Sergio mattarella ricorda il valore etico dei campioni incontrando milan e bologna per la coppa italia
Il presidente Sergio Mattarella incontra le squadre finaliste della Coppa Italia, Milan e Bologna, sottolineando l’importanza dei calciatori come modelli etici per i giovani e la società.

Il presidente Mattarella ha ricevuto al Quirinale le squadre finaliste della Coppa Italia, Milan e Bologna, sottolineando l'importanza del ruolo etico e sociale degli sportivi come modelli per i giovani e promotori di valori di responsabilità, rispetto e coesione nazionale. - Unita.tv
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale le squadre finaliste della Coppa Italia, Milan e Bologna. Il capo dello Stato ha rivolto ai giocatori un messaggio chiaro sull’importanza del loro ruolo come modelli per i tanti giovani italiani e stranieri che li seguono. I riferimenti etici e di responsabilità legati al mondo dello sport, in particolare al calcio, si sono così intrecciati con il valore sociale della competizione.
Il ruolo dei campioni come esempio per i giovani
Nel corso dell’incontro a Roma, Mattarella ha ricordato ai calciatori che rappresentano un esempio da seguire per migliaia di ragazzi in tutto il Paese, ma anche per i giovani provenienti da altre nazioni. Il comportamento degli atleti non interessa solo le prestazioni in campo, ma si riflette anche sui valori trasmessi al di fuori dello sport. Il presidente ha puntualizzato che il peso di questa responsabilità grava sulle spalle dei giocatori, chiamati non solo a dimostrare capacità tecniche e sportive, ma anche a incarnare principi etici.
Non è un invito formale, ma una constatazione che la figura di un campione si costruisce anche attraverso la dignità e il rispetto manifestati nel quotidiano. I ragazzi osservano ogni gesto, dentro e fuori dallo stadio, e traggono da questi modelli un riferimento importante nella costruzione del proprio carattere. Il messaggio di Mattarella sottolinea come il calcio, e lo sport in generale, rappresentino uno strumento potente per orientare positivamente nuove generazioni.
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L’etica nello sport come legame della comunità nazionale
Durante il discorso il presidente ha rimarcato un valore che spesso rimane nascosto, ma che è centrale nel mondo dello sport: l’etica. Mattarella ha evidenziato come i campioni siano figure portanti sotto questo profilo, perché incarnano al massimo grado valori condivisi da tanti. Essere atleti di alto livello significa dunque anche avere grande senso di responsabilità morale verso chi li guarda.
Il presidente si è rivolto a entrambe le squadre ricordando che il calcio ha assunto negli anni un ruolo sempre più importante per unire e rappresentare l’intero Paese. Non a caso, ha menzionato anche la crescita del calcio femminile, segno tangibile di un fenomeno sportivo dinamico che coinvolge tutte le generazioni e tutte le componenti della società. Il contributo delle atlete è oggi riconosciuto ovunque e ha arricchito l’immagine del calcio italiano.
Questo aspetto etico costituisce un elemento che avvicina e raccoglie intorno a sé la comunità nazionale, indipendentemente dai colori sociali. Lo sport diventa così una realtà capace di promuovere integrazione, rispetto e spirito di solidarietà, valori che favoriscono coesione e identità collettiva.
L’incontro al quirinale come riconoscimento pubblico dello sport
L’appuntamento tra Mattarella, Milan e Bologna al Quirinale ha rappresentato una tappa importante non solo per i club, ma per tutto il movimento calcistico italiano. Si tratta di un momento pubblico che conferma l’attenzione delle istituzioni verso il mondo dello sport, una realtà che spesso assume un ruolo sociale di rilievo dentro e fuori il campo.
Il presidente della Repubblica ha quindi scelto di porre al centro della cerimonia i principi di correttezza, rispetto e responsabilità, offrendo ai giocatori un’occasione per riflettere sul significato del loro ruolo. La scelta di incontrare le squadre finaliste della Coppa Italia testimonia il legame tra sport e società, mostrando come i grandi eventi sportivi rappresentino spazi in cui si intrecciano storie umane, culturali e civili.
In questo clima, i campioni sono chiamati a essere non solo protagonisti della partita, ma punti di riferimento per l’intera comunità. Le parole di Mattarella rilanciano un dibattito che torna con forza ogni volta che lo sport si fa scena pubblica e richiamano al rispetto di un codice morale da mantenere sempre vivo.