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A cuba studenti e governo discutono l’aumento delle tariffe internet mobile, proteste in ateneo

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A Cuba si è appena chiuso il primo ciclo di colloqui tra studenti universitari e rappresentanti governativi sulla recente impennata dei costi dei servizi internet mobile. La decisione di aumentare le tariffe ha scatenato una mobilitazione senza precedenti negli ambienti accademici dell’isola, segnando un momento di forte tensione tra giovani e autorità.

Le nuove tariffe internet e l’impatto sulla popolazione

Dal 30 maggio 2025, le tariffe per il servizio dati mobili nella valuta nazionale, il peso cubano, sono salite vertiginosamente, riducendo significativamente l’accesso alla rete per la maggior parte dei cubani. Il provvedimento, deciso dall’impresa statale di telecomunicazioni Etecsa, ha favorito invece pacchetti internet prepagati in dollari americani. Questi ultimi risultano più costosi per la stragrande maggioranza della popolazione, che percepisce stipendi in moneta locale.

La disparità digitale

La scelta di incentivare l’acquisto di accessi in valuta estera ha creato un divario digitale crescente tra chi può permettersi il costo elevato e chi invece no. L’effetto immediato si è tradotto in un restringimento delle opportunità per studenti e cittadini comuni, penalizzando l’uso di internet per studi, comunicazioni e attività quotidiane. L’aumento è stato anche visto come un aumento delle disuguaglianze sociali e una restrizione di diritti praticamente imprescindibili nell’era digitale.

Le proteste degli studenti universitari e le iniziative di protesta

La risposta degli studenti delle principali università dell’Avana non si è fatta attendere. Gruppi studenteschi si sono organizzati rapidamente attraverso incontri, assemblee e dichiarazioni pubbliche contro la decisione sulle tariffe. La mobilitazione ha avuto un momento clou con l’indizione di uno sciopero, che ha bloccato alcune attività accademiche per esprimere il dissenso.

Gli studenti hanno denunciato la mancanza di trasparenza sulle ragioni economiche alla base degli aumenti, e hanno chiesto interventi per garantire un accesso più equo e sostenibile all’infrastruttura digitale nazionale. Le proteste hanno ricevuto un’attenzione più ampia, mettendo in luce problemi di fondo riguardanti diritti digitali e opportunità di formazione.

I colloqui tra studenti e rappresentanti di etecsa

Tra il 10 e il 12 giugno 2025 si sono svolti i primi colloqui ufficiali tra almeno una dozzina di rappresentanti degli studenti universitari dell’Avana e responsabili di Etecsa, l’ente statale che governa le telecomunicazioni a Cuba. Gli incontri si sono tenuti sotto rigido controllo di agenti di sicurezza, che secondo fonti interne avrebbero esercitato pressioni e forme di intimidazione su alcuni partecipanti alle proteste.

Nonostante la tensione, all’incontro si sarebbero elaborate 42 proposte provenienti dagli studenti, che coinvolgono soluzioni sulla revisione delle tariffe e modalità di accesso più accessibili. Tuttavia, i mezzi di informazione ufficiali del governo cubano non hanno diffuso dettagli specifici o alcun esito concreto dei colloqui. Il riserbo contribuisce a una crescente incertezza sulla possibilità di modifiche effettive.

Le implicazioni socioeconomiche e tecnologiche dell’aumento delle tariffe

L’impennata dei costi del servizio dati ha ripercussioni che vanno oltre la semplice sfera economica. In un paese dove già l’accesso a risorse tecnologiche è limitato, una stretta su internet mobile può rallentare la capacità degli studenti di condurre ricerche, seguire lezioni online e comunicare con il resto del mondo.

Disparità e conseguenze sociali

Il problema delle disparità di accesso è accentuato dalla scelta strategica di privilegiare il mercato in valuta estera, alimentando un circolo di esclusione digitale che riguarda le fasce più deboli della popolazione. Questo scenario potrebbe spingere molti giovani a cercare vie alternative o a rinunciare a opportunità formative e lavorative che richiedono connettività.

Sul piano politico, la questione mette in discussione il rapporto tra Stato e società civile, portando a una frattura crescente tra giovani attivi e governo. Il caso di Cuba mostra come le politiche pubbliche sulle telecomunicazioni possano diventare un terreno di scontro sociale, con riflessi diretti sulla quotidianità di milioni di persone.


La situazione resta in evoluzione. Le prossime settimane saranno decisive per comprendere se i colloqui porteranno a una revisione delle tariffe o se si consoliderà un modello di accesso ancora più restrittivo con impatto sociale profondo. Le tensioni dentro le università cubane riflettono un malessere che va oltre il prezzo di un servizio e tocca i nodi della partecipazione civica e della giustizia digitale.

Written by
Matteo Bernardi

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