Il Critérium del delfinato ha vissuto un momento decisivo nella tappa regina che si è conclusa a Valmeinier 1800, dove tadej Pogačar ha lasciato il segno con una grande prova in solitaria. Lo sloveno ha accelerato sull’ultima salita a 12 chilometri dal traguardo, staccando gli avversari e guadagnando 14 secondi su jonas vingegaard. Questa vittoria gli permette di rafforzare la posizione in cima alla classifica generale, a poche frazioni dall’arrivo finale.
Il dominio in solitaria sulla salita più dura di Valmeinier 1800
La tappa regina del Critérium del delfinato, caratterizzata da tre salite dure, ha visto tadej Pogačar fare la differenza sull’ultima pendenza a Valmeinier 1800, una località nota per i suoi passaggi sciistici ma anche per l’impegno fisico richiesto in bici. A circa 12 chilometri dalla fine, Pogačar ha accelerato con uno scatto deciso, lasciando indietro i rivali più vicini e volando verso il traguardo.
La sua mossa ha scompigliato la corsa e gli ha consentito di guadagnare quegli importanti secondi su jonas vingegaard, che è riuscito a mantenere la seconda posizione ma senza opporsi efficacemente alla fuga. A quel punto, lo sloveno non ha più rallentato, gestendo il vantaggio fino a tagliare il traguardo con 14 secondi di margine. La performance dimostra ancora una volta la forza e la determinazione di Pogačar, che si è mosso con precisione millimetrica proprio come era accaduto nelle tappe precedenti.
Dopo questa tappa intensa, la classifica generale mostra tadej Pogačar al comando con un vantaggio importante: 1 minuto e 1 secondo su jonas vingegaard e 2 minuti e 21 secondi sul tedesco florian Lipowitz, che è arrivato terzo nella tappa di Valmeinier. Un’altra figura da segnalare è Remco Evenepoel, che ha perso terreno nel corso della giornata e ora è quarto, staccato di 4 minuti e 11 secondi.
Il fatto che Pogačar Guidi la corsa con oltre un minuto di margine su un avversario forte come vingegaard fa capire come le sue condizioni siano al massimo. Questa vittoria è la numero 98 per lui in carriera, un traguardo ragguardevole vista la sua giovane età, appena 26 anni. Detiene così il record di corridore in attività con il maggior numero di successi, un dato che indica quanto stia dominando la scena del ciclismo mondiale in questo momento.
La strategia della squadra di vingegaard nelle salite chiave
Nonostante il dominio di Pogačar, la squadra di jonas vingegaard – la visma – ha provato a mettere in difficoltà il campione del mondo dall’inizio della tappa. Hanno lanciato attacchi già dai primi chilometri, con Victor Campenaerts a fare il lavoro duro in testa al gruppo per frenare la corsa o creare distacchi.
Sepp kuss è riuscito a entrare in una fuga di giornata, tentando di guadagnare secondi preziosi. Nel finale, durante la salita al col de la Croix De Fer, Matteo Jorgenson ha stretto i denti per rimanere attaccato alla testa della corsa e non perdere metri dai favoriti più forti. Tutto questo sforzo però non ha cambiato l’andamento della tappa, perché Pogačar ha dato segnali chiari con la sua accelerazione, staccando vingegaard e chiudendo la corsa da vincitore.
La giornata ha mostrato una battaglia vera tra due big del ciclismo, ma la forza del campione sloveno è stata superiore in montagna, come già era successo poco prima a Combloux dove aveva staccato gli stessi avversari. Questo spiega il livello di competitività che si respira in questa edizione del Critérium.
La tappa regina del Critérium del delfinato ha segnato una pagina fondamentale per tadej Pogačar, sempre più vicino a consolidare la maglia gialla. Le prossime frazioni saranno decisive, ma la prova odierna a Valmeinier lascia pochi dubbi sulla forma di questo campione.