La serie A vive un finale incandescente con Napoli e Inter separate da un solo punto a due giornate dal termine. Il match tra Torino e Inter si chiude con una vittoria di misura per i nerazzurri, mentre il Napoli trova solo un pareggio contro il Genoa. La lotta per il titolo si fa serrata e altalenante, con una serie di eventi che coinvolgono in pieno la giornata numero 36.
La partita del maradona: napoli e genoa si dividono la posta
Il San Paolo, intitolato a Diego Armando Maradona, fa da cornice a una serata ricca di tensione. Il Napoli parte bene, ma deve fare i conti con le assenze e i problemi fisici: Lobotka, messo in campo nonostante una caviglia dolorante, è costretto a uscire durante la partita. Il Genoa, guidato da Vieira con un atteggiamento spavaldo, non si accontenta del pareggio e prova a sorprendere i padroni di casa. Il vantaggio iniziale di Raspadori sembra mettere i partenopei in una posizione di comando, ma a cinque minuti dal termine Vasquez trova il gol che spegne gli entusiasmi e rimanda la sentenza sullo scudetto. Il pareggio finale per 2-2 lascia il Napoli con un solo punto di vantaggio sull’Inter e solleva dubbi sulla tenuta degli azzurri nel finale di campionato.
L’inter non molla e conquista vittoria preziosa contro il torino
A Torino l’Inter scende in campo con una formazione largamente rimaneggiata ma determinata. Inzaghi conferma solo Bastoni e Bisseck dal match di Champions League contro il Barcellona e affida le chiavi del gioco a Zalewski, schierato a centrocampo. Il giovane polacco si fa notare con una rete spettacolare, “un tocco di tacco che ricordano una giocata alla Dybala”, mettendo a segno il primo gol della partita. Il gioco subisce una breve pausa per una caduta sugli spalti, ma riprende senza ulteriori intoppi. Un rigore trasformato da Asslani nel secondo tempo chiude i conti per l’Inter, anche se negli ultimi minuti un gol di Masina viene annullato per un fallo non chiaro su Asllani. Il Torino prova a reagire ma non trova il modo di rientrare in partita, lasciando ai nerazzurri una vittoria fondamentale per mantenere la pressione sul Napoli.
Leggi anche:
La corsa al quarto posto in champions resta incerta e combattuta
La sfida per la quarta posizione, e quindi l’accesso alla Champions League, si fa sempre più avvincente. Lazio e Juventus si trovano bloccate rispettivamente da un pareggio e una sconfitta. La Roma, forte della possibilità di giocarsi il tutto per tutto contro l’Atalanta, guida questa parte di classifica. La Fiorentina insegue da vicino, impegnata in trasferta a Venezia. La Juventus, penalizzata da errori individuali come quello di Kalulu che costa l’espulsione, affida gli ultimi minuti alla grinta di Vecino, che trova un pari all’ultimo respiro. Le squadre coinvolte in questa lotta sanno che tutto si deciderà probabilmente solo nell’ultimo turno di campionato.
La zona retrocessione vede un lento avvicinarsi di lecce e empoli
In coda si muovono ancora la classifica con poche certezze. Il Lecce strappa un pareggio prezioso a Verona, dopo un gol iniziale di Krstovic che aveva fatto sperare nel colpo grosso. L’Empoli torna al successo sconfiggendo il Parma grazie a una giocata di Anjorin, lasciando ancora più in crisi i ducali. Verona e Cagliari raccolgono punti utili per allontanarsi dalla zona calda. Il richiamo nostalgico arriva proprio dal Bentegodi, dove si ricorda il quarantennale della storica vittoria del Verona di Bagnoli, Fanna, Larsen e Briegel, ora distanti ricordi di gloria per i tifosi più anziani.
Monza sorride dopo mesi difficili in casa udinese
Udinese ospita il Monza in una partita che mette in mostra la fatica dei lombardi, ormai retrocessi, ma anche la capacità di risollevarsi. Dopo mesi di risultati negativi, il Monza ottiene la prima vittoria in campionato con un gol di Caprari, “sbloccando una mini crisi che durava da cinque mesi”. I friulani provano a rimediare con il pareggio di Lucca e altre occasioni sfiorate, senza riuscire però a ribaltare il risultato. Keita Balde regala il sorriso finale al Monza, impedendo una stagione da record negativo per l’ex mister Nesta. La continuità delle vittorie del Como di Fabregas tiene in bilico gli ultimi piazzamenti di classifica.
La giornata numero 36 di serie A conferma che lo sprint verso il titolo sarà deciso nelle ultime due giornate, mentre in fondo alla classifica gli equilibri restano delicati e in sospeso tra salvezze e retrocessioni. Le emozioni continuano a crescere in vista della chiusura di un campionato che si sta rivelando un vero thriller.