A Roma, allo Stadio Dei Marmi, si sono svolti i WEmbrace Games 2025, un evento sportivo che ha messo al centro l’inclusione* e il divertimento per tutti. Otto squadre da tutta Italia hanno partecipato a giochi pensati per abbattere barriere e celebrare la diversità.*
Il 2025 ha visto tornare a Roma una delle iniziative più belle dedicate allo sport inclusivo: i WEmbrace Games. Otto squadre miste, formate da adulti e bambini con e senza disabilità, si sono sfidate in una serie di giochi originali pensati per coinvolgere tutti senza distinzioni.
L’evento si è svolto allo Stadio Dei Marmi, uno spazio simbolico per lo sport nella capitale. Qui l’Associazione art4sport, fondata da Beatrice “Bebe” Vio Grandis insieme ai suoi genitori, ha organizzato la “Space Games Edition”, un’edizione speciale che ha portato in campo tre giochi innovativi: Space Invaders, Assembla e decolla e Componi la Galassia.
Bebe Vio: “lo sport è la squadra di tutti”
Beatrice Vio, campionessa paralimpica e ispiratrice dell’iniziativa, ha spiegato il senso profondo della manifestazione: «Vogliamo includere tutto ciò che spesso viene visto come diversità ma che invece fa parte della stessa squadra».
Per Bebe lo sport non è solo competizione ma soprattutto divertimento condiviso. Questa filosofia guida ogni attività di art4sport che promuove lo sport come strumento di recupero fisico e psicologico per chi vive con protesi.
I giochi spaziali che hanno conquistato tutti
I tre giochi proposti durante la serata hanno coinvolto partecipanti di tutte le età e abilità. Space Invaders ha messo alla prova riflessi e coordinazione; Assembla e decolla ha stimolato il lavoro di squadra; Componi la Galassia ha richiesto creatività e collaborazione.
Questi giochi non erano solo divertenti ma studiati apposta per far sentire ogni persona parte integrante del gruppo. L’obiettivo era chiaro: abbattere le barriere tra chi corre su due gambe o su ruote.
Ospiti d’eccezione tra calcio, rugby e istituzioni
La serata non è stata solo gioco ma anche occasione per incontrare grandi nomi dello Sport Italiano. Tra gli ospiti presenti c’erano ex calciatori come Daniele De Rossi, Marco Materazzi, Bernardo Corradi, Luciano Zauri e Stefano Fiore.
Anche il rugbista Martín Castrogiovanni ha partecipato all’evento portando il suo entusiasmo. La presenza di queste stelle dello sport ha dato ancora più valore all’iniziativa sottolineandone l’importanza sociale.
Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani, ha definito i WEmbrace Games «una piacevole tradizione educativa» oltre che «un evento costituzionale». Parole forti che evidenziano quanto questo tipo di manifestazioni siano fondamentali nel panorama italiano.
Anche Alessandro Onorato, assessore ai grandi eventi di Roma Capitale, ha voluto sottolineare l’importanza dell’evento: «Quello che fa Bebe è un lavoro preziosissimo per Roma e per tutto il Paese».
Una raccolta fondi con un cuore grande così
Oltre alla festa dello sport inclusivo c’è stato spazio anche per una raccolta fondi destinata ad art4sport. L’associazione lavora da anni per finanziare costose protesi sportive ed attrezzature necessarie ai ragazzi con disabilità.
Il sostegno economico permette a sempre più bambini di avvicinarsi allo sport paralimpico migliorando qualità della vita ed autostima attraverso attività fisica mirata.
La serata si è conclusa con premiazioni emozionanti dove ogni partecipante è stato celebrato come vincitore perché protagonista di un messaggio importante: nello sport siamo tutti sulla stessa squadra.
Roma conferma quindi ancora una volta il suo ruolo da protagonista nel promuovere eventi capaci di cambiare davvero le cose grazie all’impegno instancabile delle persone dietro art4sport guidate dalla forza contagiosa della campionessa Bebe Vio.
Un messaggio semplice ma potente: nello sport c’è spazio davvero per tutti!
