Una giornata di test metabolici per la nazionale femminile di calcio al centro giulio onesti
La nazionale femminile di calcio ha svolto test metabolici al centro “Giulio Onesti” di Roma per ottimizzare gli allenamenti e monitorare le condizioni fisiche delle atlete in vista delle gare internazionali.

La nazionale femminile di calcio ha svolto test metabolici al centro olimpico "Giulio Onesti" di Roma per ottimizzare la preparazione atletica delle azzurre in vista delle prossime competizioni internazionali. - Unita.tv
La nazionale femminile di calcio ha completato una serie di test metabolici al centro di preparazione olimpica “Giulio Onesti” a Roma. L’obiettivo era verificare lo stato di forma delle azzurre e raccogliere dati precisi per calibrare meglio gli allenamenti in vista delle prossime gare internazionali. Lo staff tecnico e medico della Figc, collaborando con l’istituto di Medicina e Scienza dello Sport del Coni, ha seguito da vicino tutto il percorso. Le atlete coinvolte appartengono a club diversi, a conferma del valore e della varietà del gruppo.
Dove si è svolta la giornata di valutazione e chi ha curato i test
La sessione si è tenuta nell’impianto del centro giulio onesti, struttura dedicata alla preparazione degli atleti olimpici e punto di riferimento per misurazioni fisiche e mediche di alto livello. Qui, le giocatrici hanno affrontato prove specifiche pensate per monitorare alcuni parametri come il consumo di ossigeno, la resistenza aerobica e la capacità di recupero. Gli esperti della federazione italiana gioco calcio, insieme al personale scientifico del Coni, hanno messo a disposizione strumenti avanzati e protocolli rigorosi per raccogliere informazioni dettagliate e attendibili. L’insieme di queste prove consente di offrire un quadro chiaro delle condizioni atletiche di ogni singola atleta.
Dati per ottimizzare gli allenamenti
Questi dati aiuteranno ad aggiustare gli allenamenti, evitando il sovraccarico e ottimizzando la preparazione fisica per competizioni impegnative. Il contesto della preparazione olimpica si presta bene a questa tipologia di esami, perché permette di unire lo sforzo atletico a controlli medici molto accurati, eseguiti da professionisti con esperienza internazionale.
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Le atlete coinvolte e la composizione del gruppo azzurro
Alla sessione hanno partecipato trenta giocatrici, provenienti da diverse società italiane e anche estere. Spiccano nomi di calciatrici protagoniste nel campionato di serie A femminile e in club stranieri che rappresentano un valore aggiunto per la nazionale. Tra loro figurano Valentina Bergamaschi, Lisa Boattin e Martina Rosucci, tutte tesserate con la Juventus, club che conta un gran numero di atlete convocate. Presenti anche giocatrici di Milan, Inter, Fiorentina, Lazio, Como, e il contributo estero di Aurora Galli dall’Everton e Margherita Monnecchi dall’Eibar, che testimoniano la diffusione del talento italiano fuori dai confini nazionali.
Varietà e ruoli nel gruppo
Questa composizione garantisce una buona rappresentanza di ruoli e caratteristiche tecniche diverse. Le giocatrici coinvolte sono ormai punti fermi della nazionale e da tempo lavorano per mantenere un livello sportivo elevato. Il gruppo è seguito costantemente dallo staff della Figc, e questa giornata di test ha rappresentato un momento di verifica importante prima di tornare in campo nelle sfide internazionali che attendono la formazione femminile nei prossimi mesi.
Obiettivi dei test metabolici e impatto sulla preparazione atletica
I test metabolici effettuati hanno permesso di misurare l’efficienza del metabolismo energetico delle atlete durante uno sforzo fisico controllato. Questo significa valutare come il corpo utilizza ossigeno e nutrienti per produrre energia, parametri fondamentali per definire i carichi di lavoro più adatti e i ritmi di allenamento. Il personale medico ha approfondito in particolare la soglia anaerobica, la capacità di resistenza e i tempi di recupero, aspetti cruciali in uno sport come il calcio, che richiede brevi scatti e resistenza prolungata.
Conoscere questi numeri consente di personalizzare i programmi individuali, perché ogni giocatrice ha caratteristiche diverse. È possibile così evitare lesioni o affaticamenti, aumentando la possibilità che tutte presentino il massimo rendimento sul campo. La collaborazione tra la federazione e il Coni ha garantito l’uso di macchinari all’avanguardia, come il metabolimetro e il tapis roulant per prove progressive, e una valutazione attenta volta a sostenere la crescita sportiva del gruppo.
Questo tipo di analisi è ormai uno standard nelle preparazioni di alto livello e contribuisce a mantenere la nazionale femminile competitiva e solida di fisico per affrontare le sfide internazionali.
Il ruolo dello staff tecnico e medico nella gestione della nazionale femminile
Dietro ogni test e ogni allenamento c’è lo staff tecnico e medico della Figc, impegnato a curare ogni dettaglio della preparazione delle azzurre. Gli esperti valutano costantemente le condizioni fisiche e psicologiche delle atlete, traducendo risultati come quelli ottenuti nei test metabolici in indicazioni pratiche e mirate. La figura del medico sportivo è centrale, perché monitora lo stato di salute e interviene per prevenire infortuni.
I tecnici e preparatori atletici interpretano i dati e costruiscono le sedute di allenamento più adatte, tenendo conto di rischi e progressi. In questa giornata al centro giulio onesti hanno lavorato accanto agli specialisti del Coni per garantire una lettura completa del quadro atletico. Si tratta di un lavoro di squadra continuo, che fa leva su informazioni aggiornate ottenute mediante test e controlli indispensabili per mantenere in condizione ottimale una nazionale che vuole giocarsi le sue carte con la massima forza.
Organizzazione e coordinamento per il successo
Anche la logistica e l’organizzazione sono fondamentali per gestire un gruppo nutrito e costruire un percorso coerente verso le gare internazionali. In effetti, il coordinamento tra i vari reparti crea la base per l’efficacia del lavoro sugli allenamenti, sul riposo, sull’alimentazione e sul recupero delle atlete, risorse tutte indispensabili per competere ai massimi livelli.