Dal 15 al 18 ottobre, Riad si prepara ad accogliere il Six Kings Slam, l’evento che promette spettacolo e un montepremi da capogiro. Dopo il trionfo di Jannik Sinner nella prima edizione, l’attenzione è tutta sui nuovi protagonisti e sulle conferme di quest’anno. Il tennis mondiale non perde occasione di guardare a questa sfida esclusiva.
Sei campioni, un solo torneo: chi c’è e chi manca
L’edizione 2025 del Six Kings Slam segna qualche assenza pesante: niente Nadal, Medvedev e Rune. Al loro posto, spazio a Alexander Zverev, affiancato dal giovane inglese Jack Draper e dall’esperto americano Taylor Fritz. Con loro ci sono i confermati Jannik Sinner, Carlos Alcaraz e Novak Djokovic, che rappresentano il meglio del tennis attuale. Il montepremi alto attira non solo gli sportivi, ma anche grandi sponsor internazionali.
Zverev torna in campo dopo un periodo altalenante, pronto a ritrovare la sua dimensione. Draper, giovane promessa dalla Gran Bretagna, porta freschezza e voglia di mettersi in mostra. Fritz, con la sua esperienza, completa un gruppo equilibrato. Djokovic e Alcaraz sono considerati tra i più forti del circuito, mentre Sinner punta a difendere il titolo conquistato lo scorso anno, che gli ha dato grande visibilità.
La cornice è quella di Riad, capitale dell’Arabia Saudita, che conferma la sua intenzione di puntare forte su eventi sportivi di rilievo per migliorare la propria immagine nel mondo. Lusso, premi milionari e la presenza dei migliori tennisti creano un mix che rende questo torneo unico nel panorama internazionale.
Il tatuaggio numerico che ha fatto discutere
Non sono passate inosservate le immagini promozionali diffuse da Turki Alalshikh, presidente dell’Autorità per l’Intrattenimento saudita. Nei ritratti dei sei giocatori, ognuno porta sul volto un numero, come se fosse un tatuaggio. Quel numero indica gli Slam vinti da ciascuno, ma c’è stato un piccolo pasticcio.
Alcaraz e Djokovic mostrano cifre corrette, ma Sinner, ritratto in seconda fila, ha il numero 4 sul viso. Qui la questione si complica: il tennista italiano ha vinto quattro Slam, ma non cinque, come qualcuno ha interpretato. Questo dettaglio ha scatenato una serie di commenti e critiche sui social, soprattutto su Twitter e Instagram.
Molti utenti hanno sottolineato l’errore grafico o, in alcuni casi, l’eccesso di ambizione dietro quella scelta. Il tatuaggio numerico, forse pensato per sottolineare il prestigio dei giocatori, ha invece acceso un piccolo dibattito tra fan e addetti ai lavori, mettendo in luce quanto ogni dettaglio visivo venga osservato con attenzione.
Il ruolo di Riad e il futuro del tennis in Arabia Saudita
Con questo torneo, l’Arabia Saudita vuole ritagliarsi un ruolo importante nel calendario sportivo internazionale. Il Six Kings Slam non è solo una gara con un montepremi ricco, ma anche un biglietto da visita per il Paese, che punta a diventare meta di eventi di primo piano. Riad mette sul piatto strutture moderne e un’organizzazione capace di ospitare al meglio giocatori e pubblico.
Il format è diverso dal solito: solo sei giocatori in campo, per pochi giorni di sfide intense. Un modo per concentrare l’attenzione e regalare spettacolo senza far dilungare il torneo per settimane. La presenza di campioni come Djokovic e Alcaraz dà ulteriore peso all’evento, attirando l’interesse degli appassionati di tutto il mondo.
Il periodo scelto è strategico: dopo la stagione sulla terra battuta, quando si comincia a guardare agli appuntamenti indoor. Il torneo diventa così una vetrina per testare la forma e provare nuove tattiche. Per il pubblico locale, ancora in crescita, è un’occasione per vedere da vicino il tennis di alto livello.
Il Six Kings Slam rappresenta anche un passo avanti nella diffusione del tennis in Paesi dove lo sport sta muovendo i primi passi. L’investimento economico e mediatico può aiutare a far crescere la passione e a far emergere nuovi talenti. Riad si conferma così un punto di riferimento per eventi sportivi di grande richiamo.
Il torneo promette sfide avvincenti, con sei campioni pronti a giocarsi un titolo che vale molto più di un semplice trofeo: è una vetrina mondiale sotto i riflettori.
Ultimo aggiornamento il 6 Agosto 2025 da Serena Fontana