La morte di Sergio Campana segna la scomparsa di una figura centrale nello sport italiano. Campana, ex calciatore e primo presidente dell’Assocalciatori, ha trasformato la rappresentanza degli atleti professionisti dal 1970, contribuendo a importanti conquiste per i diritti e la tutela previdenziale dei calciatori e di tutti gli sportivi.
Sergio Campana: l’eredità di un leader dello sport italiano
Sergio Campana si è distinto in due fasi della sua vita: prima come calciatore e successivamente come dirigente sportivo. La sua carriera in campo lo ha reso noto nel panorama calcistico, ma è soprattutto il suo lavoro fuori dal campo che ha cementato il suo ruolo nella storia dello sport italiano. Negli anni Settanta, ha fondato l’Assocalciatori, l’associazione che avrebbe presto rappresentato gli interessi di tutti gli atleti professionisti, non solo nel calcio ma in molte discipline sportive.
Campana ha creato un punto di riferimento per la tutela dei diritti dei calciatori, ottenendo dalla sfera politica e dai club condizioni più favorevoli per gli sportivi. Ha promosso importanti riforme, come il trattamento previdenziale dedicato ai calciatori, riconoscendo la loro professionalità e le specifiche necessità legate a una carriera sportiva breve e intensa. Questo ha aperto la strada a una presenza più significativa degli atleti all’interno delle istituzioni sportive, permettendo loro di partecipare attivamente alle decisioni che riguardavano il loro futuro.
Il ricordo di Damiano Tommasi, successore e sindaco di Verona
Damiano Tommasi, che nel 2011 ha preso il posto di Campana come presidente dell’Assocalciatori, ricorda l’ex presidente come una presenza saggia e fondamentale. Tommasi sottolinea che Campana ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del professionismo sportivo e nella tutela dei diritti degli atleti. Durante la sua presidenza l’associazione ha potuto dare voce alle istanze spesso trascurate, ottenendo riconoscimenti che hanno cambiato la condizione lavorativa dei calciatori.
Tommasi evidenzia anche il ruolo umano e solidale di Campana, che, anche dopo il ritiro, è rimasto attivo come presidente onorario dell’associazione. La sua esperienza e saggezza sono state un punto di riferimento per i nuovi leader e per gli sportivi che si sono avvicinati alle istituzioni. Tommasi ricorda come Campana si sia battuto per far riconoscere gli sportivi nelle sedi decisionali, non limitandosi ai tavoli di negoziazione ma cercando un dialogo aperto con i presidenti delle varie organizzazioni sportive.
Il riconoscimento personale e il ruolo della compagna Antonietta
Oltre al valore pubblico e istituzionale, Campana ha avuto al suo fianco una figura che lo ha sostenuto costantemente. Damiano Tommasi menziona Antonietta, la compagna di vita e di lavoro, che ha accompagnato Campana nel suo percorso sportivo e associativo. La sua presenza è stata definita silenziosa ma importante, contribuendo con il suo supporto a mantenere saldo l’impegno e la postura di Campana nel mondo sportivo.
Questo aspetto umano, spesso non raccontato, rappresenta una componente chiave per comprendere la tenacia e la dedizione con cui Sergio Campana ha affrontato le sfide della rappresentanza sportiva. Il ricordo del legame tra i due mette in luce quanto sostegno personale serva per portare avanti battaglie complesse come quelle di una categoria che, per decenni, non ha avuto voce diretta nelle istituzioni.
La prematura sparizione di Campana a 91 anni lascia uno spazio vuoto nel cuore di chi ha vissuto con lui questo cammino di conquiste per gli sportivi italiani. Le iniziative e le riforme da lui guidate restano una base solida sulla quale continuare ad operare per migliorare le condizioni di chi dedica la vita allo sport.
Ultimo aggiornamento il 19 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi