La 60ª edizione della Rieti Terminillo L’Energia si è conclusa con la vittoria di Stefano Di Fulvio, che ha dominato sul tracciato laziale lungo 13,450 chilometri, nonostante un clima avverso che ha sconvolto le fasi finali della competizione. La corsa, organizzata dall’Automobile Club Rieti, ha visto sfidarsi diversi piloti di spicco tra pioggia, grandine e freddo, con una folta presenza di pubblico che ha seguito anche l’esposizione delle auto d’epoca durante la Rieti Terminillo Tribute e Classic.
Condizioni meteo estreme complicano la 60ª Rieti Terminillo, pioggia e grandine al finale
La gara, partita sotto un sole caldo e invitante, ha subito un brusco cambio con l’arrivo del maltempo nelle fasi conclusive. Pioggia intensa e grandine hanno reso il percorso insidioso, complicando la strategia dei piloti e aumentando il livello di difficoltà della competizione. I 13,450 chilometri del tracciato, già impegnativi per la sua conformazione, sono diventati ancora più impegnativi a causa delle condizioni meteo. Molti concorrenti, tra cui il pluricampione Simone Faggioli, hanno dovuto moderare il loro ritmo per evitare incidenti, modificando così la dinamica della gara.
Il maltempo non ha fermato però l’entusiasmo del pubblico, presente in gran numero sui sentieri del Terminillo, che ha assistito a una competizione ricca di colpi di scena. La giornata ha offerto anche un momento di spettacolo con la sfilata di auto storiche, elemento che ha richiamato appassionati e curiosi.
Podio dominato da nova proto: le prestazioni di di Fulvio, Cassibba e di caro
Il podio stabile e tutto occupato da vetture Nova Proto ha rispecchiato la supremazia di questa scuderia nella gara. Stefano Di Fulvio, vincitore assoluto, ha completato il percorso in 5’05”27, imponendo un ritmo costante nonostante l’improvviso cambiamento delle condizioni climatiche. La sua prestazione è stata una conferma di forza e determinazione, soprattutto in una gara che richiedeva grande attenzione.
Il secondo posto è andato a Samuele Cassibba, siciliano di Comiso, che si è distinto per una guida spettacolare nella fase finale. Sul tracciato bagnato e complicato, Cassibba ha mostrato una tecnica precisa e una buona dose di coraggio, intrattenendo il pubblico con delle manovre particolari, riprese dalle telecamere di ACI Sport TV. La sua posizione in classifica è il risultato di un lavoro accurato iniziato già durante le prove, culminato con un tempo competitivo e costante.
Al terzo posto si è fermato il giovane Andrea Di Caro di Niscemi, un talento emergente della CST Sport. La sua performance su Nova Proto NP 03 Aprilia da 1150 cc ha evidenziato una crescita significativa in termini di rapidità e padronanza del mezzo. Ha migliorato per oltre 10 secondi il tempo ottenuto nella scorsa edizione, con un pneumatico usato e su un asfalto reso scivoloso dalla pioggia, dimostrando un buon adattamento alle circostanze. Di Caro ha sottolineato come i consigli di Simone Faggioli abbiano influenzato positivamente il suo approccio alla gara.
Stefano Di Fulvio dedica la vittoria al padre nel giorno del suo compleanno
Stefano Di Fulvio ha commentato la sua vittoria ricordando il momento emozionante in cui ha affrontato la pioggia in gara. Ha detto di non aver mollato nemmeno quando ha percepito l’arrivo delle prime gocce, sino a chiudere con un successo che rappresenta il secondo trionfo in due settimane, dopo quello ottenuto a Sarnano. Questa vittoria assume un valore personale importante perché dedicata al padre, nel giorno del suo compleanno.
Di Fulvio guarda ora alla prossima gara, la Svolte di Popoli, attesa come un appuntamento di casa e più familiare. La sua attenzione rimane alta per affrontare le nuove sfide che la stagione gli propone, confermando una forma in crescita e una determinazione concreta.
Riflessioni sugli effetti della pioggia e sulla scelta delle strategie di gara
La pioggia ha inciso notevolmente sull’andamento della 58ª Coppa Bruno Carotti, resa celebre quest’anno proprio per il finale imprevedibile. I piloti hanno dovuto decidere rapidamente come adattarsi al mutare del meteo, scegliendo di rallentare o spingere pur rischiando. Questo ha portato a una selezione naturale dei concorrenti più prudenti e capaci di controllare l’auto in condizioni difficili.
Il risultato finale ha premiato chi ha mantenuto una guida attenta senza rinunciare alla velocità necessaria per puntare alla vittoria. I tecnici delle scuderie hanno operato sulle giuste regolazioni, favorendo l’adesione al terreno bagnato e ottimizzando le prestazioni in curva, elementi chiave per chiudere con risultati positivi. Il lavoro fatto già in prova ha dato indicazioni preziose nella scelta degli assetti più adatti.
Con queste premesse, la Rieti Terminillo si conferma un evento di spicco nella stagione sportiva, capace di mettere sotto pressione piloti e mezzi, e di offrire a chi segue uno spettacolo carico di tensione e adrenalina. Gli esiti finali rispecchiano il valore di chi ha saputo andare oltre le avversità meteorologiche spingendo fino al traguardo.
Ultimo aggiornamento il 3 Agosto 2025 da Matteo Bernardi