Home Tecnologia A NAM25 dibattito su internet tra intelligenza artificiale, geopolitica dei cavi e comunicazioni spaziali
Tecnologia

A NAM25 dibattito su internet tra intelligenza artificiale, geopolitica dei cavi e comunicazioni spaziali

Condividi
Condividi

L’evento NAM25 ha riunito esperti del mondo delle telecomunicazioni e delle nuove tecnologie per discutere del futuro di Internet, al centro di trasformazioni importanti e sfide globali. Sul tavolo la multiforme realtà della rete che si evolve sotto la spinta dell’intelligenza artificiale, ma anche in un contesto segnato da tensioni geopolitiche legate alle infrastrutture fondamentali, come i cavi sottomarini e i sistemi satellitari. Queste questioni influenzano non solo la connettività ma anche la sicurezza e la governance mondiale della rete.

Le infrastrutture digitali in italia e il ruolo di roma come hub mediterraneo

Secondo Renato Brunetti, presidente di NAME X, l’Italia sta vivendo una migrazione strategica verso il Sud del paese di reti e data center. Roma si sta affermando come un centro fondamentale per l’interconnessione dei dati, grazie all’arrivo di nuovi cavi sottomarini che collegano il Mediterraneo. Questo sviluppo posiziona il paese in modo cruciale nel traffico dati globale. Non si tratta solo di infrastrutture tecniche, ma anche di un impegno culturale e scientifico che vede coinvolti enti pubblici, privati e università. Brunetti identifica l’Italia, e Roma in particolare, come un punto di convergenza per dati e reti che potrebbero rafforzare i legami digitali tra Europa, Africa e Medio Oriente.

L’espansione delle infrastrutture sottomarine fornisce una spinta concreta alla crescita di questi hub digitali. Il lavoro svolto da realtà come NAME X va oltre il semplice cablaggio. L’azienda facilita un dialogo costante tra operatori e istituzioni, promuovendo collaborazioni e innovazioni che si riflettono nell’accrescimento del traffico dati e nella qualità dei servizi offerti. Roma, in quest’ottica, emerge come una delle città più strategiche nel Mediterraneo per lo sviluppo delle reti di comunicazione.

Intelligenza artificiale e dilemmi etici nella gestione della rete

Christian Cinetto, responsabile comunicazione di NAME X, ha portato l’attenzione su un interrogativo aperto: “la rete mantiene la sua autenticità o rischia di perdere neutralità a causa di interessi e influenze esterne?” Stefano Epifani, presidente del Digital Transformation Institute, ha sottolineato che “non esiste un’etica universale per l’intelligenza artificiale e che mettere il controllo nelle mani degli algoritmi sarebbe un errore.” L’obiettivo è piuttosto garantire trasparenza sul funzionamento degli strumenti digitali, permettendo a chi li usa e governa di costruire un’etica adatta al contesto.

L’intelligenza artificiale non possiede coscienza o intenzioni proprie. Gli algoritmi si basano su dati che portano inevitabilmente dei pregiudizi e amplificano quegli stessi bias. In un mondo diviso culturalmente, un modello etico unico risulta impraticabile. Epifani parla di “etica per l’algoritmo”, cioè di responsabilità degli umani nei processi decisionali, lasciando alle macchine solo il ruolo di esecutori. Questo approccio evita conseguenze di deresponsabilizzazione e sostiene una governance trasparente e consapevole dell’IA.

Il paradigma etico varia a seconda delle aree del mondo. L’unica strada praticabile è creare sistemi che mostrino chiaramente come funzionano gli algoritmi, lasciando ai decisori umani il compito di agire in modo responsabile. Lo sviluppo tecnologico deve quindi convivere con la pluralità culturale e normativa dei vari paesi, mettendo sempre in primo piano il ruolo di chi controlla e usa la rete.

Il contesto geopolitico dei cavi sottomarini tra potere economico e interessi politici

Nel settore dei cavi sottomarini si concentrano forti tensioni geopolitiche. Antonio Deruda e Serafino Sorrenti, rispettivamente docente di geopolitica e Chief Information Security Officer alla Presidenza del Consiglio, evidenziano come questo ambito assomigli per complessità e tensioni a quello dell’energia e dei semiconduttori. La competizione vede contrapporsi grandi aziende private, i cosiddetti hyperscalers, e istituzioni politiche nazionali. In alcuni casi si instaurano veri e propri accordi strategici tra queste forze.

Si registrano casi in cui progetti infrastrutturali sono stati modificati per ragioni geopolitiche, non economiche. Un esempio emblematico si trova nel Mediterraneo con il cavo SEA-ME-WE 6. La prima assegnazione ad un’azienda cinese è stata annullata per poi essere affidata a una compagnia americana, sintomo di una rivalità globale che si riflette nelle scelte tecnologiche e infrastrutturali. Questi sviluppi mettono in evidenza come la dimensione politica influenzi direttamente le reti sulla quale si basa il funzionamento dell’Internet mondiale.

Il controllo dei cavi sottomarini diventa così un fattore di potere strategico capace di influenzare gli equilibri internazionali. La crescente interdipendenza delle nazioni sul piano digitale conferisce a queste infrastrutture un valore politico che supera quello meramente commerciale. Le scelte di posizionamento, proprietà e gestione dei cavi sono dunque al centro di molte strategie nazionali e multilaterali.

L’aumento del traffico dati e la necessità di resilienza nelle rotte della rete globale

Enrico Maria Bagnasco, amministratore delegato di Sparkle, ha offerto una lettura aggiornata sull’andamento del traffico dati. Le quantità di informazioni trasmesse raddoppiano ogni tre anni, esercitando una pressione crescente sugli operatori di rete. Le direttrici principali fra Europa, Africa, Far East e Medio Oriente mostrano tassi di crescita che vanno dal 30 al 40% nei prossimi tre anni. Questi flussi confermano il ruolo centrale dell’Europa nelle connessioni globali.

L’attenzione si sposta anche sulla resilienza delle reti. Gli operatori non chiedono soltanto capacità nelle rotte più battute; cercano soluzioni che garantiscano percorsi alternativi per affrontare interruzioni o rischi di vario tipo. Costruire infrastrutture supplementari in aree già servite o con elevata complessità tecnica è difficile. Per questo si punta anche allo sviluppo di reti ibride che combinino tratte marine e terrestri, migliorando l’affidabilità complessiva delle comunicazioni.

La resilienza diventa un fattore indispensabile per mantenere operativo un sistema in continua espansione. La capacità di riorganizzare rapidamente il traffico in caso di guasti o attacchi conferma il ruolo critico delle reti. In questo quadro, l’innovazione tecnologica deve accompagnarsi a una pianificazione attenta per prevenire vulnerabilità e garantire servizi continui a imprese, istituzioni e cittadini.

L’evoluzione dei data center e la risposta di roma alla domanda crescente

Maurizio Goretti, CEO di NAME X, ha illustrato i progressi nell’ambito delle infrastrutture di interconnessione a Roma. Dopo anni di attesa, finalmente si è avviata la realizzazione del nuovo data center sulle ceneri dell’ex Centro Acea in via delle Testuggini. Questi impianti rappresentano un tassello essenziale per trasformare Roma in un nodo digitale nevralgico. La città beneficia anche dell’arrivo di nuovi cavi sottomarini collegati a strutture consolidate come i data center di Aruba.

Il progetto evidenzia, nel concreto, come la città stia accrescendo la sua capacità di offerta nei servizi di rete. NAME X conta su cinque data center metropolitani collegati da un’infrastruttura di peering in grado di gestire fino a quasi 2 tera di traffico, coprendo in modo efficiente le diverse esigenze locali e nazionali. La crescita costante dal 2016 ha visto un’accelerazione dal 2021, quando grandi clienti come DAZN e Amazon Prime hanno iniziato a usare più intensamente le reti.

Flavio Luciani ha registrato come gli eventi sportivi creino picchi di traffico significativi, ma anche come il traffico medio aumenti e si distribuisca più uniformemente nell’arco della giornata. Il divario tra traffico diurno e serale si riduce, segnale che si affermano servizi cloud e contenuti on-demand che richiedono una connettività stabile e distribuita su orari diversi. La rete si adatta quindi a un uso più variegato, spaziando da intrattenimento a servizi professionali.

Roma si conferma insomma un centro in evoluzione, dove lo sviluppo dei data center si lega alle rete globali per garantire una connettività robusta e allo stesso tempo capillare. La città consolida così la sua posizione di hub digitale nel Mediterraneo.

Written by
Davide Galli

Davide Galli scrive per capire, non solo per raccontare. Blogger dallo stile asciutto e riflessivo, attraversa i temi di cronaca, politica, attualità, spettacolo, cultura e salute con uno sguardo mai convenzionale. Nei suoi articoli c’è sempre una domanda aperta, un invito a leggere tra le righe e a non fermarsi alla superficie.

Unita.tv è un sito d’informazione generalista che offre aggiornamenti su cronaca, politica, spettacolo, gossip, sport e altri temi d’attualità, con uno stile dinamico e accessibile.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@unita.tv

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.