
La nazionale italiana ha vinto contro la Moldavia ma mostra una crisi evidente; Spalletti ammette errori, parla del futuro incerto e propone nuove regole per la squadra. - Unita.tv
La nazionale di calcio italiana ha vissuto una serata difficile il 19 marzo 2025, dopo la vittoria risicata contro la Moldavia, che ha confermato una crisi tecnica e motivazionale. Luciano Spalletti, allenatore della squadra, ha parlato chiaro sulla sua gestione, ammettendo errori e fornendo dettagli sul suo futuro. La partita e le dichiarazioni del tecnico hanno acceso nuovamente il dibattito sulla situazione degli azzurri e sulle conseguenze interne al gruppo.
La partita contro la moldavia e le reazioni di spalletti
Il match tra Italia e Moldavia si è concluso con un successo minimo per gli azzurri, ma il risultato non ha nascosto le difficoltà della squadra. Spalletti è apparso visibilmente insoddisfatto sia dal gioco sia dall’approccio generale. Al fischio finale, si è avvicinato lentamente ai suoi giocatori, condividendo strette di mano e abbracci che hanno accompagnato l’uscita dal campo. Il pubblico, seppur poco numeroso, ha riservato un applauso intimo ma rispettoso, senza fischi come in precedenza.
Dichiarazioni nette in conferenza stampa
Nella conferenza stampa il tecnico ha espresso con nettezza il suo giudizio: “ho allenato male questa squadra ed è giusto che vada a casa”. Spalletti, tuttavia, non ha presentato dimissioni spontanee, sottolineando di volersi assumere la piena responsabilità senza anticipare passi ufficiali. L’ammissione pubblica ha alimentato le speculazioni su decisioni imminenti da parte della federazione.
Le considerazioni sul gruppo e il caso acerbi
Spalletti ha inoltre affrontato il nodo delicato rappresentato dal caso acerbi, che ha dominato le discussioni nelle ultime settimane. Senza nominare direttamente il difensore, ha spiegato come si sia svolto un confronto personale con lui: “mi sarò anche comportato male, ma poi c’è stato dialogo. L’ho chiamato, mi sono scusato per alcune scelte”. L’allenatore ha rivisto la convocazione di Acerbi dopo che il giocatore ha mostrato buona forma nel campionato di club.
Proposta per il regolamento sulla nazionale
Il tecnico ha proposto di introdurre una regola che vieti a chi rinuncia alla nazionale di tornare in squadra. Questo suggerimento nasce dall’esigenza di evitare situazioni di instabilità e conflitti futuri, soprattutto in vista delle qualificazioni a competizioni importanti.
Lo stato attuale della nazionale e le prospettive future
Spalletti ha definito la squadra “logora”, riferendosi alla stagione intensa che ha condotto i calciatori a un calo di energie e prestazioni. Il calore del pubblico, ha ammesso, si è sentito solo nei momenti in cui gli azzurri hanno cercato di trascinare la partita, sottolineando un gap tra potenziale e concretezza in campo.
Dichiarazioni sul futuro e sul gruppo
Il tecnico ha detto chiaramente di non passare “una grandissima nazionale” a chi lo sostituirà. Ha ribadito come non sia riuscito a tirare fuori il meglio dai giocatori a disposizione. Con un tono di responsabilità, ha comunicato di aver informato il gruppo solo pochi minuti prima di parlare ai media, segno di un clima teso e di decisioni importanti future.
La paura di non qualificarsi agli europei, in caso di sconfitte successive, sembra concreta nello spogliatoio. Spalletti non ha voluto suggerire cosa fare, lasciando le scelte alla federazione e al prossimo allenatore, ma il suo monito sui calciatori che rifiutano la nazionale resta un punto fermo nelle sue dichiarazioni.