Uefa lancia il forum sulla sostenibilità sociale e ambientale del calcio europeo a zurigo

Il forum UEFA di Zurigo ha esplorato il legame tra calcio e sostenibilità, promuovendo azioni concrete per affrontare le sfide ambientali e sociali in Europa attraverso iniziative condivise.
La seconda edizione del forum Uefa a Zurigo ha promosso l'integrazione della sostenibilità ambientale e sociale nel calcio europeo, evidenziando l'importanza di azioni concrete e collaborazione tra club, leghe, sponsor e tifosi per un impatto positivo duraturo. - Unita.tv

La seconda edizione del forum organizzato dalla Uefa ha acceso i riflettori sul ruolo del calcio nella promozione della sostenibilità ambientale e sociale in Europa. Il meeting, svoltosi allo stadio Letzigrund di Zurigo, si è concentrato su iniziative concrete e sull’urgenza di integrare la sostenibilità nel cuore del mondo calcistico. Tra partecipanti e interventi si è tracciato un percorso chiaro verso un cambiamento condiviso, con lo sport come protagonista nel rispondere alle sfide dei nostri tempi.

Un forum per collegare calcio e sostenibilità allo stadio letzigrund di zurigo

L’appuntamento europeo ha riunito rappresentanti del calcio e dell’industria, mettendo al centro il rapporto tra sport e ambizioni sociali e ambientali. Il forum ha avuto luogo il 22 gennaio 2025, nello storico stadio Letzigrund, una delle sedi scelte per ospitare il campionato europeo femminile under 21, evento che già mette in evidenza il legame tra sport e società. Obiettivo dichiarato dell’incontro è stato quello di incoraggiare un’azione collettiva capace di far diventare la sostenibilità parte integrante di ogni attività calcistica in Europa.

Durante la giornata, workshop e dibattiti si sono susseguiti per esaminare come il calcio possa contribuire a contrastare il cambiamento climatico, promuovere l’uguaglianza sociale e diffondere buone pratiche all’interno delle comunità. L’evento ha puntato a far emergere idee concrete e strategie per trasformare il mondo del calcio in un veicolo di impatto positivo, non solo sportivo ma anche culturale e ambientale. Le tematiche sono state declinate attraverso esempi pratici e proposte operative, per creare una rete di impegno condiviso fra le tante realtà calcistiche presenti.

La visione di michele uva sulla sostenibilità come motore del calcio europeo

Michele Uva, direttore della divisione di sostenibilità sociale e ambientale della Uefa, ha tracciato le linee guida del forum sottolineando l’importanza di anticipare, non soltanto reagire, alle sfide legate alla sostenibilità. Secondo Uva, il calcio europeo ha l’urgenza di integrarla nel proprio dna e usarla come un motore per il cambiamento, con azioni che producano risultati tangibili.

Per questo il rispetto delle regole ambientali e sociali deve diventare parte fondamentale delle politiche di tutti i club e delle istituzioni calcistiche. Il progetto del Respect Forum, promosso dalla Uefa, gioca proprio questo ruolo: stimolare consapevolezza e collaborazione all’interno e fuori dal campo. Uva ha spiegato come solo un impegno condiviso tra federazioni, leghe, giocatori e tifosi possa fare la differenza, promuovendo valori comuni e trasformando il calcio in un esempio concreto di responsabilità sociale.

Il discorso di Uva ha anche richiamato l’attenzione sulla forza del calcio come vettore di messaggi positivi e sul potenziale di ogni evento, come gli Europei femminili, di diventare un’occasione per diffondere pratiche sostenibili a un pubblico vasto e variegato.

Interventi chiave e impegni strategici da zurigo

All’apertura del forum Dominique Blanc, presidente della federazione calcistica svizzera, ha evidenziato il peso delle istituzioni nazionali nel sostenere iniziative di sostenibilità legate allo sport. Accanto a lui Claudius Schäfer, presidente delle leghe europee e amministratore delegato della Swiss Football League, ha sottolineato il contributo delle leghe professionistiche nel promuovere protocolli sostenibili e coinvolgere attivamente club e tifosi.

Dopo l’introduzione di Uva, sono intervenuti rappresentanti di sponsor e istituzioni europee, a partire da Cristina Saccà, senior vice presidente marketing e sponsorizzazione per l’Europa di Mastercard. Saccà ha ribadito l’importanza di basare la collaborazione tra sponsor e organizzazioni sportive su valori comuni come la sostenibilità, confermando come il mondo degli affari abbia ormai integrato queste priorità nelle proprie strategie di lungo termine.

La vicepresidente della Uefa, Laura McAllister, ha ribadito l’impegno dell’associazione calcistica europea nell’investire in progetti sostenibili dal 2021 fino al 2030. McAllister ha ricordato che questa scelta non è solo etica ma anche strategica, vista la crescente attenzione che partner e tifosi riservano al rispetto dell’ambiente e alle questioni sociali. Questo approccio mira a garantire che il calcio resti uno sport in grado di muovere risorse e persone verso obiettivi concreti nell’ambito della sostenibilità.

Il forum come momento di azione e diffusione di buone pratiche

L’edizione zurighese del forum non si è limitata a un confronto teorico ma ha puntato a una vera mobilitazione. Conferenze, testimonianze e tavoli di lavoro hanno accompagnato i partecipanti nel definire percorsi condivisi. Uno dei focus principali è stata la promozione di programmi di sensibilizzazione nelle scuole e nelle comunità.

L’incontro ha messo in evidenza anche l’importanza della trasparenza e della misurabilità nei risultati ambientali e sociali ottenuti dal calcio. Si è parlato di strumenti che possano controllare l’impatto delle iniziative adottate, per evitare iniziative di facciata e trasformare gli sforzi in risultati concreti. Questo processo richiede impegno da parte di tutte le componenti: dai club ai tifosi, dagli sponsor ai governi locali.

È emerso come il calcio, con la sua forza mediatica e il legame con milioni di persone, rappresenti un veicolo efficace per diffondere modelli di comportamento sostenibili. Dal riciclo degli edifici sportivi all’adozione di politiche inclusive, il cammino è lungo ma definito. Il forum si inserisce in questo percorso, chiamando a una partecipazione attiva e continua.

L’appuntamento a Zurigo ha quindi rappresentato un passo fondamentale nel mondo del calcio europeo, spingendo la sostenibilità oltre il concetto astratto e trasformandola in azioni tangibili capaci di incidere anche fuori dal rettangolo di gioco.