La rondine cup 2025 ha raggiunto il suo epilogo con le finali giocate a torino. Il torneo, dedicato ai giovani ospiti delle strutture di accoglienza per minori stranieri non accompagnati e neo maggiorenni, si è svolto sotto l’organizzazione della cooperativa sociale gruppo arco, in collaborazione con l’unione sportiva ACLI, la città di torino e la fondazione la stampa – specchio dei tempi. Lo sport è stato il mezzo scelto per favorire l’inclusione e la partecipazione attiva dei ragazzi coinvolti nel progetto SAI Torino Minori.
Finali e risultati della rondine cup 2025
Le finali si sono disputate ieri pomeriggio nella sede centrale del torneo a torino. Il confronto ha visto prevalere casa rondine, formazione collegata direttamente alla struttura omonima che ospita i giovani beneficiari del progetto SAI. Casa rondine ha mostrato una buona organizzazione di gioco e determinazione, riuscendo a conquistare la vittoria finale dopo partite molto equilibrate.
Al secondo posto si è piazzata residenza valpiana, mentre progetto tenda ha concluso la competizione al terzo posto. Entrambe le squadre hanno dimostrato impegno e crescita nel corso del torneo. La sfida è stata intensa, con scontri diretti caratterizzati da molta sportività.
Durante la premiazione, margherita casa di ideadonna onlus ha ricevuto il premio “fairplay”, riconoscimento assegnato alla squadra che ha dimostrato il miglior comportamento dentro e fuori dal campo. Questo riconoscimento sottolinea l’importanza attribuita al rispetto delle regole e all’atteggiamento collaborativo tra i giovani.
Il ruolo dello sport nell’accoglienza e nell’inclusione sociale
La rondine cup 2025 rappresenta un esempio concreto di come lo sport possa diventare uno strumento efficace per favorire l’inclusione di minori stranieri accolti in strutture residenziali. Il calcio a cinque, disciplina scelta per la sua dinamicità e accessibilità, ha permesso ai ragazzi di confrontarsi, superare le differenze culturali e migliorare la propria autonomia.
Socializzazione e sport
Nella quotidianità di queste strutture, il torneo ha fornito occasioni di socializzazione fuori dagli ambienti abituali, facilitando legami e riducendo l’isolamento. Allo stesso tempo, ha creato momenti di normalità e divertimento che hanno contribuito a integrare i giovani nel tessuto urbano di torino.
Senso di appartenenza e partecipazione
Gli enti coinvolti hanno evidenziato come eventi simili possano rafforzare il senso di appartenenza e responsabilità civica, consentendo ai ragazzi di riconoscersi come parte attiva della comunità. Il torneo ha incentivato la partecipazione e la solidarietà, obiettivi fondamentali per il progetto SAI nel suo complesso.
Il successo della rondine cup conferma l’importanza di promuovere iniziative che abbinano sport e inclusione sociale, offrendo ai giovani strumenti e spazi per crescere e inserirsi nella società torinese. Le future edizioni potranno contare su questa esperienza per ampliare il coinvolgimento e raggiungere un numero sempre maggiore di ragazzi.
Organizzazione e finalità del torneo rondine cup 2025
Il torneo si è strutturato attorno all’idea di creare uno spazio di confronto e condivisione per i giovani delle diverse strutture d’accoglienza presenti a torino. La cooperativa sociale gruppo arco, motore dell’iniziativa, ha lavorato con gli altri enti partner per mettere in piedi un evento capace di unire sport e inclusione sociale. Unione sportiva ACLI ha fornito supporto tecnico e organizzativo, mentre il Comune ha offerto sostegno logistico e istituzionale. La fondazione la stampa – specchio dei tempi, con la sua lunga esperienza nel sociale, ha garantito una visibilità più ampia al progetto.
L’obiettivo principale è stato quello di valorizzare la cittadinanza attiva di questi giovani, spesso lontani da contesti familiari stabili, attraverso il gioco e il lavoro di squadra. Il torneo di calcio a cinque ha rappresentato un’opportunità per sviluppare relazioni e costruire fiducia reciproca, elementi fondamentali per sperimentare una reale integrazione sul territorio. Ogni partita è stata pensata come momento educativo, dove competizione e rispetto si sono intrecciati.