L’estate del 1970 è ancora nei ricordi degli appassionati di calcio italiano. La nazionale inseguiva un sogno mondiale e il mercato si animava con colpi di scena e trattative infuocate. Quei giorni hanno dato vita ai cosiddetti “tormentoni di mercato”: trattative complicate, piene di tensione, che ogni estate tengono banco nelle cronache sportive. Dietro ogni cambio di maglia c’è molto più di un semplice affare: c’è la passione che lega tifosi, società e giocatori.
1970, un’estate di emozioni: l’Italia vicecampione del mondo e il mercato infuocato
L’Italia del 1970 fece sognare un Paese intero con il suo cammino al mondiale in Messico. La semifinale vinta contro la Germania Ovest fu un momento di festa collettiva, anche se in finale gli azzurri dovettero arrendersi a un Brasile troppo forte, con Pelé in grande spolvero e Rivera entrato solo negli ultimi sei minuti. Mentre la nazionale lottava in campo, fuori dal rettangolo verde il mercato si animava.
La Juventus fece parlare con gli acquisti di Fabio Capello, Luciano Spinosi e Giuseppe Landini. Tre nomi importanti, ma non bastarono a placare la rabbia dei tifosi della Roma, infuriati per la cessione di alcune delle loro stelle. La Roma provò a reagire con gli arrivi di Zigoni, Del Sol e Bobo Vieri, ma la delusione per le partenze rimase forte. Quel mercato estivo fu un esempio perfetto delle estati calde, fatte di scambi, tensioni e malumori che da allora fanno parte del racconto delle trasferte calcistiche.
Da Riva a Baggio: i tormentoni che hanno segnato gli anni ‘70 e ‘80
Le trattative difficili non sono una novità. Negli anni ‘70 la Juventus provò più volte a portare via Gigi Riva dal Cagliari, ma il bomber era profondamente legato alla Sardegna e restò. Qualche anno dopo, invece, Pietro Paolo Virdis cedette all’insistenza dei bianconeri, segnando un altro capitolo di trattative chiacchierate.
Anche Roberto Baggio visse un passaggio complicato. Tra colloqui nascosti e polemiche, passò dalla Fiorentina alla Juventus, scatenando dibattiti accesi tra tifosi e addetti ai lavori. Questi intrecci mostrano quanto le trattative possano trasformarsi in veri e propri scontri emotivi. Nel frattempo, sullo sfondo, si susseguivano casi simili: giocatori riluttanti a cambiare squadra, altri che si opponevano ai progetti nuovi, tutti protagonisti di un mercato estivo che spesso somigliava a una partita a scacchi.
Tra tradimenti e proteste: i passaggi più contestati degli anni ‘80 e ‘90
Il mercato ha visto anche momenti di forte tensione, con giocatori che hanno fatto sentire il loro disagio in modo plateale. Emerson, ceduto dalla Roma alla Juventus nonostante il suo rifiuto di allenarsi, è uno dei casi più noti. A Roma è ancora considerato un traditore.
Un altro episodio famoso riguarda Beppe Signori e il Parma: un affare apparentemente chiuso che venne bloccato dalla protesta dei tifosi. Anche i trasferimenti di Paulo Roberto Falcao e Diego Armando Maradona crearono scompiglio. Falcao minacciò di andare all’Inter, ma un intervento politico fermò tutto. Maradona, nel 1989, si oppose a un trasferimento al Marsiglia, nonostante la pressione del club e le promesse del presidente. Restò al Napoli, dove vinse un altro scudetto prima di un addio complicato da vicende di doping e squalifiche.
Tormentoni di oggi: da Messi a Vlahovic, il mercato tra dubbi e richieste folli
Anche negli ultimi anni non sono mancati i tormentoni. Il Paris Saint-Germain ha approfittato dei problemi tra Messi e il Barcellona per portare “la Pulce” a Parigi, ma la sua avventura si rivelò più dura del previsto. Oggi, in questa sessione estiva, Donnarumma è al centro di un caso simile, con incertezze tra club e giocatore.
Il rapporto turbolento tra Napoli e Victor Osimhen si è chiuso con la cessione al Galatasaray. Più recente è la storia di Dusan Vlahovic: pur di lasciare la Juventus, rifiuta ogni ipotesi che preveda una riduzione del suo ingaggio da 12 milioni all’anno. Pronto anche a restare quasi un anno in panchina, la sua posizione è l’ennesimo esempio di quanto il mercato estivo sia un vero e proprio teatro di tensioni, schermaglie e colpi di scena che tengono gli appassionati col fiato sospeso fino all’ultimo giorno.
Il calciomercato continua a essere un momento decisivo per il calcio italiano e internazionale, non solo sul piano sportivo ma anche umano. Le storie di ieri e di oggi dimostrano che dietro numeri e firme ci sono sempre emozioni e contrasti, che mantengono vivo il gioco anche fuori dal campo.
Ultimo aggiornamento il 5 Agosto 2025 da Serena Fontana