia italiana per le tecnologie quantistiche: un piano nazionale per innovare ricerca, industria e sicurezza

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L’Italia ha ufficialmente dato il via alla sua strategia nazionale sulle tecnologie quantistiche, un settore destinato a trasformare molti ambiti della vita economica e sociale. Il Comitato interministeriale per la transizione digitale ha approvato il piano elaborato da esperti e istituzioni nel corso dell’ultimo anno. Questo progetto mira a posizionare il nostro Paese tra i protagonisti di una rivoluzione tecnologica che coinvolge ricerca scientifica, sviluppo industriale, formazione specialistica e sicurezza nazionale.

La nascita della strategia italiana sulle tecnologie quantistiche

Il percorso verso l’approvazione della Strategia italiana per le tecnologie quantistiche è durato circa un anno ed è stato caratterizzato da una stretta collaborazione tra vari ministeri e enti di ricerca. Dopo la pubblicazione di una prima bozza nel febbraio 2025, si è svolta una consultazione pubblica aperta che ha raccolto suggerimenti da parte di ricercatori, imprese e altri stakeholder interessati. Questa fase ha permesso di affinare il documento fino alla versione definitiva presentata recentemente.

Ruolo di tommaso calarco e del gruppo tecnico

La responsabilità del coordinamento tecnico-scientifico è stata affidata a Tommaso Calarco, professore ordinario all’Università di Bologna con esperienza internazionale nel campo della fisica quantistica. Il gruppo che ha redatto il piano comprende rappresentanti dei ministeri dell’Università e Ricerca , degli Affari esteri , della Difesa, delle Imprese e del Made in Italy; inoltre hanno partecipato anche il Dipartimento per la Trasformazione Digitale presso la presidenza del Consiglio dei ministri e l’Agenzia nazionale per la cybersicurezza.

Questo lavoro congiunto riflette l’importanza trasversale delle tecnologie quantistiche che toccano diversi settori chiave del Paese.

Gli obiettivi principali: innovazione industriale, formazione avanzata e sicurezza

La Strategia punta a sviluppare competenze avanzate nella fisica applicata al calcolo quantistico ma anche nelle sue applicazioni pratiche in ambito industriale. L’obiettivo è creare un ecosistema dove università, centri di ricerca pubblici o privati e imprese collaborino attivamente su progetti concreti capaci di generare prodotti tecnologici competitivi sul mercato globale.

Un altro aspetto centrale riguarda la formazione specialistica rivolta alle nuove generazioni di ricercatori ed esperti digitali. Si prevede infatti lo sviluppo di corsi universitari dedicati alle scienze quantistiche oltre a programmi formativi specifici rivolti ai professionisti già operativi nei settori tecnologici più avanzati.

Sul fronte della sicurezza nazionale invece si punta ad aumentare le capacità difensive contro minacce informatiche sempre più sofisticate sfruttando proprio le potenzialità offerte dal quantum computing nella protezione dei dati sensibili o nell’elaborazione rapida delle informazioni critiche.

I commenti dei ministri coinvolti nella strategia

Anna Maria Bernini, ministro dell’Università e Ricerca, sottolinea come questa iniziativa rappresenta “la scelta dell’Italia di essere protagonista nelle sfide future”. Bernini evidenzia l’impegno diretto del Mur nell’istituzione del gruppo tecnico incaricato dello sviluppo del Piano nazionale affermando che ora “siamo pronti a fare meglio rispetto agli altri paesi”.

Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio nonché ministro degli Esteri, mette in luce l’importanza geopolitica delle tecnologie quantistiche ricordando come queste offrano opportunità rilevanti sia sotto il profilo economico sia in termini diplomatico-strategici: “la Farnesina seguirà attentamente i lavori legati all’attuazione rapida ed efficace della Strategia”.

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Guido Crosetto, ministro della Difesa, richiama invece le crescenti minacce derivanti dall’evoluzione tecnologica soprattutto nei campi dell’intelligenza artificiale combinata al quantum computing: “questa Strategia rafforza la resilienza dello Stato tutelando infrastrutture critiche” dice Crosetto aggiungendo che sarà fondamentale mantenere autonomia strategica nella difesa contro rischi futuri.

Adolfo Urso, ministro delle Imprese, evidenzia come questo progetto renda più attrattivo il sistema italiano agli investitori interessati alle nuove frontiere digitali: “il calcolo quantistico integrerà supercalcolatori tradizionali aprendo spazi nuovi soprattutto nell’intelligenza artificiale”.

Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione, rimarca infine come gli investimenti mirati insieme alle collaborazioni internazionali potranno rafforzare tutto l’ecosistema digitale italiano favorendo crescita scientifica ma anche industriale.

Verso un ecosistema italiano sovrano nelle tecnologie post-quantum

Bruno Frattasi, direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza Nazionale, definisce questa Strategia come uno snodo cruciale nello sviluppo italiano sulle cosiddette tecnologie post-quantum, cioè quelle capaci di resistere ai futuri attacchi informatici basati sul quantum computing stesso. Frattasi parla apertamente d’un primo passo verso un sistema autonomo capace d’integrare start-up innovative con risultati scientifici pronti ad arrivare sul mercato reale.

L’approccio delineato prevede quindi non solo investimenti finanziari ma anche azioni concrete volte a costruire reti collaborative fra mondo accademico pubblico-privato, imprenditoriale e istituzionale. La creazione d’un comitato permanente garantirà monitoraggio costante e adattamenti veloci secondo evoluzioni geopolitiche e tecnologiche rapide.

Questa iniziativa segna dunque una tappa importante nel posizionamento internazionale dell’Italia su temi cruciali legati allo sviluppo futuro, dalla competitività economica alla tutela della sovranità digitale.

Written by
Matteo Bernardi

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